In Belgio lavorano 80 mila italiani in gran parte non sono più minatori

In Belgio lavorano 80 mila italiani in gran parte non sono più minatori Dichiarazioni a Bruxelles del sottosegretario Storti In Belgio lavorano 80 mila italiani in gran parte non sono più minatori Si occupano soprattutto nella siderurgia, nell'edilizia, nelle aziende tessili, nelle vetrerie - Le baracche sono quasi scomparse ma il problema della casa (con le mogli e i figli, i nostri connazionali sono 220 mila) e ancora assillante - E' prossimo un nuovo accordo sull'emigrazione (Dal nostro corrispondente) Bruxelles. 8 dicembre Ottantamila italiani lavorano attualmente in Belgio: con le mogli e i figli, sono in totale 220 mila i nostri connazionali che abitano il paese, e aumentano al ritmo di circa 900 al mese. Tenuto conto delle dimensioni, dopo la Svizzera il Belgio e lo Stato in cui c'è maggior concentrazione di emigrati italiani. Non sono più — come ancora dieci o quindici anni fa — in gran maggioranza minatori, professione ingrata, pericolosa: sono occupati un po' in tutte le industrie, e soprattutto nella siderurgia, nelle aziende tessili, nell'edilizia, nelle vetrerie. I problemi sollevati da questa grande colonia italiana sono molti e non sem pre di facile soluzione: prò prio oggi si è conclusa una breve visita effettuata alle autorità belghe e ai nostri connazionali dal sottosegre- tario agli Esteri del gover- l no italiano, on. Storchi, specialmente incaricato della emigrazione. Prima di lasciare Bruxelles il sottosegretario Stordii ha dichiarato di aver concordato con i massimi responsabili del governo belga di continuare i contatti « allo scopo di pervenire alla conclusione di un accordo di emigrazione che riguardi l'insieme dei problemi relativi ai nostri connazionali e alle condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie nel Belgio >. Fra i principali problemi che toccano gli italiani in Belgio, due in particolare assumono una certa gravità: quello dell'alloggio e quello della lingua. Sono ormai quasi scomparse, ha detto Storchi, le baracche in cui negli anni scorsi erano costretti a vivere i nostri connazionali con le loro famiglie, ma la ricerca di una casa vicina al posto di lavoro e a prezzi modici continua a essere un grave assillo per moltissimi emigrati. Per quanto riguarda la lingua, si sa che in Belgio esiste una legge che impone a chiunque abiti il paese di studiare il francese o il fiammingo, secondo la zona abitata. L'ambasciata di Bruxelles ha organizzato ben $18 corsi doposcuola di italiano, die sono seguiti da circa ottomila allievi. Anche il problema del pensionamento per silicosi — grave malattia professionale che si contrae nelle miniere — riguarda particolarmente gli italiani: sulle 22 mila domande presentate complessivamente in Belgio per ottenere questa pensione, a, mila sono di italiani, e in due anni soltanto seicento pratiche sono state ri solle. La burocrazia cammi na lentamente anche quassù. Con il nuovo accordo sull'emigrazione che Storchi ha detto di sperare di conclu dcre entro breve tempo, que sti problemi dovrebbero essere risolti. 8. d.

Persone citate: Storchi