I banditi dell'ufficio postale

I banditi dell'ufficio postale U processo in Assise per di Stivar ossa I banditi dell'ufficio postale II P. M. ha chiesto 8 e 9 anni di carcere per i due principali responsabili - Inoltre: 4 anni per il « palo », 6 mesi per l'amico che lo ospitava e 4 mesi per chi fornì il mitra - Oggi la sentenza Altro dibattito: processo per direttissima per la rissa tra prostitute E' cominciato ieri; in Corte e o l e d'Assise, il processo per il brigantesco assalto all'ufficio postale di Rivarossa. Gli imputati sono Ciro Di Ianni, 29 anni, già residente a Mattai e da ultimo a Caselle; Gerolamo Mandisi), 18 anni (minorenno al momento del fatto), via degli Aceri 3; Guido Giubasso, 32 anni, abitante in via San Quintino 33, nella soffitta del coetaneo Umberto Geron. Quest'ultimo, detenuto per altra causa, è giudicato per furto e per favoreggiamento. Sul banco degli imputati, a piede libero, compare anche Giovanni Brachet Cota, 33 anni, da Corio. Egli forni al DI Ianni, senza conoscerne le intenzioni, un vecchio mitragliatore « Sten », privo del calcio, di caricatori e di munizioni. I cinque sono difesi dagli avvocati Longhetto, Mussa, Rossomando e Trebbi. Il 4 febbraio scorso, nel pomeriggio, due banditi, con il volto semicoperto da sciarpe bianche, entrarono nell'ufficio postale di Rivarossa armati con mitra o con manganello. Nel locale c'era soltanto il gestore, Gaspare- Dantonia, 33 anni, residente a Front. Di fronte alla •minaccia dell'arma, quando uno dot rapinatori gli intimò: «Fuori t soldi » il Dahtonia gli consegnò una busta con 75 mila lire. I malviventi costrinsero il Dantonia a mettersi In ginocchio: « Non ti muovere — gli dissero altrimenti verremo a beccarti anche a casa tua». Lo indagini accertarono che 11 colpo era stato compiuto dal Di Ianni e dal Gìubasso, mentre il Mancuso, al volante di un'auto rubata, era rimasto a far da palo. Ieri I tre hanno subito confessato. « Io e Giubasso — ha raccontato Di Ianni al presidente dott. Saleml — ci siamo conosciuti in carcere. Fu lui a progettare la rapina a Rivarossa: anzi vagammo per alcuni paesettl del Canavese In cerca di quello che meglio si prestasse. Il mitra era scarico e senza caricatore: l'avevo comperato a Corlo per II mila lire, da un certo Giovanni detto « Pagliaccio ». Per il Giubasso e il Di Ianni era stata disposta una perizia psichiatrica, affidata al prof Ferrlo. Sì era appreso che il Giubasso, da bimbo, era rima sto sotto le macerie d'una casa bombardata. Abbandonato da tutti, aveva trascorso 7 anni, in vari periodi, al manicomio di Collegno e in quello di Thie ne Era stato dimesso nel '50, con diagnosi di « frenastenia con pervertimento del carattere » Migliorato, ma non guarito. Il Di Ianni, invece, in seguito ad un trauma cranico, aveva ac cusato disturbi durante il pe riodo del servizio militare. Interrogato dai giudici il prof. Ferrlo ha detto che entrambi gli iplzdtrmacdiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii imputati possono essere ritenuti pienamente responsabili dello loro azioni. Il p. in. dott. Marzachl, tenendo coulo dei precedenti dei due maggiori imputati, ha formulato lo seguenti richieste: DI Ianni 8 anni o 3 mesi; Mancuso (minorenne) 4 anni o 3 mesi; Giubasso 9 anni mesi; Geron 6 mesi (per ricettazione) e insufficienza di prove per 11 favoreggiamento; Brachet Cota 4 mesi di arresto per porto e detenzione di arma da guerra. Il dott. Marzachl hu chiesto inoltre elio il Di Ianni e il Giubasso siano dichiarati delinquenti abituali proponendo la pena accessoria di 2 anni ciascuno di casa di lavoro. Stamane, dopo le arringhe a difesa, ci sarà la sentenza. * * Le protagoniste della clamorosa rissa tra prostitute, scoppiata mercoledì sera in corso Umberto angolo via Conte Ros so, sono finito ieri, per direttìssima, (lavanti al giudici della prima seziono del tribunale (pres. Rezza, p.m. Moschella, cane. Portato). Sul banco degli imputali, in stato ili arrosto, sedevano Letizia Rossano, 25 anni, via Principessa Clotilde 102: Margherita Belotti, 23 unni, via Canova 14; Carla Gaietto in Borgialtino, 35 anni, via Bellezia 26; Mariangela Bertolino, 23 anni, corso Unione Sovietica 529; lioredana Maccario, 22 anni, via Lagrange 51; Maria Tronconi, 28 anni, residente a Saint Vincent, ma ospito di un albergo di via Genova. La tate Borse tra la Tronconi e la Maccario per il « posto » in piazza Solferino. La seconda, spalleggiala da alcuno collegllo, pretendeva che la Tronconi, scosa da poco tempo al marciapiede, non invadesse la sua zolla. Alla gazzarra parteciparono una decina di donne, ma so¬ lo sei furono arrestate. Tulio lamentavano lesioni giudicato guaribili in un massimo di sei giorni. Ieri, all'inizio dell'udienza, l'avv. Balestra ha sollevato una eccezione. « Il rito direttissimo non può essere adottato — ha sostenuto il difensore — perché, contando il mercoledì, giorno dell'arresto, siamo ormai fuori dnl termine dei 5 giorni voluto dalla legge ». Il tribunale ha respinto l'istanza : il termine del 5 giorni non è trascorso, visto elio l'arresto avvenne alle 22 del 20 ottobre. Subito dopo 11 p.m. ha contestato a tutte le imputate, esclusa la Tronconi, i reati di violenza privata, minacce, percosse o lesioni. Per contro, 11 difensore di Letizia Rossano ha presentato quercia per lesioni contro la ragazza indesiderata. Il processo ò stato rinviato a oggi. 1 due processi: in Assise, a sinistra, per la rapina di Rivarossa; in Tribunale per la zuffa tra donne

Luoghi citati: Collegno, Corio, Front, Rivarossa, Saint Vincent