Chiede indennizzo di 20 milioni per il licenziamento in tronco

Chiede indennizzo di 20 milioni per il licenziamento in tronco ULTIME DI CRON Chiede indennizzo di 20 milioni per il licenziamento in tronco Impiegata all'Associazione Proprietari di Farmacia, fu accusata di furto Assolta con formula piena, non venne richiamata in servizio, ma licenziata Un'impiegata ha chiesto vent milioni per il risarcimento di danni materiali e morali, oltre a quattro milioni di stipendi arretrati, per essere stata licenziata « ingiustamente e in modo offensivo, tanto che — sostiene il suo avvocato Antonio Bardia — la sua carriera ne è uscita stroncata ». Si chiama Carmela Diaferio in Baravalle, 31 anni, corso Sebastopoli 238. Lavorava come impiegata di concetto all'ufficio contabilità dell'Associazione Piemontese Proprietari di Farmacia Noi settembre del 1962, venne accusata di aver rubato da un armadio 370 mila lire. Un'accusa — come rivelò la sentenza di assoluzione — prospettata a in modo del tutto nuovo »: il furto venne denunciato con oltre un mese di ritardo: la Diaferio venne accompagnata in Questura dal segretario dell'Associazione, dott. Rinaldo Bogetto, con un tranello; le si garanti che, se avesse confessato, avrebbe conservato il posto e nessuno avrebbe saputo nulla. Malgrado tutto, negò. A suo carico, vennero portati indizi insussistenti: ad esemplo il possesso di una macchina fotografica che invece risultò prestata alla sorella dallo stesso dott. Bogetto. Davanti ai giudici, si difese dicendo di essere vittima di una macchinazione, perché aveva scoperto delle irregolarità nella gestione dell'ente. Il denaro della associazione veniva amministrato « in modo non del tutto ortodosso », per adoperare le parole usate nella sentenza. Da allora era stata trattata con freddezza, si erano moltiplicati i rimproveri a suo carico e altre impiegate con minore anzianità avevano avuto stipendi migliori del suo. Dall'accusa di furto, la Diaferio venne assolta il 26 febbraio scorso con formula piena: per non aver commesso il fatto. Era stata sospesa dall'impiego al momento della denuncia: si disse pronta a riprendere servizio, nessuno le rispose. Insistette e alla Une le fu comunicato, il 9 aprile, che era licenziata in tronco. Un licenziamento — sostiene il suo difensore — intimato in forma lesiva della reputazione della personalità morale del lavoratore. La causa verrà discussa lunedi davanti al giudice istruttore del Tribunale del Lavoro dott. Pempinelll. La Associazione piemontese proprietari di farmacia sarà rappresentata dall'avv. Giuseppe Vaudagna

Persone citate: Antonio Bardia, Baravalle, Bogetto, Carmela Diaferio, Diaferio, Giuseppe Vaudagna, Rinaldo Bogetto