L'America ha ricordato Kennedy il presidente della «nuova frontiera» di Nicola Caracciolo

L'America ha ricordato Kennedy il presidente della «nuova frontiera» L'America ha ricordato Kennedyil presidente della «nuova frontiera» Tutto il Paese era imbandierato a lutto - Migliaia di persone sono sfilate nel cimitero di Arlington - La tomba visitata da una sorella del presidente e dal fratello Edward • Jacqueline è rimasta a casa in raccoglimento, lontano dalla curiosità della folla ; i bambini sono andati a scuola come sempre ■ Johnson dichiara : « Non potremo mai dimenticarlo ; egli ha vivificato il nostro spirito, rinnovato la nostra fede ed il nostro impegno» ■ Per il popolo americano, Kennedy rappresentò la vittoria dell'entusiasmo e dell'idealismo sulle contrarietà della vita (Dal nostro corrispondente) Washington, 22 novembre. In tutta l'America, sugli edifici pubblici, erano alzate, oggi, le bandiere a mezz'asta, in memoria del presidente Kennedy assassinato due anni fa a Dallas, nel Texas. L'intero paese ha ricordato il giovane capo che più di ogni altro presidente americano era riuscito a circondare di un senso di fascino appassionato la sua carica. Dovunque nel paese si sono svolte cerimonie commemorative. Ad Arlington, nel cimitero dove Kennedy è stato seppellito, per tutto il giorno è durato il pellegrinaggio di migliaia di persone. Nelle prime ore della mattina si è recata al cimitero una delle sorelle del presidente ucciso, Eunice Shriver, moglie di Sargent Shriver che dirige il Peace Corp e l'amministrazione per la lotta contro la povertà. Poi, poco più tardi, un altro fratello, Edward, il più giovane della famiglia, ora senatore del Massachusetts. Edward è giunto con la moglie Joan. Jacqueline ha passato la giornata in raccoglimento, nella sua casa, lontano dalla curiosità della folla; i due bimbi, John e Caroline, sono andati come sempre a scuola. A Fredericksburgh, nel Texas, il Presidente Johnson e la moglie hanno assistito a un servizio funebre, celebrato in una chiesa cattolica ma interconfessionale, officiato da un sacerdote cattolico, da uno protestante e da un rabbino. E anche questo è stato un modo di ricordare uno dei significati che la presidenza di Kennedy ha avuto per gli Stati Uniti e per il mondo: la prima elezione in America, paese a maggioranza protestante, di un presidente cattolico si è inserita in quello spirito ecumenico aperto da Papa Giovanni XXIII, che anche tra i protestanti ha provocato di riflesso un disgelo di posizioni e di intransigenze secolari. Il presidente Johnson, al termine del servizio religioso, ha pronunciato un breve discorso: «Nessuno di noi, che eravamo presenti in quel terribile giorno di novembre, potremo mai dimenticare quello che successe e quello che fu perduto. Gli anni renderanno soltanto più sopportabile il peso del lutto che ci ha colpiti allora ma il passaggio del tempo non potrà offuscare la memoria della vita di John Fitzgerald Kennedy. Non spetta a noi dire quante grandi cose avrebbe potuto compiere se risparmiato dalla mano dell'assassino. Ma di questo siamo certi: è vissuto abbastanza per vivificai'e il nostro spirito, per rinnovare la nostra fede e per riaffermare il nostro impegno come popolo a compiere quelle grandi azioni per cui questa grande nazione è stata creata ». A Dallas, la città dove Kennedy è morto, l'atmosfera è più pesante che altrove. Nell'ospedale della città, la sala operatoria nella quale il Presidente fu portato subito dopo l'attentato e nella quale i medici tenta rono invano di mantenerlo in vita, è stata chiusa e una corona di fiori è stata posta sulla porta. Nicola Caracciolo Eunice Kennedy Shriver, sorella dello scomparso Presidente, in preghiera ieri presso la tomba del fratello (Tel.) 111J1111111111111111111MI 1111111111 ! 111 i 11111M14111111111 ■ I 11 » 1111 ] Il} i 11 11111111IIM111 ■ I ■ M [ 1111 I A due anni dall'attentato di II