I partiti di centro-sinistra sperano nella conferma delle Giunte a Vercelli

I partiti di centro-sinistra sperano nella conferma delle Giunte a Vercelli Le elezioni comunali e provinciali del 28 novembre I partiti di centro-sinistra sperano nella conferma delle Giunte a Vercelli Se si ripeteranno i risultati del 1961 de, psdi e psi potranno ancora reggere Comune e Provincia Se invece l'elettorato subirà spostamenti come nelle ultime consultazioni politiche difficilmente si potranno evitare gestioni commissariali - Dichiarazioni dei segretari provinciali della de e del psdi (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 12 novembre. I dirigenti dei partiti, i candidati e quanti altri si occupano delle prossime elezioni del 28 novembre tengono tutti sul tavolo, a portata di mano, 1 risultati del 1961 e del 1963. Nel '61 si ebbero le elezioni amministrative, con i risultati che ognuno può vedere nella tabella che pubblichiamo; ma nelle elezioni politiche del '63 si ebbero sensibili spostamenti che inducono alcuni partiti alle più ottimistiche speranze e altri a propositi di strenua rivincita. La situazione delle amministrazioni provinciale e comunale, che attraverso molte traversie erano riuscite a reggersi con giunte di centro-sinistra, rischia di divenire precaria, e non si esclude il pericolo di una gestione commissariale. Esaminiamo la situazione provinciale. Nel 1961 si costituì dapprima una giunta di centro (11 de, 3 pli, 2 psdi, totale 16 voti su 30). Poi l'assessore liberale Pavia non condivise l'impostazione delle spese facoltative; si ruppe l'alleanza con i liberali e si formò la giunta di centro-sinistra (11 de, 2 psdi e 3 psi perché intanto un consigliere socialista era passato al pslup: totale 16 voti). Se i risultati delle pr^sime elezioni fossero uguali n quelli del 1961 sarebbe facile ricostituire l'amministrazione di centro-sinistra, ma nel frattempo si sono avuti i risultati delle politiche del 1963 i quali hanno rivelato un immobilismo della democrazia cristiana che — dato l'aumento dei votanti — è un segno di regresso. So la de dovesse ancora ottenere i 90 mila voti del '61 e del '63, invece di 11 seggi ne otterrebbe 10 o 9. Per contro l'avversario più temibile, il pei, è balzato da 72 mila a 83 mila voti. Un altro avversario del centro-sinistra, ossia il pli, ha pure compiuto un grande progresso, da 22 mila a 30 mila voti. Contro questo evidente rafforzamento degli avversari, la democrazia cristiana trova soltanto nel psdi un certo in cremento, da 17.800 a 20 mila voti, mentre il terzo alleato, cioè il psi, dovrà difendersi dal psiup, che gli porterà via una parte, sia pure modesta, di voti. Non è dunque del tutto improbabile che, ripetendosi i risultati delle politiche del '63, i partiti di centro-sinistra si trovino, il 29 novembre, a dover contare su forze ridotte, di fronte a oppositori raffor zati e imbaldanziti. La situazione è giudicata seria anche dall'avv. Masuello, segretario provinciale della de: *Se i prossimi risultati dovessero essere identici a Quelli del '63 — dice — la democrazia cristiana vedrebbe diminuire di uno o due i suoi consiglieri. Forse non sarebbe nemmeno possibile una giunta di centro, anche se i liberali conservassero e rafforzassero le loro posizioni, per il semplice motivo che altri voti dati ai liberali sarebbero tolti, probabilmente, ai democristiani. Io ho rivolto un appello all'elettorato — afferma l'aw. Masuello — per multarlo a dare un ampio consenso alla de. Con la guida della democrazia cristiana la Provincia (e il Comune) ha fatto progressi in tutti i settori — viabilità, assistenza, attrezzatura scolastica ecc. — e una lunga fase di crisi o di gestione commissariale sarebbe deleteria sia per la provincia sia per la città ». Relativamente