Polemica tra i socialisti por la «lettera» di Nonni

Polemica tra i socialisti por la «lettera» di Nonni Sul tema principale della riuniticazione Polemica tra i socialisti por la «lettera» di Nonni Il vicesegretario del psi on. Brodolini afferma che la prospettiva indicata dal « leader » del partito è « la più rea- • Ustica e la più valida » - Negativa invece la reazione dell'on. Santi, ex segretario della CgiI - L'on. Giolitti anticipa l'atteggiamento dei lombardiani: «no» all'unificazione tra psi e psdi, «no» al proseguimento dell'attuale formula governativa - Il sottosegretario Romita parla del decreto sull'edilizia e della riforma urbanistica Roma, lunedì mattina. La seconda «Lettera al partito socialista — quella dei lombardiani, che sarà Armata da Santi — sarà nota nel corso di Questa settimana. Intanto, nel psi e fuori del psi si discute, e vivacemente, sulla lettera di Nenni che VAvanti! ha pubblicato nel suo numero di ieri. L'on. Brodolini, vice-segretario socialista, parlando a Pisa, ha detto che il documento del vice:presidente del Consiglio si inserisce nel dibattito precongressuale del psi «come un alto e vivo contributo alla continuità, al rinvigorimento e allo sviluppo dell'iniziativa socialista nel Paese ». Brodolini ha aggiunto che, in particolare, la prospettiva indicata da Nenni per l'unificazione socialista «è la più. realistica e la più valida e corrisponde all'obiettivo di fare dell'unità socialista non la somma frettolosa di due partiti, ma una vasta e seria organizzazione politica capace di conseguire una effettiva modificazione dei ropporti di forza nello Stato e nella società, di conferire slancio, concretezza e vigore alla lotta per il rinnovamento democratico e socialista del Paese ». Naturalmente critiche saranno invece le reazioni della sinistra socialista alla lettera di Nenni. Queste reazioni, a quanto si sa, occuperanno un posto importante nel documento che sarà firmato dall'ex-segretario della Cgil, Santi. Nella lettera di Santi, tra l'altro, ' si criticherà duramente il rifiuto di Nenni al ritorno del psi all'opposizione. E' facile prevederlo se si guarda a quanto ha affermato, in un discorso pronunciato a Varese, l'on. Antonio Giolitti, imo dei massimi esponenti della corrente lombardiana. « Uscire dal governo — ha affermato tra l'altro Giolitti — è per il psi la condizione per resistere come interlocutore valido nel dialogo con i cattatici. Se il psi si squalifica come forza socialista dove va a finire l'incontro tra socialisti e cattolici f ». Giolitti, infine, non ha mancato di anticipare che la lettera dei lombardiani conterrà un preciso « no » all'unificazione tra psi e psdi. «Con una unificazione fatta sul terreno socialdemocratico, come necessariamente avverrebbe nelle presenti condizioni — egli ha detto, infatti — si avrebbe soltanto un dialogo e un incontro tra socialdemocratici e dorotei, ossia la politica centrista ». Alle critiche dei lombardia- ni contro Nenni si affiancano quelle comuniste. Il giornale del pei, commentando la lettera del vice-presidente del Consiglio, affermava che essa rappresentava una scelta «sulla via della rinuncia»; e aggiungeva che il documento teorizzava «mia collaborazione su balterna al centro-sinistra e una unificazione in chiave so cialdemocraiica ». Negli ambienti del psdi, viceversa, le reazioni sono complessivamente positive. E |o dovrebbe confermare nei pros simi giorni-una nota dell'agenzia ufficiale del partito. I socialdemocratici tuttavia avrebbero preferito — e già lo sottolineava il segretario del psdi nella dichiarazione di sabato — che Nenni avesse impostato con maggiore decisione la que- slscvcadafmnrPdlgdmrnzd stione dell'unificazione socia lista. Si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del de creto-leggé per l'edilizia. Avverrà stasera o domani, dopo che il Ministero del Tesoro avrà apportato — su mandato del Consiglio dei Ministri alcuni ritocchi di carattere formale. Sùbito il provvedi mento sarà presentato al Co nato e l'Assemblea ne prende rà atto entro cinque giorni. E' diffusa previsione che in Parlamento il decreto per l'edilizia potrà contare su una larga maggioranza: una maggioranza che, forse, andrà al di là dei confini dello schiera mento di centro-sinistra. Si ritiene, infatti, che i liberei) non si opporranno all'approva zione del provvedimento. Le categorie produttive più direttamente interessate, e particolarmente i costruttori, esprimeranno il loro giudizio in una riunione che si terrà giovedì prossimo a Roma nella sede dell'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) Secondo le prime indiscrezioni queste categorie ritengo no che le misure approvate dal Consiglio dei Ministri costituiscano uno sforzo notevole. Si apprezzano, in partico lare, le nuove norme per i mu tui (che potranno essere con cessi fino al 75 per cento dell'importo, con un tasso di inte resse che non supererà il 5,75 per cento e con la possibilità di restituire la somma in 25 anni). Tuttavia si afferma che neppure questa volta, come è già avvenuto anche in passato, il Governo affronta il problema dell'edilizia globalmente, e in tutti i suoi aspetti. Questo, secondo le categorie produttive che operano nell'edilizia, costituisce un limite del provvedimento. Come costituisce un limite il fatto che non ci si decida, da parte del governo, a chiarire quali siano le reali possibilità deil'inizativa pubblica nel campo della costruzione di case per abitazione. La necessità di una politica globale per l'edilizia è stata affermata anche dal Sottosegretario ai Lavori Pubblici, il socialdemocratico on. Romita. Parlando ad Ovada, Romita ha detto che, varato il decreto per l'edilizia, occorre solle citamente approntare ed ap provare la riforma urbanistica e la nuova legge per l'edilizia convenzionata. Questi due provvedimenti ha dichiarato il sottosegretario, daranno ampiezza di respiro e certezza di prospettive alia ripresa dell'edilizia. «Noi socialdemocratici — ha con¬ cluso Romita non amiamo le richieste ultimative e leprese di posizioni roboanti e siamo stati sempre leali nei confronti degli altri partiti della coalizione. Ma chiediamo fermamente che queste cose siano fatte rapidamente e nel modo migliore possibile, perché la politica di centro-sinistra risponda veramente alle speranze che ha acceso nel paese ». Tra gli altri discorsi della domenica ricordiamo quello del prof. Biasini, vice segretario del pri. Parlando a Ravenna Biasini ha commentato, tra l'altro, la rivelazione (venuta dal settimanale del pei) sulle « dimissioni segrete » che Togliatti avrebbe dato nel marzo del '64 dalla segreteria del suo partito. L'episodio, ha asserito l'esponente repubblicano è «la più eloquente dimostrazione del fatto che i comunisti sono incapaci di pensare e operare in termini democratici*. Per questo, ha concluso Biasini, sono fuori della realtà coloro che pensano alla possibilità di nuove alleanze che possano condurre i comunisti nell'area democratica. Mario Pinzatiti L'on. Nenni, che con la sua « lettera ai compagni » ha preso netta posizione nel dibattito tra i socialisti

Luoghi citati: Ovada, Pisa, Ravenna, Roma, Ustica, Varese