Fabbri incerto fra Lodetti e Fogli per il ruolo di mediano in Nazionale

Fabbri incerto fra Lodetti e Fogli per il ruolo di mediano in Nazionale Gli azzurri affronteranno la Polonia lunedì a Roma Fabbri incerto fra Lodetti e Fogli per il ruolo di mediano in Nazionale Il commissario unico ha rinviato a stamani a mezzogiorno l'annuncio della formazione - Mazzola, Rivera, Rosato e Salvadore sono stati i migliori nella partita di allenamento di ieri a Coverciano - I «titolari» hanno battuto i rincalzi per 4 a 0 (Dal -nostro inviato speciale) Firenze, 29 ottobre. Due calciatori, Salvadore e Rosato, hanno permesso oggi che l'ultimo allenamento della Nazionale prima del confronto di lunedì con la Polonia si svolgesse nel modo tranquillo da tutti desiderato. I due hanno tenuto in piedi la formazione nei minuti iniziali, in cui i vari elementi non erano ancora amalgamati e si impegnavano poco. Di fronte alla rappresentativa azzurra stavano schierati in maglia bianca dei rincalzi tutt'altro che rassegnati alla parte. Fogli, in modo speciale, e Bercellino avevano, ed hanno ancora, buone probabilità di essere scelti da Fabbri e pertanto si sono battuti con il massimo slancio. Le condizioni di forma non perfette di Bulgarelti il quale ritornava alle gare dopo una parentesi di circa quindici giorni, il malanno di Pascutti, sofferente per un fatto infiammatorio susseguente all'estrazione di un dente, lo stile troppo monotono di Mora, avevano creato qualche difficoltà. Ne avevano subito approfittato De Paoli, un tipo non elegante nel palleggio ma rapido e scarno nello sfruttare ogni pallone il guizzante De Sisti, Domen- ghinl e perfino il ragazzino imprestato dalla Fiorentina al gruppo dei nazionali per completare gli schieramenti. Merlo si chiama questo giovanotto; egli si è trovato così bene accanto ad assi di fama collaudata, che ad un certo momento ha avuto sul piede il pallone del goal. Solo allora si è ricordato di essere un pivello di fronte ai migliori calciatori del momento: ha risentito dell'emozione di quel tanto sufficiente a fargli ritardare il tocco decisivo. Per il resto hanno provveduto a dare un tono di indiscutibile autorità al comportamento della rappresentativa maggiore Rosato, in funzione di <stopper> contro De Paoli, e Salvadore come difensore libero. Il commissario tecnico Fabbri non vuole che per la cNazionale d'attacco» imposta dalla propaganda del momento si parli di «stopper> o difensori volanti: tutti i giocatori, dice lui, devono essere pronti ad appoggiare le puntate in avanti come a lavorare in retroguardia. In realtà gli azzurri, neppure in allenamento, hanno dato l'impressione di lasciarsi molto distrarre dalle chiacchiere. Giocavano «coperti», come si suol dire, e Rosato e Salvadore magnifico t tan dem » della sicurezza per tutti. Questo naturalmente non significa che a turno i due non abbiano tentato puntate a rete o che i terzini Burgnicli e Facchetti, pur essi molto bravi abbiano rinunciato alle loro caratteristiche volate che li trasformano spesso in attac canti dal tiro micidiale (dall'altra parte del campo il terzino juventino Gori ha effettuato gli stessi stnarcamenti). La Nazionale insomma ha « studiato » se stessa e la tattica, con calma prima di distendersi in avanti e tradurre anche in goal la sua reale superiorità complessiva. Il problema principale da affrontare era quello di Lodetti inse rito con il numero 6 nel ruolo di laterale. Lodetti, abitualmente mezz'ala nel Milan, ha fatto le sue esperienze da mediano proprio con Fabbri nella rappresentativa olimpica e per le sue caratteristiche di gioco potrebbe risultare una delle pedine più importanti della partita di Roma, controllando cioè uno dei centrocampisti polacchi ed avanzando