fiducioso appare invece il segretario provinciale del psdi, geom. Braghin: «Io penso — dice — c?ie sarà possibile mantenere l'amministrazione di centrosinistra in Provincia e in Comune. Comunque il psdi non uscirà dalle linee politiche generali fissate dal partito. Non accetteremo mai una soluzione che comporti appoggi del l'estrema sinistra o dell'estrema destra. Solo nel caso che ogni soluzione di centro-sinistra fosse impossibile, potrem mo esaminare l'eventualità d una giunta di concentrazione con i liberali, ma, ripeto, ho fiducia nella ricostituzione del centrosinistra >. Sia i dirigenti della de sia quelli del psdi (quelli del psi sono a Roma per il congresso del loro partito) ripetono considerazioni identiche circa la situazione comunale. L'amministrazione della città di Vercelli è stata retta fin dal 1961 da una giunta di centro-sinistra (14 de, 5 psi, 3 psdi), ma fra i democristiani si manifestò subito l'opposizione di quattro «franchi tiratori > Al principio del '63 1! democristiano Franchino (che era stato sindaco nell'ammini strazione precedente) passa al partito liberale, essendo con trarlo al centro-sinistra, men- tre gli altri tre dissidenti rientrano disciplinatamente nel gruppo. La maggioranza dispone ancora di 21 voti. Poi un socialista passa al psiup; infine un monarchico, Cortese, si dichiara indipendente (ora è candidato socialdemocratico). In questo momento il centrosinistra dispone in Comune di 21 voti su 40. Anche qui, dunque, la situazione è precaria. Se le elezioni del 28 novembre dovessero confermare o aggravare le differenze in più e in meno constatate nelle politiche del '63, l'amministrazione comunale sarebbe in crisi. L'impegno con cui la de affronta le nuove elezioni è provato anche dalla presentazione di molti nuovi candidati. Per le provinciali vengono riconfermati il presidente prof. Corradino, ring. Centenero, l'avv. Casalini, il prof. De Matteis, Dameglio, il prof. Villa e si presentano nuovi nomi: l'on. Franzo, il prof. Fusi, il cav. Abbiate segretario della Cisl. Ma è nella lista comunale che si hanno molte variazioni. Sono riconfermati soltanto il sindaco prof. Buffa e gli assessori dott. Vene, il geom. Corio e il geom. Beccaro. Nella lista, poi, al posto di consiglieri che hanno rinunciato alla candidatura, troviamo l'avv. Pretti che fu sindaco dal 1949 al '53, il prof. Fusi primario di traumatologia, il prof. Massa già segretario provinciale del partito, e altre persone note, tra cui l'olimpionico di scherma dott. Cantone. Il psi ha come capolista l'on. Ferraris, gli assessori Ponzana e Leone e altri consiglieri uscenti; il psdi presenta il cav. Bausardo, il geom. Braghin, il prof. Maggi; il pli elenca l'avv. Franchino e l'ing. Cuzzotti, 1 comunisti hanno il sen. Leone capolista e 11 consiglieri uscenti. Concludiamo questo panorama elettorale ricordando i prossimi comizi. Sabato sera parleranno per la de il sottosegretario on. De Cocci e per il pli il vice-segretario del partito Feriolì. Domenica Sera l'on. Almirante parlerà per il msi. La domenica successiva, 21 novembre, si avrà una sfilata di oratori: l'on. Rumor per la de, il vice-segretario del psi Brodolini, l'on. Malagodi per il pli e l'on. Amendola per 11 Pci Ettore Doglio Le elezioni del 1961 e del 1963 a Vercelli e provincia Comunali 1961 Politlche Provincial! 1961 Politiche Partiti voti seggl 1963 voti seggl 1963 DC .... 11.018 (14) 9.869 jj 90.617 (11) 90.809 PCI .... 9.715 (13) 12.168 I 72.179 ( 9) 83.215 PSI .... 4.182 ( 5) 4.321 1 36.044 ( 4) 39.012 PSDI .... 2.226 ( 3) 2.364 17.869 ( 2) 20.077 PLI .... 1.804 ( 2} 4.842 ; 22.056 ( 3) 30.699 PDIUM . . . 1.964 ( 2) 1.033 5.958 ( 1) 4.230 MSI .... 1.112 ( 1) 1.453 I 5.019 (—) 6.119 ...

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