Tre morti, allagamenti e devastazioni provocati da un nubifragio a Ragusa

Tre morti, allagamenti e devastazioni provocati da un nubifragio a Ragusa Tre morti, allagamenti e devastazioni provocati da un nubifragio a Ragusa Le vittime sono un bimbo di 5 anni, il padre di 33 e un operaio di 23 - Sono stati travolti dalla fiumana mentre erano in auto - Centinaia di milioni di danni - Disposto un piano d'emergenza per soccorrere le popolazioni colpite (Dal nostro corrispondente) idiRagusa, 20 ottobre (f. d.) Un violento nubifragio si è abbattuto ieri notte sul Ragusano, provocando tre vittime e centinaia di milioni di danni. La violenza dell'acqua ha sconvolto quasi l'intera rete stradale provinciale, provocando devastazioni e allagamenti nelle campagne. Le vittime sono persone che si trovavano a bordo di due automobili, trasportate e sommerse da improvvisati torrenti che hanno spazzato tutto sulla loro strada. Solo nella mattinata di oggi infatti, sono stati recuperati i cadaveri del meccanico Filippo Neri Gurrieri, di 33 anni, e del figlio Giuseppe, di 5 anni, che si trovavano a bordo di una «600» trascinata in un valloncello formatosi nella provinciale per Santa CroceScicli. La vecchia madre del Gurrieri, Giovanna Antoci, di 63 anni, si è salvata per miracolo: è stata infatti ritrovata in mezzo al fango, ma ancora in vita: si trova all'ospedale in preda a violento stato di choc. La terza vittima è Giovanni Arestia, un operaio di 23 an| ni, il quale è stato trascinato {dalla fiumana sotto il ponte MchtosuutodzocotrtalatoaRntoinccccScmtadsttfl di Biddemi, sulla provinciale .Marina-Santa Croce, a otto chilometri dal punto dov'è stato rinvenuto il relitto della sua «1100». Il nubifragio avrebbe fatto una quarta vittima, l'agricoltore, Rosario Cilia di 35 anni di Ragusa; in contrada Palazzolo, località particolarmente colpita dal maltempo, è stata trovata infatti la «Lambretta» del Cilia e poco lontano la giacca dello stesso agricoltore. Il Cilia si era recato per affari in contrada Marina di Ragusa e ieri sera non è tornato a casa. Viene, quindi, dato per disperso. I danni alle campagne sono incalcolabili. Per chilometri e chilometri i muretti a secco che delimitano i poderi, fiancheggiando le strade provinciali, sono stati rasi al suolo. Sono così andate distrutte le coltivazioni di primaticci: pomodori, melanzane e zucchini. Numerose sono pure le abitazioni rurali danneggiate o devastate. Molti degli abitanti si sono salvati salendo sui tetti, mentre dai locali a pianterreno l'acqua ha spazzato fuori ogni cosa, dai mobili alle scorte agrarie. Polizìa, carabinieri, vigili del fuoco, Croce Rossa, squadre di operai dell'Anas e della Provincia sono mobilitati per soccorrere i sinistrati e per ripristinare la normalità nelle zone particolarmente colpite.

Persone citate: Cilia, Filippo Neri, Giovanna Antoci, Giovanni Arestia, Gurrieri, Rosario Cilia

Luoghi citati: Ragusa