Divergenze fra i creditori del cotonificio Valle Susa
Divergenze fra i creditori del cotonificio Valle Susa Divergenze fra i creditori del cotonificio Valle Susa I contrasti riguardano i licenziamenti e il calendario per la ripresa del lavoro nelle fabbriche (Dal nostro corrispondente) Milano, 30 novembre. Si è riunito stamane, nell'ufficio del giudice dottor Gianni, il Comitato dei creditori del Cotonificio Valle Susa per discutere sullo schema di contratto che la Eti (Esercizi tessili industriali) ha elaborato per ottenere la gestione fallimentare. La discussione è stata alquanto movimentata, al termine i creditori hanno deciso di riunirsi di nuovo. Per il momento hanno soltanto autorizzato una proroga fino al 15 dicembre prossimo dell'esercizio provvisorio che scadeva oggi. Le divergenze relative al progetto dell'Eti riguardano le maestranze: sì torna cioè a parlare di licenziamenti. Nessuno degli esponenti dell'Eti ha voluto finora pronunciarsi: il presidente comm. Oreste Montagna fa dire che è fuori di Milano, il dottor Gregorio De Plaisant rimanda tutti al presidente. Solo l'avv. Santa Maria della Snia Viscosa, che con l'avv. Carlo Pellezzi della Banca Commerciale, ha intessuto le trattative per l'Eti, a titolo personale ci ha detto: « E' fuori di dubbio, purtroppo, che ci saranno licenziamenti. Non dimentichiamo che la Eti si è offerta di intervenire nel Valle Susa non certo per un affare, ma per dimostrare che esiste una coscienza sociale. Nel Valle Susa la situazione diventa di giorno in giorno peggiore ». Un altro punto di divergenza riguarda i tempi dì programmazione. La Eti sì era impegnata a riattivare entro 45 giorni dalla firma dell'acj cordo 1 primi tre stabilimenti Idei Valle Susa — Collegno, Lanzo e Perosa — ed entro sei-otto mesi l'intero comples so, esclusi i tre stabilimenti in disarmo. Il ritardo della firma e dell'accordo dilunga ancor più questi tempi e ostacola le trattative. g. m.
Persone citate: Carlo Pellezzi, Gregorio De Plaisant, Oreste Montagna
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