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Imita ii verso delia gazza ed è ucciso da un cacciatore Imita ii verso delia gazza ed è ucciso da un cacciatore La vittima, di 33 anni, colpita durante una battuta presso Piacenza - Lo sparatore è fuggito (Dal nostro corrispondente) Piacenza, 19 ottobre. (g. s.) E' stata compiuta oggi l'autopsia sulla salma dell'operaio Oriano Pelistri di 33 anni residente con la moglie e un figlio a Lavagna, trovato morto lunedì, con il viso sfigurato da una fucilata, in una forra nei pressi di Travo. Dapprima si era creduto che il poveretto fosse rimasto vittima di un colpo partito inavvertitamente dalla sua stessa doppietta, ma l'esame dell'arma, che è risultata scarica, ha orientato diversamente le indagini. Un altro cacciatore ha dunque sparato al Pelistri, uccidendolo e dandosi poi alla fuga. Lo sconosciuto si è probabilmente avvicinato ai cespugli, tra i quali il giovane ligure si nascondeva, attirato dai richiami che lo stesso Pelistri emetteva con un fischietto Vedendo qualcosa muoversi fra gli arbusti (forse la gazza che la vittima aveva con sé), ha esploso un colpo in direzione della macchia. Deve avere anche udito il lamento del ferito, ma, spaventato, si è al lontanato senza denunciare l'accaduto. Il Pelistri era giunto in prò vincia di Piacenza all'alba di domenica a bordo della prò pria auto; con lui viaggiavano il cognato Emanuele Canepa, di 18 anni, pure abitante a Lavagna, e un amico di questo, Marcello Borzoni, di 18 anni, residente a Borgonovo Ligure. Dai due giovani il Pelistri si era poi diviso per una battuta nella zona di Travo ma all'appuntamento fissato per le 11 in un locale dove i tre avrebbero dovuto fare colazione, non s'era presentato. Le ricerche dello scomparso si sono protratte per tutta la giornata di domenica, e soltanto nel pomeriggio di lunedì il suo cadavere era stato trovato, in un boschetto sulle pendici del monte Pillerone. L'autopsia ha confermato che lo sparatore deve essersi avvicinato al cespuglio: il colpo mortale è stato infatti esploso a non più di sedici metri di distanza. UlLmc