Giannantonio promosso alla Corte di Cassazione

Giannantonio promosso alla Corte di Cassazione Il magistrato delle clamorose inchieste Giannantonio promosso alla Corte di Cassazione Assume la carica di primo presidente aggiunto del Supremo Collegio e lascia quella di procuratore generale della Corte d'Appello (Nostro servizio particolare) Roma, 30 ottobre. ' Luigi Giannantonio, procuratore generale presso la. Corte d'Apello di Roma, 6 stato promosso primo presidente aggiunto della Corte di Cassa- nJ"nJ°^un, ™ultato confortati-zione e lascerà quindi l'incarico che in tre anni gli ha consentito di disporre le inchieste più clamorose sulle gestioni amministrative di taluni enti pubblici o statali. Con questa promozione, Luigi Giannantonio diventa il secondo magistrato d'Italia dopo il primo presidente della Corte di Cassazione, Sih-io Tavolare. Egli assumerà le sue nuove funzioni subito dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario, prevista per la prima decade di gennaio. Nato il 1° luglio 1897 a Caserta da una famiglia di origine abruzzese, Luigi Giannantonio è entrato in magistratura nel gennaio 1921. Dopo avere assunto numerosi incarichi, nel dicembre '62 fu nominato procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma. Nel 1963 Giannantonio decise di interessarsi da vicino a quanto avveniva nelle gestioni amministrative degli enti pub blici e statali. Dispose che il suo segretario gli segnalasse tutto ciò che sull'argomento veniva pubblicato su quotidiani e periodici, e così cominciò la serie delle grandi inchieste. La prima fu quella sul C'nen e sull'ailora segretario generale prof. Felice Ippolito. Poi vi fu quella nei confronti del prof. Domenico Marotta e del prof. Giordano Giacomello, ex direttore generale dell'Istituto superiore della Sanità. A mano a mano seguirono altre indagini: sull'Enal, sull'Edilmare, sull'aeroporto di Fiumicino, sulla Croce Rossa Italiana, sull'Opera nazionale Maternità ed Infanzia, sul taba.cco messicano. E' stato il dott. Luigi Giannantonio che, attraverso uno dei suoi sostituti, il dott. Severino, ha deferito al Parlamento il caso dell'ex ministro sen. Giuseppe Trabucchi. Quando qualcuno gli ha. rimproverato la sua eccessiva severità, il dott. Giannantonio ha risposto: <Il denaro pubblico è sacro per tutti e noi dobbiamo difenderlo contro chi lo sperpera». Nel periodo in cui maggiormente si stavano svolgendo le indagini, qualcuno gli fece notare che le sue iniziative avevano finito per creare nei ministeri e negli enti pubblici una psicosi di terrore, per cui nessun funzionario intendeva assumersi responsabilità, temendo di violare la legge. < Se questo fosse vero — rispose — avremmo già rag te. Tutti debbono rendersi con- t0 che il denaro dell° stat° va ^P^° come se fosse il proprio». S- Si_ II magistrato dott. Luigi Giannantonio (Telef.)

Persone citate: Domenico Marotta, Felice Ippolito, Giordano Giacomello, Giuseppe Trabucchi, Luigi Giannantonio

Luoghi citati: Caserta, Italia, Roma