Il maniaco che aggrediva le coppie è stato riconosciuto dalle vittime

Il maniaco che aggrediva le coppie è stato riconosciuto dalle vittime □rammatico confronto al manicomio di Collegno Il maniaco che aggrediva le coppie è stato riconosciuto dalle vittime Pietro Isnardi è stato presentato ai dieci aggrediti in mezzo ad altri due giovani che gli somigliano Il rapinato di Vinovo non io ha identificato; ma la sua compagna invece non ha avuto dubbi Maria Labate, fidanzata dell'ucciso di Moncalieri, ha detto: «Sono sicura, l'assassino non è lui» SI è svolto ieri mattina, al manicomio di Collegno, 11 confronto tra Pietro Isnardi e le sue presunte vittime. L'isnardi è il giovane di Moncalieri che, la scorsa estate, diventò il terrore delle coppie in cerca di angoli oscuri e solitari. Il sospetto più grave, quello che probabilmente ha determinato l'esperimento giudiziale di ieri, è di omicidio. La sera del 20 giugno, nei pressi del Po a Moncalieri uno sconosciuto assassinò a coltellate Sabino Alvigi. che si trovava in compagnia della fidanzata Maria Labate. Anche la ragazza rimase ferita gravemente; durante il ricovero in ospedale fece alcune dichiarazioni, ma nessuna portò all'arresto del responsabile. Dopo il fermo dell'Isnardi si pensò che l'uomo, specializzato in aggressioni alle coppie, potesse aver compiuto anche il delitto in riva al Po. Per que- sto era importante che Maria tornata nel frattempo ad Atripalda (Avellino) fosse messa a confronto con l'isnardi. Il maniaco, trasferito dalle « Nuove » al manicomio di Collegllo per manifeste turbe psichiche, temeva l'esperimento. Insieme con Maria Labate. giunta con la scorta di due carabinieri perdio temeva rappresaglie, il giudice istruttore dott. Barbaro aveva convocato Paolo Borio, Maria Bellenghi, Roberto Beozzo, Piera Frangia, Antonio Parrimuto, Elda Fontana, Maria Acunzo, Antonietta Mar- llilllllllllllllllllllllllllllllllllllllllilllllllllllllllll fuscelli, Rosetta Ru, Maria Rosa Guglieìminotti. Il Borio e la Bellenghi furono aggrediti la sera del 10 luglio In una stradina buia nei pressi di Vinovo; il bandito pretese anche che la donna si trattenesse con lui per circa due ore. Il Beozzo e la Frangia ebbero il drammatico incontro sulla collina di Pino Torinese, ma riuscirono a fuggire, mentre la Fontana e il Parrimuto furono avvicinati a jGrugliasco. 11 rapinatore si ac| contentò dell'auto, con la quale i si recò a Finerolo, dove aggredì altre donne e no abusò. Il «confronto di riconoscimento » ó avvenuto alle 10,30. | Erano presenti, oltre al dottor | Barbaro, il cancelliere dott. Ca' liendo. l'avv. De Marchi difensore dell'Isnardi e l'avv. Dal I Fiume, parte civile per la Bellenghi ed il Borio. Due medici, (il prof. Mossa e il dott. Bonfante, erano pronti a prestare la loro assistenza. 1 convocali sono slati riuniti in una stanza o poi. uno alla volta, introdotti in un'anticamera. Qui il giudice socchiudeva appena una porta mostrando tre ricoverati, immobili sull'attènti, con un'espressione assente eil attonita. Uno del tre. lutti della stessa corporatura e vestiti con la divisa grigio azzurra dell'ospedale, era l'isnardi. . Alcuni dei rapinali hanno riconosciuto il loro aggressore nel ricoverato che stava al centro dell'allucinante terzetto, al- tri. Invece, hanno manifestato qualche esitazione. (Bisogna tener presente clic l'isnardi 6 ora completamente rapato). 11 Borio, ad esempio, dopo aver premesso al magistrato di aver già visto 11 rapinatore in fotografia, ila fallito 11 riconoscimento indicando il ricoverato di sinistra, del tutto estraneo alla vicenda. La Bellenghi, invece, non Ila avuto il minimo dubbio. Anche Maria Labate è stata sicura nelle sue affermazioni, che scagionano l'imputato almeno dall'accusa di omicidio. « Nessuno dei tre individui che ho visto — ha detto la ragazza — rassomiglia all'assassino del mio fidanzalo. E' vero che, al buio, non ebbi modo di vedere bene il volto dell'accoltellatore, ma la statura e la corporatura erano diverse». 11 giudico ò ora In attesa della perizia psichiatrica per proseguire la laboriosa istruttoria. ■ ■•• y \ • - ' '• Jl. f< Maria Labate dopo il confronto. L'impiegato Paolo Borio, aggredito a Vinovo