Il psi di Aosta ritira l'appoggio anche alla Giunta della Regione

Il psi di Aosta ritira l'appoggio anche alla Giunta della Regione Tempestosa seduta nella notte al Consiglio comunale Il psi di Aosta ritira l'appoggio anche alla Giunta della Regione L'annuncio del consigliere socialista Froio - « Non è possibile continuare a collaborare con forze politiche — quali il pei e l'Union — che si rifiutano di rispettare i più elementari princìpi della democrazia » - Il sindaco comunista e gli assessori unionisti, malgrado la mozione di sfiducia, si rifiutano di rassegnare le dimissioni (Dal nostro corrispondente) Aosta, 29 novembre. Si è riunito questa sera in seduta straordinaria il Consiglio comunale di Aosta. All'ordine del giorno, tra gli altri argomenti, vi era la mozione di sfiducia presentata dieci giorni fa dai consiglieri comunali del gruppi della de, del psi e del psdi, nei confronti del sindaco comunista rag. Giulio Dolchi e degli assessori unionisti e comunisti ancora in carica, dopo le dimissioni dei due assessori socialisti. La mozione di sfiducia firmata da 21 consiglieri che chiede « l'insediamento di una nuova giunta efficiente, che risponda all'attesa dell'elettorato cittadino » (una giunta di centro sinistra) è stata discussa pri' ma di tutti gli altri argomenti, dopo una votazione richiesta dai consiglieri della de Pollicini e Chanu, del psdi Torrione, del psi Carello, per l'inversione dell'ordine del giorno, e vinta con 22 voti favorevoli (21 della nuova maggioranza de, psi, psdi) più un liberale, contro i 18 Union-comunisti ormai in minoranza. Si è aperto così un vivace dibattito tra Union-comunisti da una parte e rappresentanti della nuova maggioranza dì centro-sinistra dall'altra. La seduta fiume, che con ogni prò babilità terminerà a tardissima notte, mentre telefoniamo è ancora in corso. Scontato è ormai il risultato della votazione. I tre consiglieri del psl che sono determinanti, si sono infatti attestati sulle posizioni che il loro partito ha assunto in campo nazionale. Essi sono decisi ad andare sino in fondo, forti dei deliberati del loro XII Congresso regionale. Veniamo alla cronaca della tempestosa seduta apertasi alle ore 21. Presiede il sindaco Dolchi che a una terza mozione di sfiducia dovrà dare senz'altro le dimissioni prima che il ministero dell'Interno provveda a sostituirlo. Accanto a lui sono gli assessori unionisti Berton e Artaz, e gli assessori comunisti Monami, Del la Marra, Bongiovanni e Bianco che hanno invece avuto ordine dai propri partiti di rimanere al loro posto. In apertura di seduta vi è già fermento. Il capogruppo de geom. Pollicini, chiede che la mozione venga discussa prima di ogni altro argomento. Si associa l'avv. Chanu. Il consigliere Carelli, psi, dice: «Prima di discutere ogni altra cosa, stabiliamo una volta per tutte dove sta la maggioranza ». Ribatte l'assessore Mona- mstssccralscnpciz e a o è e a . r mi del pei. Interviene l'assessore Torrione, socialdemocratico, che appoggia la richiesta Pollicini. Il geom. Milaneslo, del psi, ex vice sindaco, chiede le dimissioni del sindaco e della giunta. Anche il rappresentante liberale, dott. Ansaldo, si associa alla proposta d'inversione dell'ordine del giorno. Dopo uno scambio di punti di vista, i consiglieri comunisti e unionisti accusano il colpo e si passa alla votazione, che dà come risultato la discussione immediata della famosa mozione di sfiducia. Si passa quindi alla mozione. Sì alza a parlare per primo il consigliere del psi Franco Froio « A seguito della consultazione elettorale amministrativa del maggio scorso — dice Froio — il psi era uscito rafforzato e aveva manifestato, coerentemente con l'impostazione elettorale di aperta critica all'amministrazione uscente, l'intenzione, qualora le trattative programmatiche fossero approdate a soddisfacenti risultati, di costituire una Giunca di centro-sinistra al comune di Aosta. Il Congresso regionale socialista — prosegue — tenutosi il £4 ottobre, ha rico nosciuto alle posizioni autono miste facenti capo al compagno De Martino, il 76 per cento circa dei suffragi, con la conseguente decisione di perseguire anche ad Aosta la politica del centro-sinistra. Il 12 ottobre gli assessori comunali so cialisti Milanesio e Carello diedero le dimissioni dall'incarico invitando gli altri componenti della Giunta e il Sindaco a fare lo stesso sulla base degli impegni assunti. Il pei e l'Union Valdotaine, invece, trincerandosi dietro giustificazioni formali, non ritennero di far rassegnare le dimissioni ai loro rappresentanti». « Questa sera il Consiglio comunale, riunito per l'occasione voterà a maggioranza assoluta la sfiducia al Sindaco. A questo punto — ha concluso Froio — visto che, malgrado la sfiducia, pei e Union Valdotaine rimangono ferme sulle loro posizioni anti-democratiche, il psi — sulla base del mandato del Comitato regionale in data 10 novembre — ritirerà l'appoggio alla Giunta regionale. Non è infatti ammissibile continuare a collaborare con forze politiche — quali il pei e l'Union Valdotaine — che si rifiutano di rispettare i più elementari principi della democrazia». Italo Vaglienti anUC

Luoghi citati: Aosta