Pozzo alla Fiera dei sogni

Pozzo alla Fiera dei sogni CRONA CA TELEVISIVA Pozzo alla Fiera dei sogni L'ex commissario degli azzurri, emozionato, cade alla seconda domanda - Stasera « La lunga campagna d'Italia » « La Fiera dei sogni » contava molto sulla partecipazione di Vittorio Pozzo perché, si sa, il calcio è un grosso argomento che interessa e attira la maggior parte del pubblico: ma la permanenza di Pozzo al quiz di Bongiorno è stata brevissima e l'eliminazione è arrivata già con la seconda domanda. L'entrata in scena dell'excommissario delia nazionale italiana è stata preceduta da una canzone intonata dall'attore Mulè che rievocava con nostalgia i bei tempi (solo calcisticamente parlando, s'intende) del '34 e del '38 quando, guidati da Pozzo, gli « azzurri » erano riusciti a conquistare due campionati del mondo. Infine, ecco il popolare personaggio: testa bianca un po' piegata da una parte, viso aggrottato che però si spiana In continui sorrisi. Si autodefinisce « alpinaccio », ma come si addentra nei ricordi, la commozione lo travolge, la voce gli si strozza in gola, gli occhi gli si riempiono di lacrime. Comunque risponde con disinvoltura alla prima domanda che riguarda un suo collaboratore degli anni d'oro, Luigi Burlando, passato alla storia per aver segnato un goal con una tremenda zuccata da quaranta metri. Siamo alla seconda, fatale domanda. In una sfortunata partita giocata contro la Germania, a Berlino, nel '39, fu adottato — clamorosa novità — il «sistema»; della formazione facevano parte sette atleti della stessa società; chi erano? Per Pozzo il rievocare il disastro di Berlino (2 a 5, se non andiamo errati) è causa di grave turbamento: s'infosca, si confonde, elenca cinque nomi, gli altri due li ha dimenticati. Suona il gong. Si ricorre alla telefonata di salvataggio, ma anche la telefonata fallisce. Vittorio Pozzo ha perso e incassa la sconfitta crollando la testa e sorridendo. Bongiorno è desolato, non sa più cosa dire. I-a platea acclama con fervore e con affetto, Pozzo saluta militarmente e se ne va. * * Prima del quiz è andata in onda la rubrica « Cordialmente » che aveva un buon servizio sulla presunta ostilità degli italiani contro i tedeschi: a rispondere è stato chiamato un giornalista tedesco che vive a Roma il cui punto di vista ha rispecchiato, riteniamo, il parere dei più: nessuna ostilità verso il popolo germanico, irriducibile avversità verso il nazismo, sincero desiderio di intrattenere rapporti amichevoli e cordiali, ferma volontà di non dimenticare mai gli orrori commessi durante)la guerra da Hitler e dai feroci esecutori dei suoi ordini. * * Stasera, quarta puntata di quella che è senz'altro la migliore trasmissione della settimana: «La lunga campagna d'Italia », il documentario di Alberto Caldana sulla guerra nella penisola dal 1943 al 1945: la puntata rievocherà i fatti bellici e politici dalla conqui- sta di Cassino alla presa di Roma, dalle battaglie lungo la costa adriatica allo sforzo de¬ gli alleati, aiutati dai partigia- ni, per raggiungere Firenze Il secondo canale offrirà un numero di « Vivere insieme » con atto unico e dibattito su problemi coniugali. Indi, alle 22,25 in Eurovisione l'incontro di pugilato Galli-Mc Gowan Nel tardo pomeriggio alle 19,15 segnaliamo il concerto del violinista Isaac Stern (musiche di Mozart e Kreisler). u. bz.

Luoghi citati: Berlino, Cassino, Firenze, Germania, Italia, Roma