Il ministro italiano presiederà la riunione
Il ministro italiano presiederà la riunione Il ministro italiano presiederà la riunione (Nostro sei-vizio particolare) Roma, 23 ottobre. Il ministro del Tesoro, on. Colombo, guiderà la delegazione italiana a Bruxelles e presiederà (al posto dell'on. Fanfani degente a New York) la riunione comunitaria di lunedì e martedì. Com'è noto, all'ordine del giorno della conferen- za europea c'erano le questioni agricole e finanziarie del Mec. Ma l'assenza dichiarata del la Francia e le recenti dichiarazioni di Couve de Murville («non accettiamo alcun principio di potere sovranazionale, ogni decisione • dovrà essere presa all'unanimità») costringono gli altri cinque Paesi a cercare prima di tutto un chiarimento politico con Parigi. E' da tenere presente che dal 1° gennaio prossimo il Trattato prevede che le decisioni riguardanti la Cee debbano essere prese a semplice maggioranza. Evidentemente si tratta di un momento molto delicato per l'unità dell'Europa. Della delegazione italiana faranno parte anche il ministro per l'agricoltura on. Ferrari Aggradi ed il sottosegretario agli Esteri on. Zagari. La decisione è stata annunciata ufficialmente nel primo pomeriggio di oggi dal Presidente del Consiglio, al termine di due giorni di consultazioni con i maggiori responsabili della politica nazionale. Nel corso di questi colloqui sono state valutate sia le prospettive della riunione di Bruxelles in rapporto alle recenti dichiarazioni francesi contro lo sviluppo del Mercato Comune in senso sovranazionale, sia i problemi di politica interna. P?er quanto, riguarda Bruxelles, fonti ufficiose dicono che li Presidente del Consiglio ha deciso alla fine di non recarvisi personalmente, anche per un riguardo nei confronti dell'onorevole Fanfani: non volendo, cioè, sostituirsi al ministro degli Esteri in tutto le sue funzioni. Si aggiungano, inoltre, le preoccupazioni per alcune imminenti decisioni che deve prendere il Parlamento. Si tratta ancora una volta della legge per il cinema, per la cui approvazione definitiva da parte della Camera ci sono nuovi timori in seno alla maggioranza: il governo è deciso a porre la questione di fiducia. E si tratta pure del decreto sull'edilizia. Per questo provvedimento il termine ultimo per la conversione in legge è il 5 novembre. Ma la Camera, come il Senato, non terrà sedute a partire dal 30 ottobre, data di inìzio della conferenza organizzativa della de. C'è tempo perciò soltanto fino al 30; poiché la commissione Lavori Pubblici si riunirà soltanto martedì, i giorni utili si riducono a tre. Perciò, per ottenere la conversione in legge, la maggioranza dovrà impegnarsi a fondo, vincendo la resistenza dei comunisti che hanno preannunciato la presentazione di numerosissimi emendamenti. f. d. 1.
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