Trentasei paesi africani minacciano l'Inghilterra di rompere le relazioni

Trentasei paesi africani minacciano l'Inghilterra di rompere le relazioni Trentasei paesi africani minacciano l'Inghilterra di rompere le relazioni Se non interviene in Rhodesia (Dal nostro corrispondente) Londra, 3 dicembre La, crisi rhodesiana s'inasprisce e s'estende. Nella sua prima giornata di lavori ad Addis Abeba, l'« Organizzazione dell'unità africana » ha deciso che tutti i suoi trentasei paesi romperanno dal 15 dicembre le relazioni diplomatiche con Londra se ■ la Gran Bretagna <non avrà posto fine per quella data alla ribellione in Rhodesia ». E' un evento grave, quale neppure i più pessimisti prevedevano. In dodici giorni, l'Inghilterra deve abbattere il regime di Ian Smith — operazione quanto mai improbabile — o accettare una rottura con tutti gli Stati indipendenti del continente nero, tranne il Sud Africa. E, poiché molti di tali Stati appartengono al Commonwealth, potrebbe essere l'inizio di un drammatico sgretolamento della « comunità britannica ». L'annuncio ha colto Londra di sorpresa. Nessuno si aspettava un aut aut tanto duro e tanto compatto. Ora come ora. non si vede per l'Inghilterra che un'unica via d'uscita: avviare subito colloqui con il « Consiglio dei ministri » dell'* Organizzazione » panafricana nel tentativo di ottenere, se non un ritiro, una modifica dell'« ultimatum ». Le prospet¬ tive sono inquietanti. Una rottura — sia pure temporanea fra Gran Bretagna e Africa agevolerebbe la penetrazione in questo continente di pericolose influenze esterne. Una vittoria su Smith entro il 15 dicembre mediante la sola arma delle sanzioni economiche è impensabile. Non resta dunque che l'uso della forza. Ma — per ora almeno — Harold Wilson non vuole ricorrervi. Né, in realtà, può. La maggioranza della pubblica opinione sembra contraria a un intervento militare: molti di coloro che, all'inizio, vi furono favorevoli, riluttano adesso da un conflitto armato. Anche il diffusissimo Daily Mirror ha mutato tono. Dichiara stamane: €ll popolo inglese non pub accettare una guerra fra soldati britannici e soldati bianchi rhodesiani». m. ci.

Persone citate: Harold Wilson, Ian Smith