Prime novità, indiscrezioni e incontri alla vigilia dell'apertura del Salone

Prime novità, indiscrezioni e incontri alla vigilia dell'apertura del Salone Si apre a Torino la grande rassegna dell'auto Prime novità, indiscrezioni e incontri alla vigilia dell'apertura del Salone I nuovi modelli Autobianchi - La Casa milanese — come già qualche giorno fa la Ford per P«AngliaTorino» — ha ribassato alcuni prezzi - Interessanti, ed ottimistiche, dichiarazioni del presidente della Simca, Georges Héreil - Conferenze-stampa della Carrozzeria O.S.I.. della General Motors e della BMW Le giornate di vigilia del Salone di Torino impegnano intensamente tecnici, costruttori, capi di azienda, organizzatori, operai, giornalisti; la città tutta intera sembra partecipare a questo fervore di attività preparatoria della grande manifestazione che è anche un po' la festa di Torino, che dall'automobile trae ragione di lavoro e di prestigio mondiale. Già da ieri sono intanto cominciati incontri, riunioni e conferenze stampa con presentazione di nuovi modelli. E si è delineato un orientamento che potrebbe svilupparsi nei prossimi giorni. Dopo l'annuncio dato la settimana scorsa dalla Ford sulla diminuzione di prezzo del modello « AngliaTorino» (passato da 995 a 940 mila lire), affiancato adesso da una versione economica con listino fissato a 895 mila lire (ige compresa, come per tutte le vetture importate), ieri è stata la volta dell'Autobianchi: il direttore generale della Casa milanese, ing. Vallecchi, nel corso di un ricevimento ai giornalisti, presentando le nuove versioni della «Primula» (coupé berlina 2 porte, berlina 4 porte) ha annunciato i nuovi prezzi della produzione, e cioè: « Primula » 2 porte L. 975 mila, 4 porte 1.075.000, 3 porte (cioè il modello uscito nel '64) L. 1.015.000 (diminuito di 35.000 lire); coupé L. 1.265.000; Bianchina normale L. 515.000 (diminuita di 10.000 lire), panoramica L. 585.000 (diminuita di 10.000 lire); Stellina L. 920.000 (diminuita di 73 mila lire). Le nuove versioni dell'Autobianchi «Primula» (il coupé era già stato presentato a Parigi il mese scorso), derivano dalla precedente « 3 porte » ( cioè con sportello posteriore) ; si differenziano però anche nella potenza del motore, portato da 59 a 62 CV, nei pneumatici a sezione più grande e nella velocità massima, che nei due ultimi tipi raggiunge i 140 km orari. L'ing. Vallecchi ha anche annunciato un interessante accordo con la Casa tedesca BMW, secondo il quale la rete dei commissionari Autobianchi in Italia avrà d'ora in poi l'autorizzazione per la vendita di vetture BMW, e a sua volta l'organizzazione commerciale tedesca venderà in Germania la produzione Autobianchi. Anche la O.S.I., questa ancor giovane fabbrica torinese di carrozzerie, ricca di coraggiose iniziative, ha riunito al Polo Club i rappresentanti della stampa internazionale per illustrare i nuovi modelli che saranno esposti al Salone. L'ingegner Giacomo Bianco, direttore generale dell'azienda, ha fornito alcuni interessanti elementi, precisando che le novità O.S.I. sono: 1) il modello «Secura» realizzato in collaborazione con la rivista Quattroruote: una vettura con meccanica Fiat 1500 pensata e costruita per proporre una soluzione ai problemi della sicurezza, e che si potrà produrre in serie; 2) un coupé con carrozzeria in fibro-resina con telaio originale O.S.I. e motore Ford «Mustang»; 3) una berlinetta su telaio francese Alpine in poliestere armato. La O.S.I. — che produce anche in serie la Ford Anglia-Torino — ha creato a Borgaro un nuovo ufficio studi accanto al reparto esperienze, dotato di attrezzature modernissime per la progettazione e l'esecuzione di prototipi sia di carrozzerie sia di autotelai. Più tardi, al