Arrestato il custode dei cantieri Stamane compare in tribunale

Arrestato il custode dei cantieri Stamane compare in tribunale Arrestato il custode dei cantieri Stamane compare in tribunale Simulò di essere stato aggredito dai tre evasi da San Vittore - Diede l'allarme alla polizia e mobilitò centinaia di agenti - Il processo in Pretura ad Arona (Dal nostro corrispondente) . Novara, 11 novembre. I v(p.b.) Mario Longo, il guar- ! pdiano dei Cantieri Nautici di IdSolcio di Lesa, che si era inventato l'aggressione subita da parte dei tre evasi dal carcere di S. Vittore, è stato arrestato stamane dai carabinieri e domattina verrà processato per direttissima dal pretore di Arona. Anche se verosimile e studiata, la sua storia era stata creduta per non più dì ventiquattro ore. Prima ancora che i tre evasi venissero catturati alle porte di Roma sia i carabinieri sia la polizia avevano avuto parecchi dub- tmtdcrDen'I I I bi sulla veridicità della denun-(da del Longo. Il dott. De Rosa della squadra mobile di Milano è stato forse il primo a nutrire qualche sospetto e ieri, ultimata la parte di indagini riguardanti l'evasione, si è ricordato del Longo che con la sua messa in scena aveva mobilitato decine di automezzi e di uomini. Raccolta a Lesa una prima confessione orale, il dott. De Rosa ha accompagnato il Lon-1 go alla questura di Novara. Qui il guardiano dei Cantieri! Nautici è stato ancora più esplicito ed è stato preso a| verbale. Aveva pensato che denun-j ciando l'aggressione da parte| dei tre evasi dì S. Vittore si|centinaia! sarebbe accattivato molte simpatie e magari avrebbe ricavato quell'aumento di salario che aveva chiesto e non ancora ottenuto. Ha atteso, venerdì pomeriggio, che la moglie fosse assente e i suoi due bambini a scuola per attuare la simulazione. j Con un martello ha rotfo il vetro della cabina telefonica, poi ha chiamato la direzione dei Cantieri nautici ed ha fln- to di dare l'allarme con voce mozza. La versione della ipotetica aggressione l'aveva studiata per bene e l'ha ripetuta con minuziosi particolari ai carabinieri, ai giornalisti, davanti ai microfoni della televisione. Disse di aver riconosciu'to certamente il Basiricò perI che aveva visto la sua foto I grafìa sui giornali. Quella foI tografia era di un Basiricò sen za baffi a così il Longo l'ha descritto ai carabinieri, igno rando che nel frattempo il de tenuto evaso i baffi se li era (lasciati crescere. 1 ! Se questo è stato il dettaglio che ha portato la polizia a sospettare trattarsi di una simulazione, altri ancora hanno portato alla stessa conclusione i carabinieri. Questi ultimi, all'oscuro che nella notte il Longo era già stato interrogato dalla polizia e deferito ! a piede libero alla Procura della Repubblica di Verbania. stamattina sono andati ad arrestarlo denunciandolo in stato di detenzione al Pretore di Arona. gennaio 1964: dopo aver stor-dito con calci e pugni la lorovittima, Leone Berrò, i rapi-natori si impadronirono di cir-ca 60 mila lire. Durante le indagini emer-sero altre responsabilità perla banda, che aveva commes-so alcuni furti. Nel primo giù-dizio il Viada e il Cultrera fu-rono condannati a 6 anni e 5mesi, il De Luca a 6 anni e3 mesi, l'Ellena (minorennenel '64) a 2 anni e 9 mesiLa Corte ha confermato lasentenza.

Luoghi citati: Arona, Lesa, Milano, Novara, Roma, Verbania