Mosca offre la per la pace fra sua mediazione India e Pakistan

Mosca offre la per la pace fra sua mediazione India e Pakistan Iniziativa russa per sbloccare il conflitto in Asia Mosca offre la per la pace fra sua mediazione India e Pakistan Proposto un incontro fra Shastri e il presidente pakistano Ayub Khan nella città russa di Tashkent « o in qualsiasi altra località del territorio sovietico » - Le trattative potrebbero avvenire, se i due belligeranti lo desiderassero, alla presenza di Kossighin Un- in. servizio particolare Mosca, lunedi mattina. L'Unione Sovietica ha deciso di intervenire direttamente per tentare di far cessare il conflitto indopakistano. A questo scopo il primo ministro Alexei Kossighin ha inviato un messaggio personale sia a Lai Bahadur Shastri, il primo ministro indiano, sia ad Ayub Khan, presidente del Pakistan, invitandoli a venire di persona nell'Unione Sovietica dove dovrebbero incontrarsi per negoziare una soluzione pacifica della vertenza che divide i due Paesi e li ha condotti a farsi guerra. Nel suo messaggio il capo del governo russo sottolinea la sua disponibilità « quale eventuale moderatore dei colloqui» se India e Pakistan lo vorranno. Da fonti sovietiche si è appreso che Kossighin ha proposto che l'incontro dei capi dei due Paesi belligeranti avvenga a Tashkent, nell'Asia centrale russa, ma ha lasciato liberi i due statisti di scegliere una diversa località dell'Urss. A Tashkent, capitale dell'Uzbekistan, potrebbero facilmente portarsi tanto Shastri quanto Ayub Khan in quanto le linee aree indiane e pakistante hanno voli regolari con tale città. E' la prima volta nel corso della sua storia che l'Unione Sovietica si induce ad offrire la propria mediazione in una disputa internazionale; l'attuale offer¬ ta concreta segue le due precedenti proposte del Cremlino di fornire all'India e al Pakistan i propri « buoni uffici », proposte che peraltro non specificavano se l'Urss intendeva farsi mediatrice di una soluzione pacifica della vertenza. Nei circqji diplomatici moscoviti si pensa che questa mossa sovietica sia stata decisa per agevolare e, se possibile, far concludere un accordo che ponga fine alla guerra soprattutto per impedire alla Cina di ripetere le sue accuse a Mosca di essersi schierata dalla parte di Nuova Delhi, e per togliere pericolosità all'ultimatum cinese nei confronti dell'India. Resta ora da vedere se la proposta di Kossighin sarà accolta favorevolmente a Rawalpindi e Nuova Delhi. Alle ambasciate dei due Paesi presso il Soviet Supremo si mantiene il massimo riserbo e i portavoce si sono limitati a far presente che qualsiasi commento può essere fatto soltanto dai governi e non dai loro rappresentanti diplomatici nell' Unione Sovietica. u. p.

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