Un occhio sul cinema e sul teatro

Un occhio sul cinema e sul teatro CRONACA TELE VI S I VA Un occhio sul cinema e sul teatro Validità della rubrica «Anteprima» - Ieri intervista a Fellini che ha parlato delle donne dei suoi film - Inutile replica di «Studio uno» - Stasera il quiz di Bongiorno con Wanda Osiris « Anteprima », rubrica di spettacoli che s'occupa di novità cinematografiche e teatrali, è una trasmissione impegnata e civile. L'abbiamo già detto, ma ci piace ripeterlo visto che anche quest'anno i risultati so7io positivi. Ricordiamo che una volta rubriche di questo genere avevano un indirizzo smaccatamente pubblicitario: era una mano che la tv dava al cinema (il teatro, allora, era escluso) ma in forma goffa e controproducente. Il pubblico ?io?i è formato da una massa di babbei e l'illusione di incantarlo con i registi che parlano bene degli attori, con gli attori che parlano bene dei registi e con i registi e gli attori che parlano bene dei produttori era un'illusione ridicola e meschina. Adesso le cose sono molto diverse. Si cerca di informare senza cadere nel soffietto o nel pettegolezzo ed è costante lo sforzo, spesso coronato da successo, di approfondire la materia, cioè di chiarire in modo non banale un fatto artistico o di mettere a fuoco U7i personaggio die abbia un reale peso. Ieri per esempio si è parlato di Giulietta degli spiriti e Fellini, in colloquio con Pintus, ha spiegato il perché delle donne-mostro del film e fornito delucidazioni sul significato del finale. Il discorso si è allargato sino a toccare un tema curioso e interessante, la posizione di Fellini nei con¬ fronti delle figure femminili che popolano le sue opere. Una buona puntata, dunque. Peccato che fosse ad ora tarda. Meglio, assai meglio, se i programmisti avessero piazzato «Anteprima* al posto d'onore del canale nazionale in luogo di un anonimo recital della Vanoni registrato questa estate in un locale notturno. Il resto della serata, « Tribuna politica » a parte, non merita attenzione. Il secondo canale, dopo il forfait di « Don Chisciotte » ha allineato un telefilm con Henry Fonda (bravo Fonda, incompleto e insoddisfacente il telefilm) e la replica di « Studio Uno ». del tutto inutile: * * Stasera sul secondo canale alle 32,15 avremo «La fiera dei sogni ». Il varietà di Bongiorno, ricomparso la settimana scorsa, presenterà ancora come concorrente Wanda Osiris. Lo precederà un documentario sul misterioso e fascinoso mondo degli Etruschi realizzato attraverso una visita alle più famose necropoli, da Tarquinia a Vetulonia. Il primo canale offrirà un numero di « Vivere insieme » composto, al solito, da una commedia e da un dibattito sul « caso » proposto dalla commedia. Stasera il testo s'intitola « La fabbrica », l'ha scritto Massimo Dursi e narra la storia drammatica e dolorosa di una famiglia di meridionali immigrati a Torino. Seguirà una replica di «Incontri» con un'intervista a Julian Huxley. Segnaliamo nel tardo pomeriggio, alle 19,15, un breve concerto sinfonico diretto da Mario Rossi. * * Ieri l'altro il presidente Saragat ha inaugurato a Milano un nuovo grande studio tv, lo studio n. S. L'ampiezza inusitata del locale, che ha le dimensioni della piazza di un paese, permetterà l'allestimen-, to di trasmissioni particolarmente complesse da un pinito di vista organizzativo. In novembre lo studio n. 3 varerà Carosello milanese, una rtuista satirica con Alberto Lionello e Franca Valeri; in gennaio saranno registrate le quattro puntate de La. coscienza di Zeno, lo spettacolo di cui è protagonista Alberto Lionello e che Tullio Kezich ha ricavato dall'omonimo romanzo di Italo Svevo (la regia sarà affidata a Daniele D'Anza). In febbraio lo studio ospiterà una « troupe » del Piccolo Teatro di Milano che, sotto la direzione di Giorgio Strehler, interpreterà le Baruffe chiozzotte di Goldoni. Infine, nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio, saranno girati gli interni del romanzo sceneggiato I promessi sposi. L'opera manzoniana è stata ridotta per il video da Riccardo Bocchelli e dal regi\sta Sandro Bolchi: è (orse l'impresa più ambiziosa e più rischiosa tentata sino ad ora dalla nostra televisione e co stituirà senza dubbio uno dei più importanti avvenimenti nel campo dello spettacolo per la stagione 1966-1967. Dopo il romanzo, nei mesi di settembre e di ottobre, il regista Mario Laudi realizzerà le sei puntate de II maresciallo racconta, urta serie ài novelle di Mario Soldati sceneggiate da Craveri e Musso con la supervisione dello stesso Soldati. u. bz.

Luoghi citati: Milano, Tarquinia, Torino, Vetulonia