Per la risposta sciistica è necessario prepararsi

Per la risposta sciistica è necessario prepararsi Per la risposta sciistica è necessario prepararsi Dopo mesi di inattività sarebbe rischioso affrontare discese veloci e impegnative - Bisogna rendere elastici i muscoli delle gambe che fanno da ammortizzatori - Ai Breuil c'è già una buona coltre di neve • Installati nuovi skilift al Sestriere e a Claviere (Dal nostro inviato speciale) Breuil, 21 ottobre. Un mese o poco più e ricomincia l'attività sciistica. A giudicare dall'andamento degli acquisti nei negozi di articoli sportivi, nelle sartorie specializzate e così via, si ha la netta sensazione che anche quest'anno (come per quello trascorso) la congiuntura economica non comporti nessuna contrazione. Anzi, seinbfd'si 'assista" aà un «allargamento ». Più esattamente sembra che il numero degli sciatori tenda ancora ad aumentare, mentre il pubbli- teau Rosa scende alla testata della Valtournanche vi è una coltre di neve molto buona e ben distribuito fino all'altezza di Pian Maison, sicché risultano perfettamente percorribili sia la pista del Teodulo, sia quella del Ventina. Abbiamo fatto l'esperimento alcuni giorni fa con grande soddisfazione, anche se i muscoli delle gambe, non ancora elasticizzati da un adeguato esercizio, dolgono e impongono parecchia cautela. Il tracciato autunnale delle due piste anzidette presenta parecchie varianti rispetto a quello invernale e in più punti è consigliabile uscire dalle piste per ricercare la neve granulosa e crocchiante, dalle caratteristiche cosiddette « primaverili », sullo quale tutti sono bravi a fare curve e controcurve. In più c'è il vantaggio di avere molto spazio libero, nessuna ressa, prezzi ridotti sulle funivie (lire 3000 il tesserino giornaliero di libera circolazione) e di assistere nella borgata turistica di Cervinia ad uno spettacolo inconsueto: il deserto o quasi negli alberghi, la pace più assoluta nelle stradette solitamente congestionate da una folla festaiola, nessun trambusto d'auto. Contemporaneamente squadre di operai, camerieri, cameriere, decoratori preparano la riapertura. E' un po' come assistere in teatro al montaggio d'un grande spettacolo di rivista. Vi è persino, in un certo senso, una troupe di virtuosi in allenamento: si tratta d'un'ottantina di aspiranti maestri e aspiranti nurse della neve che si esercitano in vista degli esami (difficilissimi) dì selezione. Com'è noto, dalla scorsa estate la funivia del Plateau funziona su doppia linea — il che rende impossibili le code di attesa — mentre verrà presto installato un nuovo skilift con 500 metri di dislivello tra la capanna Bontadini ed il Teodulo. Ci gimige poi notizia che anche in altre località delle Alpi Occidentali vi saranno importanti innovazioni a proposito degli impianti; limitiamoci per ora a registrare le due più notevoli: il raddoppio dello skilift del « Cit Roc » al Sestriere e una lunga e rapida sciovia a Claviere nel vallone Gimont. Ciò premesso, giunge opportuno rammentare al pubblico che per iniziare tra qualche settimana l'attività sciistica con buoni risultati, è necessario sostenere un po' di preparazione, soprattutto da parte di chi durante l'estate non ha praticato alcuno sport un po' duro. Qualche partitella a tennis o qualche svogliata nuotatino non sono sufficienti a mantenere il nostro fisico in esercizio. I muscoli delle gambe in particolare — come abbiamo sopra accennato riferendoci ad un'esperienza personal» — t'induri¬ scono, mentre lo sci esige che i nostri arti inferiori fungano da ammortizzatori. Ne consegue che chi affrontasse con troppa spavalderia le prime discese rischierebbe qualche «strappo» o addirittura qualche caduta rovinosa, pregiudizievole per l'intera stagione. Senza voler suggerire dei sacrifici spartani, consiglieremmo a tutti di cominciare fin d'ora ogni mattina un po' di allenamento ginnico consistente in una ventina di flessioni, altrettanti piegamenti, saltelli accompagnati da un movimento a forbice delle gambe, ovviamente verso l'esterno. Sono gli esercizi più comuni, quelli che di solito vengono inflitti nei corsi ginnici delle scuole medie e che destano ben poco entusias7no tra i giovani. Ideale sarebbe poi compiere anche qualche passeggiata a passo svelto in campagna per ossigenare i polmoni e cacciare fuori, in¬ sieme al sudore, gli acidi urici. In ogni caso alle prime discese è indispensabile essere guardinghi. Lo sci, non dimentichiamolo, se è lo sport più divertente e sano per bimbi, giovani, adulti e anziani, è però uno sport che comporta una buona do se di rischio. Remo Griglie

Persone citate: Bontadini

Luoghi citati: Breuil, Claviere, Pian Maison, Sestriere