E morto il rapinatore che a Potenza uccise un agente e si sparò al capo

E morto il rapinatore che a Potenza uccise un agente e si sparò al capo Eva staniti» sorpreso u rubare in un9 oreficeria E morto il rapinatore che a Potenza uccise un agente e si sparò al capo E' un giovane palermitano (32 anni) al confino per traffico di stupefacenti e associazione a delinquere - Identificato dall'autista di un pullman - Stamane i funerali della guardia di P. S. (Nostro servizio particolare) Potenza, 17 novembre. L'autore della rapina a mano armatm compiuta ieri sera in un'oreficeria di via Pretoria, e conclusasi tragicamente con la morte dell'agente di P. S. Vito Zaccagnino, si chiamava Filippo Grasso, nato a Tunisi il 7 febbraio 1933 e residente a Palermo; il Grasso, che, vistosi scoperto, s'è esploso a sua volta un colpo di pistola alla tempia, è deceduto all'alba di oggi all'ospedale « San Carlo » di Potenza, senza aver ripreso conoscenza. Il tunisino, che aveva a Palermo la moglie e tre figli, da qualche mese era stato trasferito in residenza coatta ad Atella (Avellino) per associazione a delinquere, traffico di stupefacenti e sfruttamento. Prima di uscire dalla sua camera, ieri pomeriggio, aveva lasciato la luce accesa e la chiave nella serratura, evidentemente per crearsi un alibi. Con un autobus aveva poi raggiunto Rionero e di qui, in ferrovia, Potenza. Alla sua identificazione ha contribuito anche l'autista del- la corriera, che era rimasto colpito dal suo atteggiamento durante il viaggio e, appena appresa la notizia della sanguinosa rapina, aveva subito sospettato che ne fosse stato il Grasso l'autore: l'atitista stesso, infatti, l'ha riconosciuto all'obitorio di Potenza, dove la salma è stata trasportata. Il Grasso ieri sera era entrato nella gioielleria con la pistola in pugno immobilizzando il figlio del proprietario, Federico Ricciuti di anni. Quindi mentre rovistava nelle vetrine e negli scaffali veniva scorto dall'agente. Il rapinatore si nascondeva e mentre la guardia entrava faceva fuoco. Il proiettile ha forato la giacca di un passante ferendolo di striscio. Lo Zaccagnino non ha fatto in tempo a prevenire il bandito, il quale non ha esitato a sparare una seconda volta contro l'agente per non avere ostacoli nella fuga. Raggiunta da una pallottola al cuore, la guardia è morta. Nel frattempo accorreva gente ed il rapinatore, visto che non ave va più scampo, si sparava un colpo al capo. I funerali dell'agente Vito Zaccagnino, caduto nelVadem pimento del suo dovere, si svolgeranno domani mattina in forma solenne, preceduti alle nove da un rito funebre nella chiesa di S. Francesco al quale parteciperanno il capo della polizia prefetto Vicari, il prefetto di Potenza dottor Fabiani, il comandante del la quinta brigata carabinieri di Napoli generale D'Elia e nu merose altre autorità. In favo re della vedova e dei due figli dell'agente ucciso è stata aper ta una sottoscrizione, alla quale hanno già aderito i principali enti pubblici di Potenza industriali, commercianti e pri vati cittadini. a. 1.

Persone citate: D'elia, Fabiani, Federico Ricciuti, Filippo Grasso, Vicari, Vito Zaccagnino, Zaccagnino