L'ambasciatore Quaroni illustra l'azione dell'Onu

L'ambasciatore Quaroni illustra l'azione dell'Onu L'ambasciatore Quaroni illustra l'azione dell'Onu La conferenza ieri a Torino, per il ventesimo anniversario delle Nazioni Unite Nel salone dei Congressi dell'Istituto bancario « San Paolo », a Torino, il presidente della Rai ambasciatore Pietro Quaroni, ha parlato ieri pomeriggio su «L'azione dell'Orni per la pace e la collaborazione tra i popoli». Alla manifestazione, indetta dalla sezione torinese della Società italiana per l'organizzazione internazionale, sono intervenuti le autorità e un folto pubblico. Il ventesimo anniversario dell'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite — che coincide con il decimo dell'ingresso dell'Italia nella massima organizzazione internazionale e con l'«anno della cooperazione internazionale» — ha offerto lo spunto all'oratore per un'analisi e un bilancio delle possibilità e anche degli errori che caratterizzano l'Orni nella ricerca delle misure più idonee a preservare i popoli da altri disastrosi conflitti mondiali. «Le Nazioni Unite — ha premesso l'ambasciatora Quaroni — sono un nobile tentativo che si cerca di fare su una strada nuova, difficile come tutte le strade nuove. Riuscirà, non riuscirà) La chiave del successo è nelle mani nostre, di quelli che Bevan chiamava " il piccolo uomo". Quando l'umanità si risveglia dopo una guerra tragica e lunga, produttrice solo di rovine senza nessun possibile rapporto con i risultati che anche i vincitori possono essersi illusi di raggiungere, c'è sempre come un momento di resipiscenza, una illu- UPgminazione improvvisa di sag-, gezza ». Dopo aver esaminato le cau- se e gli effetti del fallimento dei vari tentativi per impedirei ai popoli di asservire la giusti-1zia e il buon diritto alle rispet- Uve forze militari, l'oratore ha|accennato agli episodi che han-ino minacciato negli ultimi tempi la coesione delle Nazioni Unite: Corea, Congo, conflitti fra India e Pakistan, Israele e Paesi arabi, eccetera. Quaroni ha concluso ricordando che « i piccoli e i deboli sono molto più disposti dei grandi ad ascoltare la voce della coscienza dell'umanità. Essi sanno che è l'unica cosa che può realmente difenderli contro le prepotenze dei forti ». Importante, per il futuro dell'Onu, l'intervento di Paolo VI: la Chiesa di Roma è universale, tende sempre più a disoccidentalizzarsi, a sottolineare il suo carattere ecumenico. « Afa se vogliamo che la parola del Pontefice all'Orni, abbia l'effetto desiderato, bisogna che noi, le potenze cristiane, siamo le prime a dare l'esempio di accettarla e uniformare ad essa la nostra azione politica ». g. 1.

Persone citate: Paolo Vi, Pietro Quaroni, Quaroni

Luoghi citati: Congo, Corea, India, Israele, Italia, Pakistan, San Paolo, Torino