Netto successo dei Juventini sul Lanerossi Vicenia: 4 n 1

Netto successo dei Juventini sul Lanerossi Vicenia: 4 n 1 Reti di Leoncini (2), Salvadore, Menichelli e di Gori autogoal Netto successo dei Juventini sul Lanerossi Vicenia: 4 n 1 L'arbitro nel finale espelle Pini e Colaussig - Esordio stagionale di Stacchini Finalmente un po' di gloria per l'attacco di questa Juventus che, dopo aver segnato un solo goal nelle prime quattro partite di campionato, ha travolto ieri il Lanerossi Vicenza per quattro a uno. Sarebbe facile (e di dubbio gusto) fare dell'ironia su un attacco che segna... con il terzino Leoncini (due volte) e con il difensore libero Salvadore. A parte il fatto che in tal modo si dimentica il generoso impegno con cui l'estrema sinistra Menichelli ha ottenuto l'ultima marcatura, la battuta non risulterebbe valida neppure dal punto di vista tecnico. Infatti Leoncini del difensore aveva soltanto il numero tre sulla maglia ma in realtà ha giocato da centrocampista (terzino d'ala è stato Mazzia), mentre Salvadore, nel corso della gara, si è spinto tante volte e con così autoritaria efficacia verso la porta vicentina da poter esser quasi considerato un attaccante di complemento. Ogni riserva sulla prima linea juventina di ieri, del resto, non tiene conto di quanto l'allenatore Heriberto Herrera da tempo va predicando: che gli incontri di calcio si giocano in undici e che il lavoro, i meriti o le critiche per i goals fatti come per quelli incassati vanno divisi equamente tra tutti undici. Nel caso specifico della Juventus, si pub concludere che essa ha raccolto finalmente i frutti del continuo movimento di spola delle due mezze ali, e degli spostamenti faticosi e veloci delle « punte » lungo tutto il fronte dell'offensiva calcistica, alla continua ricerca di un varco. Se poi in questi corridoi si precipitano i terzini per tentare la strada del goal poco importa; quel che conta è che questa bistrattata Juventus abbia raccolto almeno per una gara i frutti abbondanti del suo impegno. L'undici biameonero, quest'anno va preso come è; in retroguardia con buone doti, che si notano soprattutto quando c'è anche Castano a completare il più forte complesso difensivo italiano del momento (ieri però Castano era assente per infortunio); all'attacco invece con uno stile che non sempre convince. Ieri Stacchini ha aggiunto alla prima linea il peso della sua estrosa personalità unita alla disciplina voluta dall'allenatore, ma l'esordiente in campionato è stato del tutto trascurato nella ripresa quando si è scambiato di posto con Menichelli. Nessuna « apertura calcistica a sinistra* in quei secondi quarantacinque minuti di gioco cosicché Stacchini ha dovuto andarsi a cercare i palloni dove poteva. In compenso i numerosi passaggi sulla destra hanno permesso a Menichelli di far notare i miglioramenti di forma. Se Traspedini, molto attento e mobile, ma ancora a disagio per le precedenti assenze, fosse stato all'altezza del suo normale rendi- mento, i bianconeri 'avrebbero con ogni probabilità potuto ottenere un maggior numero dt ret\ Il punteggio è comunque sufficiente ad indicare la indiscutibile superiorità dell'undici torinese. Peccato che su questa partita gravi il peso di due espulsioni di giocatori vicentini, avvenute negli ultimi minuti, esattamente dopo le marcature di Salvadore (41' della ripresa) e Menichelli (44'). La doppia sanzione accentua inutilmente l'impressione di una ripetuta severità contro una « povera squadra di provincia» come si definiscono i vicentini. In meno di sette giorni essi hanno lamentato la mancata concessione di un evidente penalty in favore, mercoledì contro l'Inter, ed ora l'espulsione di Pini e Colaussig. Le decisioni prese da Carminati allo Stadio non hanno influito sul risultato, ma si può comprendere il disappunto del <trainer> Campatelli, il quale ha più volte accennato alla necessità di presentare