Moro ha rinviato ad oggi le decisioni per Bruxelles

Moro ha rinviato ad oggi le decisioni per Bruxelles Moro ha rinviato ad oggi le decisioni per Bruxelles Si devono designare i membri della nostra delegazione e stabilire se essa sarà guidata dal Presidente del Consiglio - Confermato l'atteggiamento italiano per giungere ad un'intesa politica con la Francia (Nostro servizio particolare) Roma, 22 ottobre. La previsione, pur avanzata da fonti ufficiose, che oggi sarebbe stato dissolto il mistero circa la personalità italiana che dovrà recarsi lunedì a Bruxelles per presiedervi la riunione dei ministri della Cee, non ha trovato conferma. Le stesse fonti dicono questa sera che una decisione sarà resa nota domani. Il ritardo nella designazione appare tanto più singolare se si considera che ormai l'esame collegiale dei problemi europeistici è terminato e che Moro fin da ieri ha riservato a se stesso la decisione. E' anche da tener presente che il governo tedesco appena costituito ha provveduto subito ad indicare nel ministro degli Esteri Schroeder e nel ministro dell'Economia Sehmuecker i propri rappresentanti alla riunione comunitaria. L'impressione, a questo punto, è che non soltanto o non esclusivamente le obiettive difficoltà delle questioni europee siano la causa del ritardo, quanto problemi di carattere interno. Sono stati fatti 1 nomi di alcuni ministri, oltre quello del presidente del Consiglio, come possibili capi della delegazione italiana a Bruxelles Da varie fonti, anche da parte dì ambienti della Comunità europea, sono state ricordate l'esperienza e le capacità di negoziato dimostrate in altre occasioni dai ministri che hanno rappresentato l'Italia in seno al Mec. Tutto ciò avrebbe creato delle difficoltà di carattere « psicologica » all'interno del governo, delicati problemi di equilìbrio. Il presidente del Consiglio si sarebbe convinto dell'esigenza che una sua eventuale decisione di recarsi a Bruxelles incontri il pieno appoggio di tutti i membri del governo, che tutti i ministri concordino sulla opportunità che sia Io stesso Moro a presiedere la riunione della Cee per l'importanza dei temi politici, e non più soltanto tecnici, che bisogna adesso esaminare. E' su questi aspetti personali che ha finito per ridursi oggi la preparazione del convegno europeo Sul piano politico non c'è da registrare nulla di nuovo. Resta confermato che a giudizio del governo italiano (il quale su questo punto con corda con l'opinione del mini stro degli Esteri francese Couve de Murville) occorre pervenire ad un chiarimento sul terreno politico in merito al destino dell'Europa del Mercato Comune. A giudizio del governo francese « i problemi agricoli si possono considerare sorpassati » dall'evoluzione del la situazione. Dello stesso avviso sono gli altri cinque paesi i quali pertanto dovranno cercare a Bruxelles una linea co mime in vista del chiarimento che sarà richiesto alla Francia. Couve de Murville ha ag giunto che la Francia, rifiu tando ogni cessione dei suoi poteri nazionali in favore de poteri sovranazionali della Co munita europea, cerca con gli altri cinque paesi del Mercato comune « le condizioni di una vita normale della Comunità ». Gli altri cinque devono quindi decidere, una volta stabilito di aprire il colloquio politico, se accettare la tesi francese o re- spingerla. f. d. 1.

Persone citate: Moro, Schroeder