Si apre oggi ad Aosta il congresso socialista

Si apre oggi ad Aosta il congresso socialista Si apre oggi ad Aosta il congresso socialista Il direttivo della federazione regionale sarà composto da 19 autonomisti e da 6 lombardiani (Dal nostro corrispondente) Aosta, 23 ottobre. Domani si terrà ad Aosta 11 congresso regionale della federazione valdostana del partito socialista. Verrà nominato il delegato da inviare a Roma per il congresso nazionale (che con tutta probabilità sarà lo stesso segretario regionale Franco Frojo l autonomista], accompagnato forse da un rappresentante della minoranza di sinistra lombardiana). Verranno pure nominati 1 25 membri del direttivo della federazione: 19 che hanno approvato la tesi Nenni-De Martino e 6 che hanno Invece optato per la tesi di Lombardi. Saranno inoltre eletti i componenti del collegio dei probiviri e nominato il revisore dei conti. La parte più importante del congresso sarà la relazione del segretario regionale Frojo. E' prevedibile che il discorso si accentri sulla crisi comunale di Aosta e sulla volontà dei componenti della giunta appartenenti al pei di non voler dare le dimissioni, come erano gli accordi quando il psi aderì ancora al frontismo, ma per una giunta cosiddetta « ponte » in attesa dei risultati del congresso socialista. . Sulla giunta del comune di Aosta anche i comunisti hanno tenuto una riunione, alla quale hanno partecipato numerosissimi gli iscritti. La relazione è stata tenuta dallo stesso sindaco, rag. Giulio Dolchi. Commentando tale riunione, l'Unità dì stamane definisce « grottesco tentativo > quello dell'inviato della direzione del psi al congresso di domani, dott. Bruno Somaschìni, che ebbe a rilasciarci una dichiarazione nella quale indicava la nuova via intrapresa dal psi valdostano. Il dott. Somaschini, questa sera, a commento ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: <I comunismi mi accusano di avere anticipato decisioni che sono di competenza del congresso regionale del partito, e denunciano lo " stupore " della città e della base socialista per il nuovo indirizzo politico-amministrativo di centrosinistra da me indicato. In realtà ancora una volta c'è chi vuole fingere di non vedere e di non sentire ciò che di nuovo si è creato in Valle, proprio per l'autonoma iniziativa dei socialisti, che in lunghi anni di democratico dibattito interno hanno dato vita e corpo a nitori indirizzi, con l'esclusivo intento di rompere gli immobilismi conservatori e le cortine fumogene che impedivano un reale progresso economico e sociale della classe lavoratrice valdostana ». <Da qui — ha proseguito il dott. Somaschini — i risultati delle assemblee precongressuali che hanno visto i tre quarti degli iscritti aderire alla tesi di De Martino, da qui il documento votato all'unanimità dal precongresso di Aosta per la maggioranza di centro-sinistra da creare in comune, con le conseguenti dimissioni dalla giunta ponte presentate dagli assessori socialisti Milaneslo e Carello. < Questi sono i fatti — ha concluso il dott. Somaschini —, e se è nel diritto del pei di definire errata la scelta politica fatta dai socialisti, è altrettanto giusto che i socialisti la perseguano, se — còme è avvenuto — in buona fede, senza improvvisazioni e soprattutto senza imposizioni dal " centro " per essa hanno assunto impegnative decisioni ». La frattura tra comunisti e socialisti aostani è dunque in atto. Il congresso di domani dovrà dire l'ultima parola. i. v.

Luoghi citati: Aosta, Roma