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Stipulato il finanziamento dell'imi alle «Moncenisio » Stipulato il finanziamento dell'imi alle «Moncenisio » Concessi alle officine di Condove 700 milioni - La situazione dell'azienda, assai critica nel 1964, si prospetta ora favorevole Roma, 12 novembre. Presso la sede centrale dell'Imi (Istituto mobiliare italiano), è stato stipulato il contratto di finanziamento di settecento milioni a favore della « Officine Moncenisio » di Condove. La situazione dell'azienda, che nella primavera 1964 si presentava assai critica sull'orlo di una massiccia riduzione di mano d'opera, si prospetta ora favorevole, per l'opera svolta dal Consiglio di amministrazione eletto nel luglio 1964, e da quello eletto nell'assemblea della società del maggio scorso, entrambi presieduti dall'on. Marcello Slmonaccl. La riorganizzazione e l'ammodernamento aziendale in base ad un programma biennale predisposto dal Consiglio, i contratti per la fornitura di macchine all'estero, hanno consentito una ripresa all'azienda, tale da evitare provvedimenti di licenziamento o di riduzione di orario, in una zona ove la crisi industriale ha grave peso. Le prospettive positive trovano oggi compimento con il finanziamento Imi, voluto 1dagli stessi amministratori ' A tale proposito il presidente della « Moncenisio », on. Simonacci, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: « Ho firmato ora per la "Officine Moncenisio" il contratto di finanziamento con l'Imi per 700 milioni. Ringrazio il governo e i dirigenti dell'istituto per la fiducia che hanno concesso all'azienda da me rappresentata. La data odierna è importante per la "Moncenisio", perché indica definitivamente la linea di sviluppo aziendale e consolida la serenità alle nostre maestranze. «Ringrazio inoltre i consiglieri e i sindaci della società che nel 196.}, dando prova di profonda sensibilità sociale, accettarono il mio invito a collaborare per la risoluzione della crisi dell'azienda; in particolare il segretario del Consiglio, avv. Belfiore, che mi è stato stretto collaboratore nelle varie iniziative in questo difficile periodo. Debbo ricordare la collaborazione degli uomini politici torinesi, dei sindacalisti e dei membri della CI., e infine l'aiuto venutomi dagli istituti di credito nel gravoso compito Tutto quanto ha dimostrato la vitalità di una azienda che per tanti lustri ha tenuto alto il nome di Torino industriale».