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È un operaio biellese il cacciatore ucciso dal sorvegliante in riserva È un operaio biellese il cacciatore ucciso dal sorvegliante in riserva Aveva 42 anni; lascia la moglie e due figli - Il guardacaccia racconta sgomento la tragedia « Mi ha abbagliato con la sua torcia elettrica ed ha sparato ferendomi a una mano - Istintivamente risposi al fuoco senza mirare» - Sembra accertato che agì per legittima difesa (Dal nostro corrispondente) Biella, 26 novembre. Il cacciatore di frodo colpito Ieri sera a morte dal guardacaccia Costante Valle, di 34 anni, al quale aveva sparato una fucilata per sottrarsi alla cattura, è stato identificato per l'operaio tessile Adelchi Giraldo, di 42 anni, residente al villaggio La Mannara in via Cavagna 2. Diverse persone che si erano recate sul luogo della tragica sparatoria già ieri sera avevano ritenuto che fosse appunto il Giraldo, appassionato cacciatore, assai conosciuto nella zona, ma l'identificazione era incerta perché la vittima non aveva con sé alcun documento. Stamani nella camera mortuaria del cimitero di Vergnasco la salma è stata definitivamente riconosciuta da due fratelli del Giraldo. Il cacciatore viveva alla periferia di Biella con la moglie Adriana Giorda, sua coetanea, e i figli VUmo e Remo di 19 e 14 anni. Il primo è conosciuto nell'ambiente sportivo, perché gioca in una squadra di calcio minore. Il guardacaccia come è noto è stato ferito alla mano sinistra ed è ricoverato all'ospedale di Biella. Stamane 11 prof. Casacci è stato costretto ad amputargli la prima falange dell'indice, spappolato dalla fucilata del cacciatore, e ha inoltre estratto numerosi pallini di piombo che si erano conficcati nel palmo della mano. II Valle non sa darsi pace di quello che è accaduto: < Ho ucciso un uomo », continua a ripetere e si chiede se non gli sarebbe stato possibile evitare la disgrazia. Le prime risultanze delle Indagini svolte dal carabinieri della squadra investigativa hanno confermato la sua versione del grave fatto, rafforzando l'ipotesi che il sorvegliante abbia agito per legittima difesa. Non vi è dubbio che ha sparato per primo il cacciatore di frodo. La guardia è in forza al Comitato provinciale della caccia da circa, sei mesi. Risiede a Occhieppo Inferiore con Ja moglie Maria Teresa Colombo, di 32 anni, ed ha un figlio. Michele di 5 anni. Ieri sera verso le 20 sorvegliava la zona di ripopolamento n. 52, che comprende i territori di Borriana, Cerrione e Sandigliano. Aveva appena ucciso un animale nocivo con due colpi della sua carabina calibro 16, quando scorgeva a circa 200 metri di distanza il chiarore di una torcia elettrica. Era il Giraldo che con la lampada scrutava fra i rami spogli degli alberi, in cerca di fagiani appollaiati nel sonno. Il cacciatore avrebbe dovuto andare al lavoro in uno stabilimento di Vigliano Biellese alle 22 e dimostrava molta fretta «La lampada — ha dichiarato il Valle — si accendeva e spegneva in luoghi diversi a sensibile distanza uno dall'altro » Per coglierlo sul fatto, la guardia si appostava dietro un cespuglio in fondo a un cam po di cavoli, al confine tra Cerrione e Borriana. e quando il cacciatore era a pochi metri da lui lo Illuminava con la propria lampada elettrica, ! impugnata con la mano sinl |stra. intimandogli di gettare la «doppietta» calibro 12 che l'altro teneva in posizione di sparo. Tutto si è svolto con fulmineità sconcertante, -t II cacciatore — sostiene il Valle — accese la sua torcia, molto più potente della mia, e me la puntò In faccia abbagliandomi. Contemporaneamente, senza lasciare la pila, sparò un colpo contro di me; la mia lampada andò in pezzi e sentii un crescente bruciore alla mano ». « Pensai subito — prosegue il guardacaccia — che avrebbe potuto sparare un secondo colpo e mi sentii perduto. Istintivamente sparai a mia volta, senza mirare. Il cacciatore cadde riverso sull'erba, senza un grido ». p. m. L'operaio Adelchi Giraldo ucciso nella « riserva » Il guardacaccia Costante Valle in ospedale a Biella