Missionario italiano della Console ucciso in un accampamento in Africa

Missionario italiano della Console ucciso in un accampamento in AfricaMissionario italiano della Console ucciso in un accampamento in Africa La vittima è padre Michele Stallone, 44 anni, di Bari - Era partito appena un mese fa da Torino - Il delitto sulle rive del Lago Rodolfo, in Kenia: trucidato anche un inglese, direttore del campo - Nessun testimone : scomparso l'autista italiano del religioso (Nostro servizio particolare) Nairobi, 22 novembre. Un missionario italiano della Consolata, padre Michele | Stallone, 44 anni, di Bari, è stato ucciso nella notte tra venerdì e sabato in un accampamento sul Lago Rodolfo, in una remota zona della frontiera settentrionale del Kenia. Anche il direttore del campo ili Loiyangalani, una stazione di pesca per turisti, l'inglese Guy Poole, è stato trucidato. Nessuno ha assistito al fatto: l'autista italiano, rli cui si ignora l'identità, che accompagnava padre Michele, è scomparso. Si presume che gli aggressori l'abbiano costretto a salire sul «Land-rover» del religioso e a condurli il più lontano possibile. Forse si tratta di banditi somali, gli sciftà, ma molti particolari del crimine sono ancora misteriosi. La moglie di Guy Poole non si trovava al campo al momento del fatto. La base era stata chiusa per dei restauri. La donna era partita venerdì mattina in aereo per Nairobi dove doveva comprare i rifornimenti necessari in vista della prossima riapertura. E' stata la signora, al suo ritorno, domenica mattina, a scoprire i corpi del marito e del missionario: erano stati colpiti a rivoltellate nel soggiorno dell'unico « bungalow * della base. Il pilota che aveva accompagnato la signora è tornato a Nairobi e ha dato l'allarme. Gli agenti giunti nel primo pomeriggio hanno cercato di ricostruire l'avvenuto. Un gruppo di persone armate deve essere penetrato all'improvviso di notte nel campo sorprendendo Guy Poele e padre Stallone. Gli uomini ap- 'pena entrati nano sparato lo- lllllllllllllllll ro addosso prima che potessero opporre resistenza o cercare di fuggire. Nel « bungalow » non vi sono tracce di lotta. Bande di sciftà somali da almeno due anni sconfinavano dall'Etiopia nel Kenia per razziare bestiame e compiere altre scorrerie, ma finora non avevano compiuto delitti e comunque mai avevano invaso i territori appartenenti alla base di Loiyangalani. I reparti di polizia indigena keniana erano stati rinforzati nella zona, senza peraltro che le scorrerie dei banditi cessassero. Ma l'accampamento di Poole non è stato saccheggiato, nulla anzi è stato toccato. Gli anonimi sembrano avere avuto come unico scopo l'uccisione dei due uomini. I banditi non hanno asportato nulla, né moneta contante — che c'era —, né oggetti personali del Poole e del missionario, né altro materiale, fra l'altro vettovaglie. A pochi chilometri dall'accampamento si trova il villaggio dei negri Elmolo. Sembra molto improbabile che essi siano gli autori del crimine. Si tratta di un gruppo pacifico di 200-250 persone, che vivono di pesca, minate da un male ereditario che li condanna all'estinzione. Padre Michele si recava spesso a Loiyangalani, lasciando la sua missione di Baragoi, che fa parte della diocesi di.Marsabit, a circa 200 km. di distanza, appunto per curare la tribù indigena, da cui era molto ben voluto. II missionario aveva trascorso con un solo breve intervallo 17 anni in Africa. Era tornato lo scorso febbraio a Torino per assistere il padre novantenne morente. In quei mesi aveva raccolto fra amici e parenti materiale per aiutare i suoi fedeli. Aveva ottenuto due casse di medicinali per curare la tribù del Lago Rodolfo. Evidentemente, appena tornato in Kenia alla fine di ottobre aveva deciso di partire per Loiyangalani. La stazione di pesca era sorta quasi per caso alcuni anni fa: una spedizione scientifica dopo avere studiato le correnti del lago aveva lasciato sul posto 11 « bungalow » e una piccola imbarcazione entrobordo. Guy Poole aveva deciso di acquistarli. Aveva costruito una pista in terra battuta per i piccoli aerei da turismo ed aveva invitato gli appassionati di pesca a trascorrere qualche giorno sul Lago Rodolfo, ricchissimo di pesci. Ben presto la base era diventata nota in tutto il Paese. I turisti venivano anche da Londra per recarsi a pesca sul lago. La polizia ha iniziato a perlustrare la zona, priva di piste, e disseminata da ampi lastroni di pietra, alla ricerca del < Land-rover» di padre Michele. VI sono poche speranze di trovare gli aggressori e l'autista scomparso. Il confine è vicino e gli sconosciuti possono aver già raggiunto le loro basi nascoste. a. p. Padre Michele Stallone, è stato ucciso nel Kenia

Persone citate: Guy Poole, Lago Rodolfo, Michele Stallone, Padre Michele, Poole