Il Teatro Stabile di Roma si apre con uno spettacolo diretto da Visconti

Il Teatro Stabile di Roma si apre con uno spettacolo diretto da Visconti Il Teatro Stabile di Roma si apre con uno spettacolo diretto da Visconti Questa sera la prima del « Giardino dei ciliegi », con Rina Morelli, Stoppa, Carraro e Tofano - Sul palcoscenico saranno molti alberi autentici Formato il cartellone, scrit-turati attori registi e tecnici, si è ancora trepidato: il Tea- tro Valle non aveva il per-messo di agibilità. L'ha otte- mito pochi giorni or sono, mail problema della sede non è risolto. Il Valle rappresenta infatti una soluzione provvi-(Dal nostro inviato speciale) Roma, 25 ottobre. Il Teatro Stabile di Roma, che domani sera, finalmente, inizia la sua attività, ha già raccolto diecimila abbonamenti. I confratelli di Milano, Torino e Genova sorrideranno dall'alto dei loro quindici-ventimila abbonati, ma diecimila è una grossa cifra per una città che ama il teatro, ma non l'organizzazione. E' un risultato di buon auspicio. Ultimo venuto della grande famiglia dei teatri a gestione pubblica, lo Stabile romano sarebbe potuto essere tra i primi. Ma faceva gola a troppi, c'era di mezzo la politica. La nascita è stata laboriosa e difficile, tra inciampi burocratici e lunghe polemiche. Alla fine è stato varato e affidato a un socialista, Vito Pandolfi soria in attesa che sia pronto il Teatro Argentina. Per i restauri, sono stati stanziati 750 milioni. Non basteranno. Per questa e forse anche per la successiva stagione, lo Stabile rimarrà al Valle con i classici e rappresenterà le novità al Centrale, un vecchio cinemavarietà rinnovato e adattato alla prosaLa stagione si apre con « /{ giardino dei ciliegi» di Cecov. A un lavoro italiano, come sarebbe stato logico per un teatro che dovrebbe gettare le basi del futuro Teatro Nazionale, si è preferito un testo di sicuro successo, sebbene non frequentemente rappresentato (l'ultima edizione è del '61, la precedente risale al '55). Anche il regista e gli interpreti offrono solide garanzie. La messinscena è di Luchino Visconti Iche da quattro anni, comic-lciato per il divieto dell'*Artal, da», non aveva più firmato re- gìe in Italia. Fra gli attori, vi -1 sono i nomi di Rina Morelli, - Paolo Stoppa Tino Carraro, al Sergio Tofano, è Durante 1 trentacinque giora ni di prove, dicono che Vi-| sconti sia stato di una genti - , , à o a a a a a e e a a a o o lezza e di una pazienza inaudite. Solo nelle ultime sere, ha alzato un po' la voce fingendosi, come doveva, insoddisfatto. Ma già tutta Roma parla della scena del secondo atto. L'hanno ideata lo stesso regista e il giovane scenografo Scarfiotti: il palcoscenico sarà una fioritura di ciliegi, almeno ottanta, di cui quattordici autentici, gli altri dipìnti sullo sfondo. a. bl.

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Roma, Torino, Vito Pandolfi