La pena di morte in Gran Bretagna abolita "in prova,, per cinque anni di Mario Ciriello
La pena di morte in Gran Bretagna abolita "in prova,, per cinque anni La pena di morte in Gran Bretagna abolita "in prova,, per cinque anni La legge (approvata ai Comuni e ai Lords) ha ottenuto il consenso della regina - Nel '70 il Parlamento deciderà se modificarla o renderla definitiva: la clausola dei 5 anni è stata inserita per accontentare quanti temono che, svanita la paura del boia, aumenteranno i crimini (Dal nostro corrispondente) Londra, 8 novembre Una delle più antiche « leggi del Regno > — la pena di morte — è scomparsa oggi dal Codice inglese nel silenzio della stampa e nell'indifferenza generale. Dopo anni di battaglie parlamentari e giornalistiche, dopo dimostrazioni, polemiche e sondaggi, il boia è uscito dalla scena britannica senza destare l'attenzione di un cronista o di un commentatore. Per scoprire la notizia, bisogna scrutare il resoconto degli eventi a Westminster. Due righe di testo segnalano che la regina ha dato il « consenso reale » a sei leggi, approvate dai Lords e dai Comuni: ed una è quella per la abolizione della pena capitale. Le ultime due impiccagioni furono eseguite più di un anno fa, nell'agosto '64. Il giorno 13 di quel mese, due uomini, complici nello stesso crimine, perirono sul patibolo alla medesima ora In due diverse prigioni. Il primo, Peter Alien, aveva 21 anni; l'altro, Gwynne Evans, 25. Alien — impazzito, la sera prima, dal terrore — fu impiccato da un suo omonimo, Harry Alien, « numero 1 » dei giustizieri britannici. Da allora, tutte le condanne al capestro furono commutate in ergastolo. Per tre motivi: la. crescente ostilità contro la pena capitale, l'ascesa al potere dei laburisti, già schieratisi contro la « legge del taglione », e la presentazione in Parlamento dì un disegno abolizionista del deputato governativo Sydney Silverman. Già due volte dalla fine della guerra, nel '48 e nel '56, la Camera dei Comuni aveva votato contro la forca, ma la Camera dei Lords aveva sempre respinto Ila riforma. Si era cosi giunti all'assurdo «compromesso» del 57, per cui erano ; impiccati certi assassini ma non altri, parimenti brutali. Veniva inviato al patibolo chi ammazzava per rapina con un'arma da fuoco ma non chi strangolava, pugnalava o avvelenava, per quanto atroce fosse il suo crimine. Anche il « progetto Silverman » incontrava non poche difficoltà, ma le superava sia ai Comuni che ai Lords. Oggi il testo è divenuto legge. «Due uomini — ci ha comunicato il ministero dell'Interno — sono adesso in carcere, in Gran Bretagna, condannati a morte. Le sentenze erano state pronunciate in Quest'ultime settimane. Stamattina, i due prigionieri venivano trasferiti dalla cella della morte, contigua al patibolo, a celle normali ». La nuova legge resterà in vigore per cinque anni. Al termine di tale periodo, il Parlamento deciderà se modificarla, prolungarla per un altro lustro o — com'è probabile — renderla definitiva. Questa clausola è stata inserita per attenuare i timori di quanti ritengono che, svanita !a paura del boia, aumenterà il numero degli omicidi. E' una tesi smentita dall'esperienza degli altri paesi: ma si vuole essere certi che lo stesso avverrà in Inghilterra. Allo stesso tempo, la legge dà ai magi strati il potere d'infliggere più severe pene detentive, fino a trent'anni e oltre. Finirà 'I paradosso dei condannati a morte che graziati, uscivano dopo 10 o 15 anni. Pochissimi anche tra gli ergastolani, re stano qui rinchiusi più di 2025 anni. In questa riforma il Par lamento ha ignorato le prefe renze dei cittadini che nella maggioranza, soprattutto nei ceti umili, considerano la forca un utile « deterrent ». La pena capitale aveva una lunga storia in quest'isola. Ancora nel 1810, v'erano 216 reati punibili con l'impiccagione, come il taglio abusivo di un albero o il furto di una lettera. In quell'anno, sir Samuel Romilly tentò di convincere il Parlamento ad abolire il capestro per i furti sotto I cinque scellini Ma il capo della magistratura tuonò: « E' follia. Dove andremo a finire? », e sei vescovi votarono contro la proposta. L'ultima esecuzione pubblica fu tenuta nel 1868 Charles Dickens vi assistette e scrisse: «Tutti stringono la mano al condannato, nessuno al carnefice. Forse perché attua una legge che suscita ribrezzo in ogni uomo? ». Mario Ciriello
Persone citate: Alien, Charles Dickens, Gwynne Evans, Harry Alien, Peter Alien, Silverman, Sydney Silverman
Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra
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