«Il tramonto degli eroi» coraggioso film polacco

«Il tramonto degli eroi» coraggioso film polacco SULLO SCHERMO «Il tramonto degli eroi» coraggioso film polacco "West and Soda": parodia del western in un lungometraggio italiano di disegni animati (.Rrpnsi) - Si disse da Cannes che rispetto all'ortodossia comunista il polacco II tramonto degli croi («Pierwszy rìzien wolnosci » ovvero < Il primo giorno della libertà ») ha un'impostazione autonoma per non dire polemica, come quello che auspica, oltre le barriere innalzate dalla guerra p oltre lo stosso legittimo esercizio della vittoria, il ristabi lirsi del vincolo d'umana frivtellanza, per modo che il pri mo giorno della libertà non sia speso a sfogare odii e vendette su coloro ohe la volevano conculcare, ma n ritrovare concordemente, vincitori e vin ti, il senso smarrito della di gnità morale. Che non accada, insomma quel che si vede nel film, la cui vicenda, ambientata in una cittadina sul confine, tedescopolacco dopo l'arrivo dell'esercito russo, narra l'indiscriminato risentimento di Ioga, la figlia di un vecchio medico tedesco, che fu violentata da duo prigionieri liberati, verso ! vincitori, e in particolare verso cinque ufficiali polacchi che hanno preso alloggio nella ca sa del padre di lei. Uno di essi, Jean, sensibile al dram ma della giovano, s'adopera da una parte a infrenare compagni, poco tenori per le donne tedesche, dall'altra a placare l'odio della ragazza che tuttavia corre tutta la sua china, tanto che proprio Jean, durante uno scontro con dei cecchini nazisti, è costret to ad abbattere la sventurata, schieratasi dalla loro parto. Diretto da Alexander Ford, il riorganizzatore della cinematografìa polacca dopo la guerra e autore di parecchi film, fra i quali il non dimenticato «L'ottavo giorno della settimana », Il tramonto degli eroi, se nell'assunto bandisce il conformismo, lo riammette però nell'esecuzione, che è di stile più che tradizionale, per non dire vecchio, e tutto infiorato di preziosismi accademici che contrastano con la sincerità della tesi. Un esempio, insomma, di buona ispirazione ideologica guastata dall'intervento di un ottimo ma in questo caso maldestro mestiere. La vibrazione di alcune pagine, il suggello d'un sicuro gusto figurativo e un'abile ricerca di effetti spettacolari, lo rendono però meritevole di essere visto. Interpreti T. Lomnicki, Beata Tyszklewicz e T Fijewski. * * (.Romano) — Noi cinema d'animazione, arrivano i nostri. West and Soda, indovinalo fin dal titolo, è un lungometraggio di disegni animati del giovane Bruno Bozzetto, eia segnalatosi, in quel campo, con saggiuoli pieni di estro. E' un'antologia, assai spassosa, di motivi di western, che per le sue implicazioni ironiche si lascia gustare dal pubblico degli adulti altrettanto bene e forse più che da quello dei piccini. Infatti personaggi come il mascclluto cowboy Johnny, come la scontrosa Clementina e il loro corteggio di sceriffi, pistoleri, sciantose ecc., sono visti da un occhio critico c quindi deformati con arguzia, e un cotal spirito beffardo circola nella raffigurazione caricaturale di questi miti, sempre, verdi, del divertimento cinematografico. Ma West and Soda, contraddistinto da un segno grafico moderno che tien conto delle più recenti esperienze figura¬ trlpnblmletcsffnno tive, e tencntcsi lontano, di proposito, dai modelli disneiani, non è poi affatto, come non vorremmo aver lasciato crede-1 re, un film < chiuso», abbonda d'invenzioni e trovatine (i cavalli trattati come automobili, le mucche-frigorifero, gli insetti usati come strumento di tortura e tante altre) godibill da tutti in presa diretta, senza riferimenti parodistici. In totale, con qualche riserva riguardante il ritmo non sempre rigoroso e la concisione non sempre raggiunta, una prova assai promettente, cui conferiscono anche le scenografie di Mulazzani e le musiche di Pazzaglia. 1. p.

Persone citate: Alexander Ford, Bruno Bozzetto, Lomnicki, Mulazzani, Pazzaglia

Luoghi citati: Cannes