Diciotto cacciatori in Pretura sostengono che la riserva Val Tanaro è illegittima

Diciotto cacciatori in Pretura sostengono che la riserva Val Tanaro è illegittima Processati a L'anelli perché sorpresi nella tenuta Diciotto cacciatori in Pretura sostengono che la riserva Val Tanaro è illegittima Sono di Castagnole Lanze - Invasero a più riprese il territorio a scopo dimostrativo ma non abbatterono alcun capo - Secondo la difesa, il consorzio, nato nel 1940, non venne rinnovato nei termini previsti dalla legge - Sabato si conoscerà la sentenza (Nostro servizio particolare) mCanelli, 8 novembre L'odierna udienza alla pretura di Canelli è stata interamente dedicata a Quattro prò cessi contro una ventina di'icacciatori sorpresi, abusiva- !mente sostiene l'accusa, nc((a|riserva di caccia Valle Tanaro]che fu già del Maresciallo Ba-\doglio. Tre dei processi sono stati unificati e dopo l'ìnter-ìrogatario degli imputati e dei testimoni rinviati a sabato prossimo per la sentenza. Il Quarto, che vede imputato assieme a tre cacciatori anche lili guardacaccia accusato di Iminncce. sarà invece discusso jj prossimo 19 novembre. ì[ Gl'imputati dei processi coji-| messi sono: Giuseppe Giacche-ro, Giuseppe Ivaldi, Aldo Ca-stello, Ettore Forte, EgidioArione, Giovanni Vada, Edoar-do Meinardl, Mario TrincheròEsterino Scala, Italo Manera Luigi Gallo, Giovanni Guarl-?io Giova?i7ii Battista MaialoFiorenzo Cortese, GiuseppeFerro, Liberato Saglietti, ala- ri-i Bosio e Dario Crosetti, tut-ti da Castagnole Lanze. 1 pri-mi sedici furono sorpresi nello riserva Valle Tanaro, ora decomin Vittorio Faletti, di Astiil 1, novembre 1961,; il Crosettil 22 novembre dello stesso anno mentre, secondo l'accu so il Bosio sorpreso il 18 novembre a cacciare abusiva-men«e nella riserva fuggi, ma 'renne riconosciuto dal guar- ltlacaccia Uno Stippi. Questa o'l'accusa. Vediamo ora l'ante 'tatto. , i La concessione per la riser,\vn Valle Tanaro venne dc;io -\che, con atto notarile 13 lu.J.7/Ì.1 191,0, era stato costituito e il necessario consorzio di pro prietari; fu poi rinnovata con .decreti ministeriali del 1958 e del 1903 1 cacciatori della zo-o l . mi sostengono però che la riserva è illegittima in Quanto il consorzio costituito nel 1,0i'.non venne rinnovato, come o \ prescrive la legge, allo sca¬\dere dei 15 anni, motivo per - cui sarebbero nulli i decreti- ministeriali del '58 e del '63.a^ll consorzio, sostengono sem- pre i cacciatori, sarebbe stato rinnovato soltanto il SI luglio 1063, il giorno dopo a Quello in cui era stato chiesto al ministero l'ultimo rinnovo della concessione. I cacciatori decidevano quindi di manifestare la loro protesta, portandosi a più riprese nella riserva per compiere una dimostrazione, quindi non per cacciare abusivamente. Questo hanno ribadito stamane tutti gli imputati, ad eccezione del Bosio che nega di essere stato il cacciatore sorpreso dal guardacaccia Stippi. Dopo oleuni testimoni — t marescialli dei carabinieri lava e Iannaconc, il carabiniere Giannuzzi, i guardacaccia Giuseppe e Bernardino Bergadano che sorpresero i cacciatori — ha deposto stamani il rag. Giuseppe Chiaranti, segretario del Comitato provinciale caccia di Asti, che ha precisato come vi fosse stato un ampliamento abusivo della riserva e come il consorzio costituito nel '1,0 non venne rinnovato alla sua scadenza nel 1955. L'amministratore della riserva, Giorgio Barbero, ha invece precisato che il fenomeno degli « abusivi » aveva provocato danni per alcuni milioni, ma è provato che tutti i cacciatori oggi imputati non avevano abbattuto alcun capo. Nell'udienza di sabato prossimo i difensori, avv. Porto di Canelli e avv. Umbertonr. che è presidente della Federazione provinciale caccia di Asti, chiederanno l'assoluzione in quanto per i motivi che abbiamo esposto la concessione è da ritenersi illegittima: inoltre sosterranno altre tesi, subordinale sempre però alla illegittimità. Se il pretore accetterà tali tesi, pur assolvendo gl'imputati non potrà però dichiarare nullo il decreto che ha autorizzato la riserva; per ottenere questo, i cacciatori dovranno ricorrere al Consiglio di Stato. II quarto processo vede imputati, sempre di caccia abusiva, Carlo e Luigi Solaro, padri-, e figlio, di Costigllole di Asti, e Sisto Durio, di Castagnole, sorpresi in riserva il 5 ottobre 196!,. Con loro sarà sul banco degl'imputati il guardacaccia Bernardino Bergadano. ui Gavone, che secondo l'accusa in quella occasione avrebbe minacciato — puntando il '"c'!r: e gridando che li avreb- ,m impallinati — i tre cacciat°tri. I. m. Un gruppo di cacciatori mentre lascia la Pretura di Canelli dopo l'udienza di ieri

Luoghi citati: Asti, Canelli