un esposto. L'arbitro ha dato l'impressione di essersi lasciato trascinare dal nervosismo di reazione per le frasi di protesta di Pini. Avrà avuto tutti i migliori motivi per cacciar via il difensore biancorosso, ma non doveva certo aggiungere anche un paio di spinte. A parti invertite, che cosa sarebbe accaduto al giocatore se avesse messo le mani addosso al direttore di garat In quanto a Colaussig, reo di un ironico accenno di applauso verso Carminati dopo la rete di Menichelli — almeno questo è quanto si è visto dalla tribuna — non era il caso di infierire contro l'atleta e contro la sua squadra già duramente punita dal punteggio. E' sperabile che nella prossima riunione in cui si sanciscono ammende e squalifiche il giudice sportivo trovi, nel rapporto arbitrale, il mezzo di non aggiungere anche sospensioni a quanto è capitato al Vicenza. La compagine di Campatelli non è certo apparsa la brillante formazione che pochi giorni prima aveva tenuto testa all'Inter. Ha sbandato in difesa, specialmente all'inizio e ne ha approfittato Leoncini, il quale attraversa un periodo di vena, per dare subito una fisionomia ben definita alla contesa. Al quarto minuto ti centrocampista si infilava in area, raccoglieva un bel passaggio di Cinesinho e da pochi passi batteva Reginato. Poco dopo Menichelli effettuava un forte tiro, il portiere respingeva su Stacchini che riprendeva e non sbagliava la mira. La palla, però, rimbalzava su Menichelli, il quale si girava e deviava in rete. Per sfortuna dei bianconeri l'attaccante .si trovava in posizione di fuori gioco ed il punto veniva annullato. Provvedeva Leoncini a raddoppiare l'attivo con un improvviso destro sferrato da distante al 22'. Il Lanerossi poteva ridurre lo svantaggio su corner tirato da Maraschi, l'elemento più interessante della compagine, insieme con l'intramontabile Vinicio. Maraschi calciava dalla bandierina. Gori, nel tentativo di rinviare, deviava nella propria rete causa anche un falso rimbalzo della sfera. Il portiere della Juventus può dire comunque di non essere stato finora battuto da alcun attaccante avversario. Per" fargli incassa¬ re un goal c'è voluta la disavventura di un suo terzino. Poco da raccontare della ripresa fino agli ultimi cinque minuti in cui si sono avute due altre segnature e altrettante espulsioni. Al 41' centro di Stacchini, Traspedini sfiora di testa il pallone deponendolo sui piedi di Salvadore spintosi in avanti ed il centromediano segna. Pini protesta e- l'arbitro lo caccia via nel modo brusco di cui si è detto. (Simpatico il gesto di Salvadore, il quale ha consolato l'avversario mentre a testa bassa si avviava verso la scaletta degli spogliatoi). Il gioco riprende. Menichelli e Colaussig si disputano un facile pallone; il vicentino scivola, Menichelli fila verso la porta ed il quarto goal juventino è fatto. Colaussig accenna ad una umoristica protesta e con pochi secondi di anticipo viene spedito negli spogliatoi. Paolo Bertoldi Juventus: Anzolin; Gori, Leoncini; Bercellino I, Salvadore, Mazzia; Stacchini, Del Sol, Traspedini, Cinesinho, Menichelli. Lanerossi Vicenza: Reginato; Volpato, Savoini; Tiberi, Pini, Carantini; Menti, Fontana, Vinicio, Colaussig, Maraschi. Arbitro: Carminati di Milano. Spettatori SO mila. Incasso 14 milioni. .Reti: Leoncini (J.) 4' e 11', Gori (autogoal 22' del primo tempo; Salvadore (J.) 41', Menichelli (J.) 44' della ripresa. * SI disputata Ieri sul campi di La Mandria una gara di golf « controbojey » : il successo è toccato a Carlo Vallerò, che ha superato nell'ordine Franco Bossi e Oreste Blumenthal. * La nazionale di calcio sovietica ha battuto quella greca per 4-1 in un incontro di qualificazione per la Coppa del mondo svoltasi ieri ad Atene. iiiiiiiiiiiiiiiimiiiimiiiiiiiiiiii limili Ri Leoncini (a sin.) sorprende il portiere del Lanerossi Vicenza Reginato (f. Moislo)

Luoghi citati: Atene, Milano, Vicenza