Gli astronauti si sono tolti la tuta «Stiamo comodi. Abbiamo dormito bene»

Gli astronauti si sono tolti la tuta «Stiamo comodi. Abbiamo dormito bene» II «Gemini 7» ha già fatta 33 volte il gira del mando Gli astronauti si sono tolti la tuta «Stiamo comodi. Abbiamo dormito bene» Borman e Lovell hanno preso sonno contemporaneamente - Il volo era così sicuro che non è stato necessario sorvegliare gli strumenti di bordo -1 piloti hanno compiuto manovre ed ascoltato una musica ritrasmessa da terra - Dall'alto hanno potuto distinguere le pianure del Texas - La preparazione del «Gemini 6» per l'appuntamento cosmico è in anticipo sul previsto (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 dicembre. Il volo intorno alla Terra del « Gemini 7 » prosegue normalmente, in attesa del tentativo, previsto per il 13 o forse il 12 dicembre, di appuntamento nel cosmo con il « Gemini 6 ». I due piloti, prima il secondo di bordo, James Lovell, poi il comandante Borman, si sono tolti la tunica spaziale. Lovell ha compiuto la « svestizione » durante la ventinovesima orbita, mentre il « Gemini » passava sopra l'Australia. « Sto benissimo, e molto comodo » ha fatto sapere Lovell ed ha precisato di non aver risentito nessuna conseguenza negativa per, essere rimasto senza l'abito protettivo all'interno della capsula. Per il resto il volo prosegue senza difficoltà e senza incidenti; alle 24 (ora italiana) i piloti hanno iniziato la trentatreesima orbita. Le pile a batteria che alimentano in elettricità le apparecchiature del « Gemini » — e il cui cattivo funzionamento per poco non aveva costretto l'equipaggio del « Gemini 5 » a tornarsene a terra in anticipo dopo otto giorni di volo nello spazio — questa volta stanno dando ottima prova. H che di per sé è un risultato, per gli americani, fondamentale: le pile a combustibile (fuels cells) sono molto più leggere delle normali batterie e senza di esse non sarebbe possibile per la nave spaziale « Apollo », che dovrà portare entro i prossimi anni un equipaggio umano sulla Luna, compiere un viaggio del genere. Ieri notte i due astronauti Lovell e Borman sono andati a dormire alle undici precise, contemporanea mente, mentre passavano sopra alla costa orientale del Sud America, ed hanno dormito per sette ore consecutive. Tutto procedeva così bene che non è stato necessario sorvegliare i quadranti degli strumenti di bordo. Hanno dormito, tranquilli, e nessuna voce di terra è venuta a disturbarli. Al risveglio questa mattina Lovell, parlando con la torre di controllo del Centro spaziale di Houston, ha detto: «.Abbiamo dormito bene ambedue e ci sentiamo straordinariamente in forma ». Per mantenerli di buon umore allora da Houston gli hanno fatto sentire per radio un programma di musica leggera la cui ricezione pare sia stata ottima. Come si vede si tratta del primo volo « Gemini » che si sta svolgendo, dal punto di vista degli scienziati spaziali americani, in condizioni assolutamente ideali. Senza incidenti imprevisti, senza patemi d'animo tranquillamente e metodicamente i due astronauti eseguono il lavoro loro affidato. Fisicamente, ha annunciato la Nasa, le loro condizioni sono eccellenti. Tutti i meccanismi del « Gemini » dal canto loro funzionano normalmente. Nel pomeriggio hanno potuto osservare la partenza di un razzo « Polaris » lanciato da un sottomarino. Poco dopo hanno potuto osservare, con straordinaria chiarezza, le pianure del Texas. Per il resto non c'è molto da raccontare. La parte essenziale del compito a loro affidato consiste: a) come s'è già detto, nell'« appuntamento » con il «Gemini 6» b) nel portare avanti una serie di esperimenti medici per accertare come reagisce il corpo umano dopo un soggiorno di quattordici o forse quindici giorni nello spazio. Occorre avvertire, a questo proposito, che finora il record della permanenza umana nel cosmo è detenuto dall'equipaggio del «Gemini 5». Quindi si potranno conoscere i risultati della loro impresa solo tra qualche giorno. Per il momento è sufficiente constatare il tono di grande ottimismo che c'è alla Nasa. Comunque per oggi un esperimento fuori dall'ordinario è previsto. I due dovranno cercare in serata di comunicare con un raggio Laser (una specie di potentissimo raggio luminoso « concentrato » ) con una stazione alle Hawaii allo scopo di studiare appunto le possibilità di applicazione del Laser come mezzo di trasmissione per i viaggi interplanetari. Questo tentativo era previsto per ieri sera ma non ha potuto essere eseguito a causa di un ritardo nella preparazione della stazione ricevente a terra, per un incendio avvenuto nella base dell'Ascensión. Intanto a Cape Kennedy i preparativi per il lancio del « Gemini 6 » con a bordo gli astronauti Walter Schirra e Thomas Stafford proseguono a un ritmo molto più celere del previsto. I tecnici e gli ingegneri che lavorano per montare la gigantesca struttura della capsula spaziale e del razzo « Titan » destinato a metterla in orbita (è una torre alta più di trenta metri) sono in anticipo di almeno dodici ore — a quanto pare — sul piano dei lavori. La partenza del «Gemini 6» è prevista per le 9,34 di lunedì mattina. Si dice oggi alla Nasa che forse essa verrà anticipata a domenica. n. c. □iMini:uiniiiiMU!MUiiiiMiHiMi!MiMniitiiiiii Il gigantesco razzo Titan, che servirà per portare in orbita il Gemini 6, è già stato sistemato ieri sulla rampa di lancio di Capo Kennedy (Telefoto « Ansa ») iM!iMinNiniitinniiiiiiiiM!iiiiiHiiuiii[iiiiiniiiiiiii;!iHiiiii!!iiHiiiiiiiiti riiiiiniuiiiuiiiiìiiMiiiiiiiiiti Min iiiiiiiiiiiuiiinm

Luoghi citati: Australia, Hawaii, Houston, Sud America, Texas, Washington