Il Consiglio di Mantova afferma the il prefetto «non pagava da tre anni l'imposta di famiglia»

Il Consiglio di Mantova afferma the il prefetto «non pagava da tre anni l'imposta di famiglia» Dopo una lunga e vivace discussione in Comune Il Consiglio di Mantova afferma the il prefetto «non pagava da tre anni l'imposta di famiglia» L'ordine del giorno reso pubblico alla presenza della folla ■ La città è amministrata dalla giunta di centro-sinistra (de, psi, psdi) che ha 23 seggi su 40 - Il prefetto, dott. Gerolamo Speciale, sostiene : le tasse le ho sempre pagate a Roma - Il sindaco, socialista, dichiara in riunione: «Abbiamo fatto accertamenti. Ci risulta che, fin dal 1962, il prefetto è cancellato dall'anagrafe tributaria del Comune di Roma» (Dal nostro corrispondente) Mantova, 23 novembre, tll Consiglio comunale di Mantova, sentita la relazione del sindaco e prendendo atto cor. stupore del comportamento del prefetto di Mantova dott. Gerolamo Speciale, approva gli accertamenti per imposta di famiglia disposti dalla Giunta comunale nei riguardi dello stesso funzionario con delibera in data 22 novembre 1965». Questo l'ordine del giorno che, stilato ieri notte a conclusione di una lunghissima e vivace seduta consiliare, ha suscitalo enorme scalpore nell'opinione pubblica mantovana. Il consìglio comunale di Mantova fu eletto nel novembre 1961, ed è formato da 1,0 consiglieri: de (12): pei (11); psi (9t; pli (3); psdi (2); msi (2); psiup (1). La città c amministrata da una giunta di centro-sinistra costituita da quattro democristiani, quattro socialisti ed un socialdemocritico. Sindaco è un socialista, il dott. Luigi Grigato: anche prima del novembre 1961, presiedeva l'amministrazione civica con una identica giunta di centro-sinistra. Da qualche giorno, a Mantova, sono stati affissi manifesti da parte della federazione comunista nei quali si afferma che il prefetto, da tre anni, non versa l'imposta di famiglia. Il dott. Gerolamo Speciale, venuto a conoscenza del fatto, ha presentato una querela-denuncia nei confronti di coloro che, tramite la stampa quotidiana e murale, hanno diffuso la notìzia. In risposta all'iniziativa del prefetto la federazione comunista, attraverso il proprio gruppo consiliare, ha rivolto un'interpellanza al sindaco: ieri sera, e per tutta la notte, una folla strabocchevole ha assistito alla discussione nel Palazzo del Comune. In apertura di riunione il 111111 n i i ! 111111 n 1111m11 n 111 n 1111 p 11 n i un , e a sindaco ha reso noto che, a norma della legge comunale, in seduta pubblica possono essere trattate soltanto quelle parti dell'interpellanza che hanno carattere generale e e \c,'e Ver Quanto riguarda posi- i a i a e, o, o o iail a na e e il n sri, e o, ola uno el oel nrla to to il ule lo to te la uia ae ri e bi ana la da ffira, nel or35 ziont personali la discussione si deve svolgere in seduta segreta. Subito dopo, il consigliere comunista Bonifaci ha illustrato l'interpellanza del pei lamentando la < clamorosa esclusione dalla revisione dell'imposta di famiglia di alcuni funzionari » e rilevando che una «certa persona» (indicata tuttavia chiaramente nei manifesti affissi in città e provincia) « non risulta pagare l'imposta di famiglia dal 1962 ». Il sindaco, dott. Grigato, ha risposto facendo rilevare che «le accuse dell'interpellanza sono molto gravi ». Egli ha detto che le partite revisionate sono soltanto quelle che riguardano particolari categorie di lavoratori, per i quali la Commissione Tributi, unanime, aveva deciso la revisione. Sulla posizione di una « certa persona» (questa formula ha consentito di parlare per lo meno parzialmente del clamo roso « caso » in seduta pubblica) il sindaco ha annuncia to che, nella giornata di ieri, il Comune aveva notificato alla stessa persona l'accertamen to dell'imposta di famiglia relativamente agli anni 1963 1961f e 1965. sempre a questo riguardo, il sindaco ha aggiun to che «l'interessato, più volte, aveva dichiarato di pagare l'imposta di famiglia a Roma e che tali affermazioni non furono poste in discussione prima di oggi, data l'alta carica ricoperta dalla stessa persona» « La Giunta ha operato gli opportuni accertamenti — ha proseguito il sindaco — dietro sollecitazione della pubblicità che la vicenda ha assunto. In base a questi accertamenti, e secondo informazioni giunte proprio in questi giorni dal Comune di Roma, siamo in grado oggi di dire che quella partita risulta cancellata dall'anagrafe tributaria del Co mune di Roma dal 1962 ». A questo punto della sedu ta il sindaco ha informato di voler continuare la discussio ne in seduta segreta: in segno di protesta il gruppo comuni sta ha abbandonato l'aula presentando nel contempo una mozione di sfiducia nei confronti della Giunta di centrosinistra. I gruppi della maggioranza, riuniti in seduta segreta, dopo una laboriosa discussione, hanno reso pubblico l'ordine del giorno: il documento significa che, salvo ricorsi, il prefetto dott. Speciale, dovrà pagare d'ora in poi l'imposta di famiglia a Mantova non soltanto per l'anno in corso, ma anche per gli anni precedenti fino al 1962. p. r. Il dott. Gerolamo Speciale, prefetto di Mantova niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiio

Persone citate: Bonifaci, Gerolamo Speciale, Luigi Grigato