Ferrari e Bizzarrini: due "sportive,, da 300 all'ora

Ferrari e Bizzarrini: due "sportive,, da 300 all'ora Una panoramica sulle macchine più brillanti della rassegna Ferrari e Bizzarrini: due "sportive,, da 300 all'ora Costano, rispettivamente, 11 e 6 milioni di lire - La prima è il modello « Superi'ast », uno dei più potenti e lussuosi della produzione mondiale - Si moltiplicano i tipi derivati da vetture di serie - Una piccola Fiat 500 «trasformata» che tocca i 140 km Oggi la definizione « vettura sportiva» comprende per estensione una Quantità di modelli che secondo il significato letterale ed etimologico della parola non dovrebbero rientrare nella qualifica, in quanto « sportivo » significa « da competizione », presuppone cioè una destinazione agonistica. Accettata, comunque, tale definizione generica, vediamo esposti al Salone un'infinità di modelli sportivi, dalle piccole Abarth, ottenute partendo dalla Fiat 500, fino alle potenti Ferrari e Maserati, e, in campo straniero, alle Jaguar, Mercedes, Aston Martin, Alpine,Mg,Matra Sporte, Triumph, ecc. Base comune è un rapporto peso-potenza estremamente favorevole, in grado di consentire accelerazioni e riprese « eruotanti ». Per chiarezza possiamo dividere le * sportive » in due categorie (derivate e da competizione), tra le quali va collocata una speciale classe intermedia. Le « derivate » sono, com'è noto, elaborazioni di berline di serie, di cui è stata potenziata la meccanica originale e spesso totalmente rinnovata la carrozzeria. Ne esistono di tutti i tipi — moltissime ispirate agli autotelai Fiat, versatili e robusti —, alla portata di tutte le borse. Sono costruite dalle stesse Case o da ditte specializzate, come l'Abarth, la Siata e Giannini. Qualche esempio. Le Fiat (850 spider e coupé, 1500 e 1600 S cabriolet, 2300 S coupé), le Alfa Romeo (Giulia 1600, 2600), le Lancia (Fulvia e Flavia nelle versioni aperta e chiusa, normale e carrozzata Zagato), tutti esemplari ben noti al pubblico, ma non per questo meno ammirati. L'Abarth espone nel suo stand una decina di modelli, dalla 695 SS «Assetto corsa» su elaborazione della <500» (velocità oltre HO km orari, prezzo 925.000 lire) alle 850TC e 1000 derivate dalla «600» e alle nuo- ve versioni «maggiorate» dell'« 850 ». Numerosa anche la produzione di Giannini (un coupé 950 di 930 cmc e 60 CV tocca i 150 km orari), mentre la Siata, autrice di tutta una serie di elaborazioni a partire dalla berlina 1500, presenta una berlinetta 1600 TS di linea elegante e compatta, in grado di raggiungere i 115 orari e che è fornita di serie con gli alzacristalli elettrici. Costa 1.850.000 lire. Più veloci, potenti e costose appaiono le auto della classe intermedia. Non « derivate », e neanche strettamente da competizione, sono le classiche « granturismo » di stile italiano, le varie Ferrari, Maserati, Iso, carrozzate spider e coupé e capaci di superare i 200 orari e di viaggiare in condizioni di sicurezza e comfort sui 170180 all'ora (limite massimo per le possibilità delle strade e di un pilota di abilità normale). In questo gruppo la più veloce è la Ferrari 500 Superfast coupé .di Pininfarina: 2S0 km orari. Monta il classico 12 cilindri 5000 cmc in grado di erogare 1,00 cavalli. Il prezzo è degno di una vettura di tali prestazioni: undici milioni e mezzo. La velocità costa cara... Particolari caratteristiche di comodità offre la «4 porte» della Maserati: aria condizionata, servosterzo, cambio automatico. La gamma della Casa modenese comprende anche il coupé <Mistral> e la berlinetta 8+8 «Bebring» di Vignale. 1 prezzi si aggirano sui sei miit'oni di lire. Troviamo, infine, il settore delle macchine da competizione — o realizzate con tecnica da competizione —. Esse, pur non rinunciando al comfort, sacrificano in parte alla velocità e all'aerodinamicità l'abitabilità della carrozzeria. Troviamo la Fiat-Abarth 1S0O OT, la Dino-Ferrari — per ora soltanto nell' edizione Pininfarina —, la Lamborghini, la Bizzarrini e le De Tomaso 5 litri e « 1500 Vallelunga». Molto interesse attorno allo stand della Lamborghini per la versione « spider » della S50 GT e per un autotelaio di tipo particolare denominato «P400» base di una pros»'."*' 1 } ottura che verrà ■irodotta nelle versioni « normale » e « sprint ». Il gruppo motopropulsore è collocato in un blocco unico (motore, cambio e differenziale autobloccante) davanti al ponte posteriore, in posizione trasversale. Il motore, un 12 cilindri a V di quasi 1, Zitri di cili?idrafa, ha lina potenza massima variabile da 350 CV a 7000 giri per la « normale » a 1,30 CV a 8000 giri per la « sprint ». E' prevista la costruzione di 15-20 esemplari all'anno. Con la « Superfast » sf contende il ruolo di velocista del Salone la Bizzarrini « GT Strada 5300 », anch'essa in grado di raggiungere i 280 all'ora grazie al Chevrolet Corvette di 5359 cmc di cui è dotata. Costa circa sei milioni di lire, cioè poco più della metà dèlia Ferrari, che è però azionata da uno dei famosi motori della Casa di Maranello ed ha una carrozzeria particolarmente rifinita, di altissima classe. Un motore americano di serie — il Ford V 8 — è montato anche da De Tomaso sulla vettura carrozzata da Ghia e destiiiata a competere nel Campionato Marche '66 (la gara mondiale dei costruttori). m. fe. Una linea che piacerà molto anche negli Stati Uniti: è lo spider di Ghia su telaio americano Cobra

Luoghi citati: Maranello, Marche, Stati Uniti, Vignale