quando Bulgarelli o Mora arretrano. Se oggi sia riuscito in pieno nel compito assegnatogli non si può dire e neppure il commissario tecnico ha voluto precisarlo a fine allenamento. Lodetti ha avuto momenti felici, realizzando anche il goal d'apertura, ma a tratti è anche scomparso dal vivo della manovra. L'ala che correva dalla sua parte, ad esempio, Pascutti, ha ricevuto pochi palloni buoni. Lodetti non ne ha colpa completa; una parte sì. In definitiva del due dubbi con cui era partita la squadra azzurra (mediano e ala sinistra) uno è rimasto in piedi, quello appunto del numero sei. Per l'attacco verrà invece confermato Pascutti, bene inteso se il dolore al dente e le cure di antibiotici non lo indeboliranno ulteriormente. Nel caso sia indisponibile, Barison metterà a disposizione la sua potenza d'urto. Questo in sintesi il risultato di oltre un'ora di partita disputata in due tempi. Nella prima parte di gara Bercellino al 18' ha salvato sulla linea bianca un pallone scagliato da Rivera, il quale aveva in precedenza scartato Boi- chi e il portiere Albertosi. Al 33' Lodetti sfruttava prontamente un passaggio di Pascutti e metteva a segno. Poco dopo Rosato non guastava, per poco, la sua ottima prestazione deviando di testa la sfera alle spalle di Negri. Il granata ha avuto la fortuna di mandare sulla traversa. Sul successi¬ vo rimbalzo De Paoli calciava a lato. Nell'intervallo Fabbri deve avere invitato i suoi atleti a dare prova di maggior dinamismo ed 1 frutti di un gioco più impegnato non si facevano attendere. Rete di Mazzola al 2', palo di Rìvera al 14' nella più bella ed applaudita azione della giornata con scarto c secco » di un difensore, pausa di attesa per invitare il portiere all'uscita e tocco preciso che coglie In contropiede Barluzzi, peccato che la sfera sia rimbalzata contro 11 legno della porta. Poi ancora due reti di Rivera al 20' e al 30' ed un palo di Mazzola. Basta la sequenza di questi episodi essenziali per indicare il risveglio di Mazzola e Rivera 1 quali con la loro classe si portano un gradino più in su di ogni antagonista, solo che si attenui la marcatura inesorabile da parte degli avversari (ma i polacchi risentiranno della stanchezza o dei mutamenti di formazione come hanno fatto oggi 1 « bianchi» a Coverciano?). Ad ogni modo 1 due difensori all'inizio ed i due attaccanti nel finale hanno dato un'ottima prova, come pure Facchetti e Burgnich, che ha dovuto quasi sempre vedersela con Barison, e non è facile, e Bulgarelli nettamente cresciuto nella seconda parte del confronto. Il c. t. azzurro alla fine della partita ha tenuto una conferenza stampa molto misurata, temendo forse che eventuali indiscrezioni finissero troppo presto alle orecchie del suo collega polacco Koncewicz, per l'opera di una bionda e graziosa giornalista sportiva di Varsavia, che aveva seguito l'allenamento prendendo molti appunti e soprattutto scattando moltissimi film e fotografie. Fabbri ha assicurato che domani a mezzogiorno annuncerà la formazione ufficiale. Questa, come è noto, si prevede con Negri, Burgnich, Facchetti, Rosato, Salvadore, Lodetti (Fogli), Mora, Bulgarelli, Mazzola, Rivera, Pascutti (Barison). Gli azzurri sosterranno ancora leggeri allenamenti atletici domani mattina e domenica. Nel primo pomeriggio si trasferiranno a Roma in treno. Paolo Bertoldi Italia A: Negri (Albertosi) ; Burgnich, Facchetti; Rosato, Salvadore, Lodetti; Mora, Bulgarelli, Mazzola, Rivera, Pascutti (Barison al 13' della ripresa). /talia B: Albertosi (Barluzzi); Gori, Bercellino (Guarneri); Bolchi, Guarneri (Bercellino), Fogli; DómenghinI, De Slstl, De Paoli, Merlo (Migliorini), Barison (Gianassi). Gli azzurri Facchetti, a sinistra, e Bulgarelli impegnati sul campo di Coverciano