Muore dopo un'agonia di due ore senza che si trovi un medico o l'ambulanza

Muore dopo un'agonia di due ore senza che si trovi un medico o l'ambulanza A Moncalieri; 40 mila abitanti, 26 medici e un ospedale Muore dopo un'agonia di due ore senza che si trovi un medico o l'ambulanza Madre di due ragazzi - Colta da malore è caduta in casa, la figlia ha tentato invano di soccorrerla - Si è aggravata di minuto in minuto mentre disperatamente si cercava un dottore - E' arrivato soltanto il parroco con l'Estrema Unzione Una donna è stata colta da malore in casa ed è morta dopo un'agonia di oltre due ore. In tutto questo tempo non si è riusciti a trovare né un medico né un'ambulanza. 15' accaduto ieri mattina a Moncalieri, borgata Testona, la donna si chiamava Elsa Faccio in Danusso e aveva 42 anni, abitava nelle case popolari di via S. Michele 1, interno 23, con il marito Giuseppe, 49 anni, verniciatore disoccupato, il figlio Giuliano, 17 anni, elettricista dell'Enel, la figlia Graziella, 15 anni, studentessa. Le cause della morte sono sco nosciute e la Procura della Re pubblica ha ordinato la perizia necroscopica, che avviene stamane. La Danusso è sempre stata bene fino a un mese fa quando ha lamentato i disturbi di una pressione alta. E' andata alla Mutua Inam e il dott. Luigi De Bernardi le ha prescritto una cura, che è stata efficace. Una settimana fa è ritornata all'Inani per un dente che le faceva male: iniezione di penicillina, estrazione il giorno seguente, ma vi è rimasta la radice e, per farsela estirpare, la donna è andata lunedi mattina alle Molinette. Un intervento semplice e a mezzogiorno la Danusso è ritornata a casa; non aveva più dolore, soltanto l'insensibilità e l'impressione di gonfiore che lascia l'anestetico. Martedì sera la donna è andata a dormire con un leggero mal di capo, ma ha avuto una notte tranquilla. Quando si sveglia, ieri, si sente bene. E' una mattinata come tutte le altre: il marito esce presto per fare lavori qua e là, alle 7 va via il figlio, In casa con la madre resta Gra¬ i . a l e e e e n ¬ ziella. Alle 9,30 la ragazza sta rifacendo i letti quando sente un tonfo in cucina, accorre, vede la madre a terra incapace di rialzarsi e la solleva, l'aiuta a distendersi sul letto. « Cosa ti senti? » le domanda. La donna non riesce a rispondere, vomita, trema, impallidisce, sì afferra alla figlia e ha gli occhi pieni d'angoscia. Gra-lIIIIIIIIIIIIIllll1tllIllllllltllllIlllllllllllIIIIIIIIIIIIlt a 3 e ziella, la scuote, piange e grida: « La mamma sta male », poi telefona al dott. De Bernardi. Rispondono: «E' all'ospedale, ritornerà a mezzogiorno ». Telefona al dott. Michele Ferrerò di Testona: è fuori; al dott. Piero Foglia: fuori anche lui. La ragazza sì perde di coraggio, ha paura, sente i rantoli della madre e tra una telefonata e l'altra corre a vederla. « Mamma, guardami, di' qualcosa ». La donna 6 in coma. Le grida di Graziella hanno fatto accorrere i vicini. L'alloggio dei Danusso si riempie di gente — per lo più donne — che cercano di soccorrere la sventurata, tentano con impacchi freddi, con sali, con il massaggio. Si rendono conto che la donna sta morendo, ma non possono fare nulla per salvarla. « Possibile che non si trovi un dottore », domandano. Telefonano affannosamente ai medici che trovano sulla guida (a Moncalieri sono 2fi) : nessuno è in casa. Ogni telefonata rende più angosciosa la situazione. Uno dei vicini, Luigi Villa, va in auto all'ospedale S. Croce, spiega il caso al custode, che chiama un infermiere. Ma questi dice: « Abbiamo un'operazione in corso e non si può lasciare l'ospedale ». Nella casa, intanto, si continua a cercare un dottore. Appare evidente che alla donna non resta molto tempo e qualcuno telefona al parroco di Testona, don Cottino, che viene subito per l'Estrema Unzione. Poi il sacerdote torna alla parrocchia e telefona al Santa Croce, ma gli rispondono quello che già si sa: c'è una operazione in corso. Nell'alloggio dei Danusso si fauno ancora affannose, ma inutili telefonate. Poi una delle vicine, Anna Bassan, che è infermiera all'Infantile, telefona alla Croce Rossa. Le rispondono: « In questo momento non abbiaImo barelle disponibili: appena ne i rientra una, la mandiamo » Chiama la Croce Venie: tutto i impegnato, bisogna aspettare. |Telefona al Municipio di Moncalieri, telefona ai carabinieri j die tentano a loro volta di rintracciare un medico. Non si sa dove lavori il majrito per avvertirlo e si cerca il figlio. Un'altra donna telefona all'Enel: «E' urgente, sua madre sta morendo ». Giuliano lavora in un campo a Sciolze, distante 35 chilometri. L'Enel lo raggiunge tramite ponti radio. Unico mezzo per ritornare è la autoscala: l'Enei autorizza il ragazzo a servirsene. Ma Giuliano non vedrà più la madre viva. Elsa Danusso muore mentre telefonano ancora ai medici. E' quasi mezzogiorno. a e i a a e a o ssa Danusso, J,2 anni

Luoghi citati: Moncalieri, Sciolze