Qualcosa di sconosciuto sulla Luna impedisce l'atterraggio «morbido»?

Qualcosa di sconosciuto sulla Luna impedisce l'atterraggio «morbido»? Qualcosa di sconosciuto sulla Luna impedisce l'atterraggio «morbido»? Secondo i russi, i retrorazzi della sonda sovietica hanno funzionato bene ma forse la superficie lunare (ghiaccio, o polvere, o pomice) ha alterato i riflessi radar (Nostro servizio particolare) Mosca, 7 dicembre. La sonda lunare sovietica « Lunik 8 », lanciata venerdì scorso dal cosmodromo di Baikonur per tentare un atterraggio « morbido » sulla Luna, ha toccato la superfìcie lunare nel punto previsto (9" 8' latitudine nord e 63» 18' longitudine ovest), al minuto previsto (22.51*30") e alla velocità prevista: eppure l'impatto è stato violento e gli apparecchi trasmittenti si sono sfasciati. Il mancato funzionamento degli apparati del «Lunik 8» al momento del contatto con la superficie della Luna, si afferma oggi negli ambienti scientifici sovietici, è direttamente legato a fenomeni ancora inspiegati che riguardano la natura, finora sconosciuta, di tale superficie. Sulla base del dati trasmes¬ si a terra, «Lunik 8 » ha effettivamente compiuto un atterraggio «al rallentatore» dopo aver subito gli effetti progressivi dell'azione dei retrorazzi. La perdita di contatto con il veicolo spaziale e la cessazione dei segnali radio hanno la stessa, misteriosa origine: la natura del suolo lunare. In altre parole, secondo gli scienziati, vi sono elementi, sulla Luna, che all'ultimo momento falsano anche i calcoli più perfetti: e fino a quando l'uomo non avrà scoperto quali siano questi elementi, si potrà procedere solo per tentativi, oppure rassegnarsi alla prospettiva che solo un ordigno con un uomo a bordo, in grado di comandarlo e pilo tarlo autonomamente, possa atterrare dolcemente sulla Luna. L'ipotesi degli « elementi sconosciuti » non cela in realtà nulla di misterioso o di fantascientifico se non nel senso che non si è ancora riusciti a scoprire quali siano tali elementi. Ma la spiegazione può essere oltremodo semplice: per 'esempio, se la superficie lunare è polverosa o porosa (pomice) o ghiacciata, il radar non riesce a « localizzarla » con esattezza. Le onde radar, cioè, passano oltre il primo strato e si rifrangono solo nello strato successivo più solido. Fenomeni di questo tipo sono abbastanza comuni sulla Terra, dove sì è riscontrato appunto che il radar di un aereo in navigazione al Polo localizzava la fine ma non la superfìcie esterna di un ghiacciaio; analoghi fenomeni si sono registrati su dune di sabbia. rAsa. Press)

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