Rapinano 100 milioni in un grande magazzino fuggono sparando e uccidono un poliziotto

Rapinano 100 milioni in un grande magazzino fuggono sparando e uccidono un poliziotto Tre banditi nel eentro di Bruxelles Rapinano 100 milioni in un grande magazzino fuggono sparando e uccidono un poliziotto I rapinatori penetrano nella camera blindata dell'emporio, tramortiscono il cassiere e si impossessano della somma Due agenti li vedono scappare e si lanciano all'inseguimento: uno è abbattuto con un manganello, l'altro è freddato a revolverate ■ Nella fuga i tre banditi abbandonano il bottino: due sono arrestati poche ore dopo (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 4 dicembre Tre banditi sono penetrati nei sotterranei blindati di un grande magazzino nel centro di Bruxelles: tramortito il cassiere, sono fuggiti con un bottino di circa cento milioni di lire. Inseguiti da due poliziotti, ne hanno bastonato uno e all'altro hanno sparato due colpi di pistola, uccidendolo. Nel corso di un rastrellamento della polizia nei quartieri malfamati della città, uno dei banditi sarebbe stato catturato. Un altro individuo, che si nascondeva all'interno del grande magazzino, è stato pu re arrestato: si sospetta chesi tratti di uno dei protago- nisti del drammatico episodio. La maggior parte del bottino è stata ricuperata, abbandonata dai banditi quando si sono visti i poliziotti alle calcagna. La rapina è avvenuta stamane poco prima delle otto ai magazzini Anspach, a due passi da Place Brouckere e dalla Borsa, nel ettore della capi- [tale belga. Il capo cassiere appena entrato nello stabile, si è recato nel sotterraneo blindato dove vengono custoditi gli incassi e le merci più preziose. Ha aperto la cassaforte, ne ha tratto una cassa zeppa di banconote: con quel carico si è avviato verso il pro¬ìprio ufficio per dividere la ma\neta e consegnarne parte alle minili iiiiiiiiiiiiiiimmiiiimiiiiiiiiii rarie cassiere, per permettere loro di iniziare le vendite. Era appena uscito dalla sala blindata quando ò stato aggredito da tre individui, che lo attendevano in un angolo oscuro. Colpito da alcuni colpi di manganello, il cassiere è caduto a terra privo di sensi. Con calma, i banditi lo hanno legato mani e piedi con filo elettrico, e hanno quindi riempito di banconote alcuni sacchi neri die. avevano con sé. Pochi minuti dopo, sul boulevard al quale si affacciano i grandi magazzini Anspach, due agenti addetti al traffico vedevano uscire da una delle porte del magazzino due individui dall'aria sospetta, con alcuni voluminosi sacchi. A quell'ora — le 8 circo — i grandi magazzini sono ancora chiusi. Insospettiti, gli agenti si avvicinavano ai due per chieder loro ragione della loro presenza: senza dir parola uno dei banditi estraeva fulmineo da sotto l'impermeabile un manganello e colpiva con violenza uno dei poliziotti die cadeva a terra svenuto. I due si davano quindi alla fuga Vinta la sorpresa l'agente su perstite si gettava all'inseguimento dei malviventi, tra la folla che cominciava a circolare numerosa sulla strada centrale. L'agente aveva Quasi raggiunto uno dei banditi, si apprestava a lanciarglisi addosso per bloccarlo, quando l'energumeno si arrestava, si voltava, e con una pistola faceva fuoco due volte, colpendo il poliziotto al ventre. Pressato dalla folla, abbandonava quindi i sacchi che aveva continuato a portare con sé, e scompariva in una stradina laterale. Accorrevano altri agenti di polizia, i vìgili del fuoco, le ambulanze della Croce Rossa: nel frattempo una donna addetta alle pulizie aveva trovato il cassiere svenuto e legato nel corridoio delle camere blindate e aveva dato l'allarme. 1 due poliziotti venivano portati d'urgenza all'ospedale, ma ogni soccorso era vano per quello colpito dlille rivoltellate: è morto dopo pochi minuti. Si chiamava Eustache Von Helmont, 32 anni, sposato e padre di un bambino di tre anni. Il cassiere, affetto da commozione cerebrale, è grave. Le condizioni del secondo agente, colpito dalle manganellate dei banditi, non destano preoccupazioni. Mentre decine di camionette di polizia si lanciavano alla caccia dei due fuggitivi, altri agenti facevano irruzione nei locali del grande magazzino, dopo averne bloccato tutte le porte. Si tratta di un edificio di cinque piani fuori terra e due sotterranei, uno dei più grandi di Bruxelles, dove si vende di tutto. Frugando sistematicamente in ogni banco, dentro ogni ripostiglio e negli immensi depositi di merce, gli agenti ri un certo momento scorgevano un giovane che si nascondeva dietro alcune casse e che non ha saputo dare spiegazione della sua presenza a quell'ora e in quel luogo. E' stato arrestato come sospetto di aver partecipato alla rapina: condotto ammanettato in macchina, è stato quasi linciato dalla folla immensa che sì era raccolta sul luogo della tragedia, che gli ha urlato « Assassino, assassino ». Il giovane, la cui identità non è stata rivelata dalla polizia, ha conservato imperturbabile il sorriso. Si è potuto stabilire che i banditi erano penetrati nei magazzini Anspach dal tetto, che avevano raggiunto passando da una Casa contigua in costruzione. Rotto un vetro, hanno potuto entrare nei locali e raggiungere la camera blindata dove hanno aggredito il cassiere. Dovevano avere ottima conoscenza dell'edificio — autentico intrico di sale, corridoi e scale — e delle abitudini del personale. La polizia ritiene pertanto che dei tre malviventi uno almeno aresse lavorato qualche tempo negli stessi grandi magazzini che sono stati teatro della tragica rapina Dei cento milioni circa di lire rubati dai banditi, novanta e più sono stati ritrovati nei sacchi abbandonati dai malviventi in fuga. s. d. '*>■ ti Camionette della polizia e folla dinanzi al grande magazzino di Bruxelles assaltato dai banditi (Tel. A. P.)

Persone citate: Anspach, Eustache Von Helmont, Place Brouckere

Luoghi citati: Bruxelles