Inventò avventure galanti e le descrisse nel diario con i nomi delle donne del paese

Inventò avventure galanti e le descrisse nel diario con i nomi delle donne del paese Ima. sconcertante vicenda alla nrotnnra di Novara Inventò avventure galanti e le descrisse nel diario con i nomi delle donne del paese E' un disoccupato quarantatreenne di Cerano - Querelato per offese è comparso davanti al giudice e ha detto: « Chiedo scusa, è stato soltanto il frutto della mia fantasia » - Nel manoscritto narrava (con precisi ma falsi riferimenti) di aver sedotto parecchie donne (Dal nostro inviato speciale) Novara, 1 dicembre. Il pretore di Novara, dott. Roberto Fava, gli avvocati Manfredda, Cantoni e De Collibus hanno riportato la pace tra Giuseppina Ubezio di 5/, anni, Afono Uglietti di 55 e Virginia Ubezio di 51 in lite col Quarantatreenne Pacifico Battagliat tutti di Cerano, piccolo comune a 13 chilometri da Novara: magistrato e legali hanno convinto le parti a recedere dal loro groviglio di querele. Pacifico Battaglia Ita cominciato col pregare gli altri tre di accettare le sue « scuse incondizionate » dietro la dichiarazione esplicita che quanto egli aveva «scritto circa i loro comportamenti » era « soltanto frutto della sua fantasia » e che nulla rispondeva a « ve- rita obbiettiva ». Egli si è dichiarato pronto «a sostenere da solo » ti costo delle spese, «grato» che la parte avversa « accettasse l'intero ristoro nella misura di lire cento », da lui subito versate. Ecco il retroscena. Pacifico Battaglia (strano contrasto di nomi) è un piccolo uomo, per 10 più disoccupato, il quale passa quindi buona parte del suo tempo fantasticando. Per un curioso fenomeno psichico, le sue fantasie fanno mucchio unico con i fatti reali, e come tali egli magari le racconta. E' così che gli appiccicano il nomignolo di « Rubirosa di Cerano» (e non occorre ricordare che « Rubirosu » fu una varietà di dongiovanni). Con la fantasia (soltanto con quella), egli seduce parecchie donne del paese e — come ben si comprende — con il minimo sforzo da parte sua perché le interessate, naturalmente, ignorano ogni cosa. Dopo averle così « sedotte », egli colloca le donne in un suo romanzo-diario intitolato (provvisoriamente): «Poiché il compito dei magistrati non è quello di condannare ma di giudicare » e che l'autore «sconsiglia ai minori di 16 anni ». Quando lo Ita finito, egli consegna il manoscritto al macellaio Teresio Orsola pregandolo di darlo al suo amico Angelo Ubezio che aveva «tanta voglia di leggerlo» Lo avrebbe trovato di slou.ro iiuel giorno stesso al tCaffè Italia». L'Orsola va al caffè ma non c'è il destinatario sicché, stanco di aspettarlo, egli dà il manoscritto al gestore del caffè. Marco Uglietti, pregandolo di consegnarlo lui all'interessato non appena lo vede. Il barista promette, ma appena dà una occliiata al troviamo», trasecola. Dentro al manoscritto vi sono racconti inauditi a proposito di sua figlia Maria Luisa Uglietti, presentata come amante (ancìie cattiva) del « romanziere »t nonché di sua zia Giuseppina Ubezio. Di costei — persona stimatissima a Cerano — si parla come di una che, all'uscita da una visita al cimitero, avrebbe parlato di un certo uomo lì dentro, con 11 quale lei arerà vissuto «1 quindici anni più belli della sua vita» in qualità di amante. L'Uglietti si confida con sua moglie Virginia Ubezio e i due, invece di consegnare il manoscritto a chi di dovere, tte informano i carabinieri. L'indomani, Giuseppina Ubezio, messa al corrente della faccenda, incontra Pacifico Battaglia al <bar Rinascente»: la parola più dolce che gli scaglia contro è quella di <lazzarone » e si azzuffa con lui « riuscendo a staccargli — secondo la denuncia dell'interessato — qualche bottone della giacca e del gilè nonché a stracciargli in più punti la camicia». Da tutto l'insieme, querele per offese alla reputazione di Giuseppina Ubezio e di Maria Luisa Uglietti; querela contro Mario Uglietti e Virginia Ubezio per appropriazione indebita di quel romanzo-diario al fine di trarne comunque profitto; querela per quei bottoni e per la camicia a brandelli; querela aggiunta (indipendente dal romanzo) perché il « Rubirostt di Cerotto», urtato dal contegno di Maria Luisa, la perseguita con sette lettere piene di ingiurie. Le altre donne del romanzo non avevano sporto denuncia, perché celate sotto itomi fittizi, pur se facilmente identificabili. D'altronde il « romanziere » premetteva in prima pagina che € ogni riferimento a fatti reali doveva considerarsi come casuale». a. a. Il signor Uglietti con la moglie, la figlia e la zia in pretura ieri a Novara Pacifico Battaglia ieri mattina in Pretura a Novara