Caloroso incontro di Saragat a Napoli con tecnici e operai delle nuove industrie

Caloroso incontro di Saragat a Napoli con tecnici e operai delle nuove industrie Una cordiale intimità ha sopraffatto il protocollo ufficiale Caloroso incontro di Saragat a Napoli con tecnici e operai delle nuove industrie Il Capo dello Stato ha visitato gli impianti dell'ltalsider di Bagnoli - Alla Olivetti di Pozzuoli ha ricordato l'attività dell'ing. Adriano Olivetti che «con una sfida alle condizioni ambientali ha contribuito allo sviluppo sociale ed economico » - Dopo essersi intrattenuto all'Aerfer e all'Alfa Romeo a sera il Presidente è rientrato a Roma (Dal nostro corrispondente) Napoli, 3 dicembre Una pioggia ostinata ha ac-compagnato il presidente Saragat nella seconda giornata della sua visita ufficiale a Napoli, dedicata quest'oggi quasi esclusivamente — tranne la breve sosta al Mausoleo di Posillipo — ad incontri diretti con i dirigenti e le maestran-ze dei più importanti complessiindustriali. A Bagnoli, Poz-zuoli e PomigliitHO d'Arco, do ve il Capo dello Stato si è re cato in mattinata e nel pome riggio, i contatti con il moti do del lavoro hanno persomolto della loro ufficialità, ore-quistando un carattere di cordiale intimità. Ovunque Saragat si è interessato vivamente ai cicli di lavorazionealla produttività degli stabilimenti, al tenore di vita delle maestranze. Il maltempo non ha influito sullo svolgimento delle cerimonie che hanno avuto luogo secondo l'orario prestabilito Il Capo dello Stato ha lasciato Villa RosebPiy, ove ha trascorso la notte, e poco primadelie 10 ha fatto il suo ingresso nello stabilimento «/tolsider % di Bagnoli. Una folla dumile gente di questo popòlare rione periferico ha tribù tato a Saragat manifestazion ; di schietta simpatia, mentre j l'auto varcava i cancelli del 'complesso siderurgico, ove era- i no ad attenderlo, insieme con ì il ministro Bo e il prof. Pe; fndi, i dirigenti dello stabilimento. Il Centro siderurgico t-Ital\sider* di Bagnoli, che è stato in questi ultimi anni ampliato■ e dotato di modernissimi im-, pianti ed altiforni, offre la voi o\a 6350 dipendenti. Si estende.su di un'urea di un milione e 600 mila metri quadrati e produce laminati, travi di ferro, profilati di acciaio. Esso ha ' un , (che o o a potenziale di produttività sarà raggiunto entro un paio di anni) di due milioni di tonnellate per la ghisa e due milioni e mezzo di tonnellate per l'acciaio. Quest'anno la produzione è stata invece di un milione e 100 mila tonnellate per la ghisa e un milione e 300 mila per l'acciaio non essendo ancora sfruttate ap- pieno le moderne attrezzature.Lasciato l'* Italsider », il cor teo ha raggiunto Pozzuoli, do ve ha sede lo stabilimento * Olivetti ». Saragat ha visita--\to con interesse i vari reparti - di lavorazione per le macchineiì addizionatrici e moltiplicatrici- manuali ed elettriche II com \ plesso, modernissimo, occupaij 1200 operai. Il prof. Visentini, la realizzazione di Po: che < ha rappresentato presidente dell'azienda, a no-i me degli aperai di Pozzuoli e di Ivrea, ha rivolto al Capoì dello Stato un caldo saluto e] ringraziamento. All'indirizzo di\ saluto di Visentini, Saragat] ha risposto, ricordando, fra] l'altro, l'opera compiuta da Adriano Olivetti a cui si deve itoli, una sfida alle tali, slida condizioni anibienche dimostra come il lavoro, l'istruzione professionale, l'intelligenza e l'operosità delle maestranze locali, possano avviare quella trasformazione, quello sviluppo sociale ed economico che è nei voti di tutti ». Il prof. Visentini ha fatto, poi, omaggio al Presidente di una macchina per scrivere elettrica che egli ha donato alla Fondazione < Giuseppina Saragat ». Era mezzogiorno, quando Saragat ha raggiunto Capo Posilltpo per rendere omaggio ai Caduti napoletani di tutte le guerre e della Resistenza. I rappresentanti del Senato, della Camera, del governo, il sindaco di Napoli, il prefetto e le autorità civili e militari erano a riceverlo ai piedi dei[grigio e solenne monumento.'. Una compagnia di bersaglieri \gli ha reso gli onori militari. Nel pomeriggio Saragat ha ripreso le visite ai complessi industriali napoletani. A Pomigliano d'Arco si è recato presso l'< Aerfer » e lo stabilimento <Alfa Romeo», fatto segno dovunque a manifestazioni di affettuosa simpatia da parte della popolazione e de gli operai. All'* Aerfer» (costruita nel 19!,9 e fusa con l'Imam nel 1956) d stato ricordato che in queste officine hanno visto la luce il primo velivolo italiano che ab bia superato la barriera del suono ed il primo autobus urbano a cassa portante. Le lavorazioni attuali di Pomigliano si riferiscono princi palmente alla produzione del l'aviogetto F. 104 G e alle forniture di componenti dei G. 91 nelle versioni « T » ed « R» per l'aeronautica militare italiana Di particolare rilievo è l'imminente realizzazione, congiun tamente con la Fiat, dei proto tipi del G. 222, velivoli da trasporto a decollo corto. Saragat si è recato nel vicino stabilimento dell'Alfa Romeo, dove è stato accolto dal presidente dott. Luraghi, dall'amministratore delegato Di Nola, dai direttori generali ing. Bordini dott. Alloisio e dal direttore dello stabilimento di Famigliano, ing. Sassi. Il dott. Luraghi ha illustrato lo stabilimento e lo ha quindi accompagnato in una visita agli impianti, soffermandosi in particolare nei padiglioni dei motori « Diesel ». Nella sezione *Avio» ha poi spiegato che l'attività è prevalenti-mente accentrata sul programma di produzione integrata europea del velivolo P. 104 con la costruzione di parti del reattore General Elee tric J-79. La società è inoltre capo commessa per la costru zìone del reattore General Electric J-85/13. Salutato dalle maestranze dalla folla accalcata ai cancelli dello stabilimento, in serata il presidente Saragat è partito da Pomigliano d'Arco alla volta di Roma: i A. Luise a li presidente Saragat durante la visita allo stabilimento della «.Olivetti» a Pozzuoli (Tel. Associated Press)