Mancini spiegherà perché ha sospeso il direttore dell'Anas

Mancini spiegherà perché ha sospeso il direttore dell'Anas In Parlamento fn risposta alle Interrogazioni Mancini spiegherà perché ha sospeso il direttore dell'Anas Tra gli episòdi di indisciplina addebitati al prof. Rinaldi rientra anche il taglio degli alberi lungo le strade - Aveva continuato a farli abbattere, mentre il ministro gli aveva ordinato di soprassedere in attesa del giudizio di una commissione di studio - Il direttore dell'Arias ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento disciplinare (Nostro servizio particolare) |Roma, 10 novembre. |vU ministro dei Lavori Pubblici on. Mancini dovrà illustrare in Parlamento i motivi che lo hanno indotto a sospendere il direttore generale dell'Anas, prof. Giuseppe Rinaldi. Domani 0 al massimo dopodomani saranno presentate da deputati e senatori di ogni gruppo parlamentare interrogazioni sull'argomento. Dal canto suo, il prof. Rinaldi si è impegnato a rispettare il più assoluto silenzio rinunciando a fare dichiarazioni e commenti sull'episodio di cui è protagonista. Almeno sino a quando — hanno spiegato 1 suoi due legali avv. Oria ni e prof. Galateria — non sarà stato presentato il ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento del ministro. E questo dovrebbe avvenire entro sabato prossimo. Il primo obiettivo, che si intende raggiungere con questo ricorso è la sospensione immediata del provvedimento. Una decisione in proposito potrà essere presa dal Consiglio di Stato fra qualche settimana. Più lontano, invece, appare il momento in cui sarà discusso il ricorso nel merito, con ii quale si intende raggiungere il secondo e maggiore obiettivo: l'annullamento della decisione presa ieri dall'on. Mancini. Quali siano stati i «motivi ufficiali» che hanno indotto il ministro a prendere un così severo e clamoroso provvedimento è noto, perché essi sono contenuti nella lettera inviata al prof. Rinaldi. Ma ve ne sarebbero degli altri, ufficiosi, che servono ad indicare quale clima di disagio si fosse creato fra l'alto funzionario e l'on. Mancini. \ Premesso che la rettitudine e le capacità professionali del prof. Rinaldi non sono messe in discussione, numerosi sono gli episodi che hanno indotto il ministro a non avere più fiducia nella collaborazione del direttore generale. Per esempio: il prof. Rinaldi ha disposto trasferimenti di autorità che hanno impedito ai funzionari di lavorare serenamente; non ha ammesso delle ditte a gare di appalti perché non davano sufficienti garanzie; ha assunto un atteggiamento particolarmente polemico dopo che era stata nominata una Commissione ministeriale presieduta dal sottosegretario on. Romita, incaricata di studiare il problema della alberatura ai lati delle strade. Per espressa disposizione del ministro, ogni taglio doveva essere sospeso: il prof. Rinaldi, di opinione contraria, continuò nella sua campagna contro gli alberi, senza attendere il parere della Commissione. Il caso ha riproposto, in termini polemici e clamorosi, il problema dei rapporti fra politica e burocrazia. Gli ingegneri e gli architetti dipendenti dallo Stato, attraverso il loro « Centro di azione », hanno approvato un ordine del giorno nel quale manifestano perplessità sul provvedimento del ministro. Si esclude che possa parlarsi nell'episodio di « inefficienza di servizio » e si rileva come non sia possibile addebitare ad un direttore generale la difficile situazione in cui si trovano gli uffici dell'Anas. Tale situazione —■ si spiega nell'ordine del giorno — si è deteriorata nel tempo, soprattutto perché i migliori laureati disertano la carriera statale; per tale ragione i « vuoti » nei quadri del personale sono stati notevoli, con serie ripercussioni sulla funzionalità della gestione. Un intervento press'a poco analogo, come sostanza, è stato preannunciato per domani dalla Dirstat, l'associazione che rappresenta i funzionari direttivi dello Stato. In contrasto con questa tesi sono intervenuti VAvanti!, che in un suo corsivo osserva come « il provvedimento adottato dall'onorevole Mancini indica una volontà politica di vedere chiaro sulla gestione della cosa pubblica », e soprattut mstl•CslrmmaqpdotcrIcddfdmspnpqacpisgmgbpzssdsp1 to La Voce Repubblicana, | ia quaie ha denunciato che vi sono « decine di altri ca si in cui la burocrazia fa in modo di rallentare, contrastare, disattendere le direttive della classe politica ». «H fenomeno — sostiene l'organo del pri — sta raggiungendo forme preoccupanti: è chiaro che tutta la vita amministrativa ne risente negativamente. Una burocrazia all'opposizione, latente o scoperta, finisce col rallentare o annullare l'azione riformatrice, oltre che l'ordinaria amministrazione ». g. f. Cmdinada(Adolamguerprala l i i l ( 1111111111 h i i i i i s 1111 : i : : 11 r m11 u 111 : : m l

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