Violenta replica di Bonn alle accuse del russo Gromyko

Violenta replica di Bonn alle accuse del russo Gromyko Violenta replica di Bonn alle accuse del russo Gromyko Il governo federale dichiara: «L'Urss cerca di fomentare l'odio contro di noi e tradisce i principi della coesistenza. Ciò è indegno di un grande Paese» (Dal nosti'O corrispondente) Bonn, 10 dicembre Con una durezza che ha pochi precedenti, il governo di Bonn ha risposto oggi agli attacchi rivoltigli al Soviet Supremo dal ministro degli Esteri Gromyko In una dichiarazione che il segretario di Stato Von Hase ha letto ai giornalisti, Bonn respinge energicamente le accuse sovietiche secondo cui la Germania federale sarebbe « il peggior fattore di turbamento della pace in Europa» e mirerebbe a entrare in una forza di difesa atomica « per ottenere il dominio sull'Europa». La dichiarazione fa uso di un linguaggio violento e contiene frasi insolite nella diplomazia, come « posizione indegna » (riferendosi a Gromyko) e « la potente Unione Sovietica dovrebbe vergognarsi» (a proposito del < muro » di Berlino). <Con le sue parole — ha detto Von Hase — Gromyko cerca di fomentare l'odio contro il popolo tedesco. Egli tradisce in tal modo il principio della pacifica coesistenza tra i popoli, votato dal Soviet Supremo Egli rivela una posi zione indegna per un uomo politico, responsabile di una grande potenza». Risponden do alle accuse del ministro russo, il governo federale mette in rilievo il pacifismo della propria politica, basata sui principi del diritto, della libertà e dell'unità. <Lo spirito di revanche ci à estraneo — ha detto Von Hase —. Governo e Parlamento hanno dichiarato solennemente di rinunciare a qualsiasi forma di violenza per ottenere la riunificazione. Il governo federale ha rinun¬ ciato di fronte ai propri alleati alla fabbricazione di armi " ab c" (atomiche, batteriologiche, chimiche.). Esso ha inoltre dichiarato di essere disposto a trattare nel caso che si ottenga la riunificazione. Come i popoli dell'Asia e dell'Africa, il popolo tedesco non è disposto a rinunciare alla propria libertà ». Von Hase ha quindi notato che gli attacchi di Gromyko sono venuti appena un paio di giorni dopo che il Soviet Supremo aveva deciso di aumentare del 5 per cento le spese militari. Nell'Unione Sovietica le spese per la Difesa sono pari all'11,5 per cento del prodotto nazionale lordo, negli Stati Uniti sono pari al 7,5 per cento, nella Germania federale al 4,2 per cento. Queste cifre parlano da sole e l'Unione Sovietica, che accusa costantemente di militarismo il governo federale, non ha — secondo Von Hase — il diritto di scagliare la prima pietra. Per quel che riguarda Berlino, dove — secondo Gromyko — Bonn avrebbe un «atteggiamento provocatorio», Von Hase ha detto: « Basta pensare alle tombe di coloro che sono stati uccisi perché cercavano la libertà. L'Unione Sovietica dovrebbe vergognarsi di appoggiare tale inumanità ». A questa reazione ufficiale dei governo non ha fatto seguito quella dei due maggiori partiti, il democristiano e il socialdemocratico. Soltanto i liberali, sempre pronti, hanno esaminato la severa filippica di Gromyko cercando di spiegarne le ragioni. Il vice presidente del partito, Mischnik ha detto che l'Unione Sovie- tica mira all'isolamento della Germania. L'attacco russo è stato lanciato alla vigilia della conferenza della Nato a Parigi e degli incontri di Wilson (17 dicembre) e di Erhard (19 di cembre) con il presidente Johnson. Dai colloqui del Cancelliere alla Casa Bianca non ci si attende molto a Bonn. Lo hanno fatto presente l'ambascia.ore tedesco a Washington, Knappstein e il segretario di Stato Von Hase. Dopo l'attacco di Gromyko — si dice qui — è da ritenersi che il governo americano e il Con gresso, già prima divisi circa la compartecipazione tedesca alla strategia atomica, saranno più guardinghi ancora e che rinviino una soluzione alle ca iende greche, cercando invece di promuovere la stipulazione di un trattato per la non disseminazione delle armi nucleari. Su questo terreno gl interessi americani, russi e inglesi coincidono. s.