Castello medioevale, si è avuta la tradizionale sfilata in anteprima dei modelli della gamma General Motors: Opel, Vauxhall, Buick, Cadillac, Chevrolet, Oldsmobile, Pontiac. Molto ammirate le nuove Opel della serie « Kadett » e «Rekord», e le inedite, poderose vetture americane Oldsmobile « Toronado » a trazione anteriore, Buick « Special Sky Lark », Chevrolet « Chevy II», «Chevelie » e « Caprice », Pontiac « Tempest t i Mans » e il prototipo sperimentale «Ma- ko Shark II». Era presente il vice presidente e capo del centro stile della G. M., Bill Mitchell. In un grande albergo cittadino, la Casa BMW di Monaco di Baviera, per bocca del suo capo ufficio stampa e pubbliche relazioni signor Hòpna, ha presentato la produzione 1966, tra cui i coupé 2000 C e CS e la berlina 1800 TI con cambio automatico, confermando l'accordo di collabora¬ zione sul piano commerciale con l'Autobianchi. Tra le personalità del mondo automobilistico arrivate in questi giorni a Torino, è mr. Georges Héreil, presidente e direttore generale della Simca. Georges Héreil, che è da due anni a capo della grande fabbrica parigina dopo aver diretto per un lungo periodo la SudAviation, costruttrice del celebre bireattore di linea « Caravelle », ha cortese¬ mente risposto ad alcune nostre domande sui problemi di oggi e di domani dell'industria automobilistica. H presidente della Simca, dopo aver sottolineato la sua simpatia per l'Italia e gli stretti legami di amicizia con « quella grande Casa che è la Fiat», si è anzitutto detto certo che le difficoltà incontrate da un anno a questa parte dall'industria automobilistica francese sono in fase di superamento: « Il movimento è di ripresa — ha affermato Héreil — e in particolare la Simca, che aveva previsto a suo tempo la fase congiunturale del mercato programmando di conseguenza la produzione, termina l'anno in corso senza stock in magazzino; durante il Salone di Parigi, le vendite Simca sono state del 250 per cento superiori a quelle del « Salon 1964 ». Per quanto riguarda le esportazioni dei singoli pae- Ultimi preparativi nel «Salone Giovanni Agnelli» per la grande rassegna automobilistica torinese (Moisio) si nell'area del Mec, Georges Héreil ha anzitutto espresso l'augurio che si arrivi a un'unione non soltanto economica ma anche politica dei Sei: «L'Europa unita — ha detto con forza — rappresenta la verità di domani, ma ci vorrà almeno una generazione perché si spengano i residui sentimenti nazionalistici; in ogni caso, per molto tempo ancora ogni Paese avrà una posizione di privilegio sul piano delle vendite dei propri prodotti, particolarmente automobilistici. In ciascun paese, il 20 per cento delle immatricolazioni di veicoli stranieri costituirà sempre un limite molto elevato ». Mr. .Héreil non crede in una prossima saturazione dei mercati : « Basta pensare — ha detto — alle centinaia di migliaia di giovani che ogni anno si inseriscono nel mondo del lavoro: tutti potenziali Ce probabilissimi) clienti dell'automobile ». H presidente della Simca (il « papà del Caravelle » lo chiamano in Francia) ama richiamarsi alla aviazione per chiarire quella che definisce « la filosofia dell'automobile ». Dice che lo spirito nuovo che ha portato alla creazione del Caravelle » può essere trasferito anche nelle costruzioni automobilistiche, cioè la ricerca del confort (« L'auto deve essere comoda come una pantofola»), della sicurezza, della assoluta improbabilità delle pannes; « il cliente, acquistando l'automobile dovrà comperare, più che uno strumento, un servizio, perfetto e senza sorprese ». Oggi, vigilia dell'inaugurazione, si avranno tra le altre conferenze-stampa degli organizzatori del Salone, quelle della Fiat e della Lancia. Ferruccio Bernabò