Una banca assaltata e svaligiata nel Varesotto gli autori sarebbero i fuggiaschi di San Vittore

Una banca assaltata e svaligiata nel Varesotto gli autori sarebbero i fuggiaschi di San Vittore AEDACE "COl*PO„ IX EX PASSETTO PRESSO SAROXXO Una banca assaltata e svaligiata nel Varesotto gli autori sarebbero i fuggiaschi di San Vittore L'episodio a Gerenzano, contro la filiale della «Banca Popolare di Milano» - Tre rapinatori entrano nell'agenzia mascherati e le pistole in pugno - Un quarto complice (forse il Magagnin) attende sull'auto in strada - I banditi, puntando le armi, fanno aprire la cassaforte e fuggono con due milioni e mezzo - La polizia dichiara: « Quasi certamente sono gli evasi di Milano » (Dal nostro corrispondente) Milano, 5 novembre. Quattro banditi armati e mascherati hanno assaltato stamane la filiale della «.Banca popolare di Milano» a Gerenzano, un grosso paese a due passi da Saronno, fuggendo ih auto con due milioni e mezzo. Non è ancora stato possibile accertare se tre dei quattro rapinatori sono gli evasi da S. Vittore ma tutto lo lascia supporre, perché Bruno Magagnin aveva assaltato con gli altri due componenti del « trio di Aligera » il ((Credito italiano» di Saronno (e fu il loro ultimo ((colpo»), mentre il Gambino aveva compiuto una rapina al « Credito varesino » di Cislago. Gli inquirenti ritengono che i rapinatori di Gerenzano e gli evasi di San Vittore siano le stesse persone. Ecco i fatti di stamane Poco prima delle 10 una « 1100 » vecchio tipo grigia, con il tetto blu e targata Milano (più tardi si è saputo che la vettura era stata rubata questa notte a Tradate ) ha accostato al marciapiede della statale varesina, in via Clerici. L'agenzia rìr>hi « Banca onpr-lare di Milano» è a pochi metn'u al piano terreno di uno stabile posto al quadrivio per Uboldo, Saronno, Varese e Turate. Sull'auto c'erano quattro uomini, giovani, non oltre i trent'anni. Uno è rimasto al volante; gli altri tre sono scesi e hanno raggiunto l'ingresso della banca. Indossavano impermeabili chiari e cappelli. Due avevano il volto quasi interamente coperto da spesse sciarpe; il terzo teneva abbassata sul viso una visiera di plastica da motociclista. Tutti e tre, infine, stringevano in pugno rivoltelle a tamburo. In quel momento nei locali della banca non c'erano clienti ma soltanto il cassiere, Jesus Cereda, il fattorino Luciano Girola, e la donna addetta alle pulizie, Palmira Pagani. Uno dei banditi con la sciarpa sul volto si è fermato alla porta, il secondi) ha puntato la rivoltella sul fattorino e sulla Pagani; il terzo (quello con la visiera di plastica) ha scavalcato il bancone divisorio e si è avvicinato al cassiere che era seduto a una scrivania: Apri la cassaforte e conse ugna tutto il danaro! forziere era chiuso ma l'impiegato è stato costretto ad aprirlo sotto la minaccia della pistola. Il bandito ha quindi arraffato in fretta e furia le mazzette di banconote, sistemandole in una borsa di pelle. Probabilmente ha creduto di mettere insieme un bottino maggiore perché i pacchi di banconote erano molti e pesanti: in verità, parecchi erano le cosiddette « civette », formate da fogli di carta bianca coperti da qualche banconota sopra e sotto e destinate proprio a confondere i rapinatori. Il rapinatore nella fretta non si è accorto che in un angolo del forziere c'era ancora un milione in contanti. Poi la fuga. Sulla porta, colui che teneva in mano il bottino, ha lasciato cadere un mazzetto di banconote pei centomila lire, ma non si è curato di raccoglierle. Complessivamente, il bottino è stato di due milioni e cinquecentomila lire. Mentre i quattro fuggivano in direzione di Milano, il fattorino della banca si è accasciato colto da malore: stasera è ancora ricoverato all'ospedale di Saronno. La rapina non è durata più di due-tre minuti. Una donna dì 56 anni, Rina Bruschini Gaietti, ha visto i tre banditi fuggire e la loro auto, subito dopo la partenza, è stata notata anche da Antonio Montagna, di 76 anni, e da Aldo Porro, di 28, che sono stati a lungo interrogati dalla polizia e dai carabinieri. Dalle loro descrizio¬ ni sembra che si tratti dei tre evasi. Immediatamente veniva diramato l'allarme in tutta la Lombardia, ma i posti dì blocco subito organizzati non hanno dato, almeno fino a questo momento, risultati positivi. Secondo i primi accertamenti, l'autista della banda, bruno e massiccio, sarebbe proprio il Magagnin. Non sarebbe entrato in banca perché è il più riconoscibile di tutti e non soltanto per la figura fisica, ma anche perché zoppica: saltando dal muro di San Vittore, si era infatti ferito ad una caviglia. p;. m. La sede dell'agenzia della Banca Popolare di Milano dopo la rapina ieri a Gerenzano (Tel. Associated Press)

Persone citate: Aldo Porro, Antonio Montagna, Bruno Magagnin, Jesus Cereda, Luciano Girola, Rina Bruschini Gaietti