La «dolce vita» di Silvia

La «dolce vita» di Silvia La «dolce vita» di Silvia Ha sottratto 46 milioni all'Ativa -1 carabinieri ne hanno ricuperati 20, sequestrando 4 auto, gioielli e depositi in banca - Per Natale aveva prenotato un viaggio in aereo a New York • Confidava: « L'arcivescovo mi ha sposata in segreto con il figlio di un ricchissimo industriale» La perizia contabile per gli ammanchi alia società per l'autostrada Torino-Ivrea non è ancora ultimata, ma pare che il totale non supererà i 46 milioni fino ad ora accertati. I carabinieri hanno recuperato circa 20 milioni: la «Lamborghini», comperata da poco, nuova fiammante c papaia 6 milioni e 100 mila lire: la « Flavia coupé », già pagata ma non ancora consegnata; la « Mercedes » e la « M.G. », i gioielli, il denaro in contanti e quello depositato in banca. Dove sono finiti gli altri 26 milioni? Una parte se n'è andata in viaggi. Il dott. Bonsignore, della Squadra Mobile, sta raccogliendo le fotocopie del biglietti d'aereo usati da Silvia. Solo nello scorso luglio, il mese delle vacanze, é stata quattro o cinque volto a Parigi, forse per acquistare i gioielli e i vestiti. Si è anche accertato che aveva prenotato, versando un forte acconto, un biglietto per andare a trascorrere le feste di Natale e Capodanno a New York. Il fidanzalo ha detto: « Per lo Bermude, quest'estate, è partita con quattro bauli, si cambiava tre o quattro volte al giorno. Aveva abiti elegantissimi ». Ne ha descritto qualcuno, insieme con i gioielli che portava sulle « toilottes » da sera. Alcuni non corrispondono |a quelli ritrovati. Dove sono !Uniti? Dove sono i quattro bau li di vestiti, le macchine foto Sranche, le cineprese, i giradi schi,e lo radio P0,"lllti" che s"" 'v,a ha sto^° durante le va- canze? E' logico supporre che Silvia avesse, in città, un alloggio dove conserva queste cose e dove ogni sera si trasformava da bruco in farfalla. Si è pensato che il taccuino trovato nella sua borsetta e sequestrato dai carabinieri potesse fornire una traccia. C'erano sei o sette in- dirizzi di uomini: tutli hanno ammesso di averla conosciuta di averla creduta una ragazza molto ricca, ma presso nessuno di loro Silvia aveva stabilito questo suo misterioso recapito. Infine, un numero telefonico annotato sul taccuino aveva fatto credere al carabinieri di essere sulla giusta traccia. Corrispondeva a un indirizzo di corso Einaudi. Ma era solo di un mediatore che offriva in locazione delle soffitte. « Silvia Berga? — ha detto — Mai sentita. Può darsi che sia una delle tante che è venuta a trattare, senza concludere ». Certo, una soffitta non si sarebbe accordata con il tenore della seconda vita di Silvia, che aveva investito tutto il denaro rubato in un programma ben preciso: entrare nell'alta società e rimanerci per sempre con un buon matrimonio. Dicono i giovani della « jeunesse dorée », tra cui era molto nota: « Era riservata, seria. Chi di noi le ha fatto la corte non ò riuscito ad avere nemmeno il suo numero di telefono ». Per due motivi: perché avrebbero potuto scoprire che si trattava di una modesta impiegata e perché, nell'alta società, Silvia non cercava avventure, ma un buon partito. Il matrimonio era diventato per* lei'un'idea ossessiva. « Sono fidanzata — aveva confidato a un'amica — con il figlio di un ricchissimo industriale. Ci sposeremo a febbraio o a marzo, poi andremo per un anno in viaggio di nozze ». Ad una collega d'ufficio aveva detto: tu Lui mi sposerebbe anche domani. Ma sono ancora giovane, prima voglio godermi la vita. Sai, dopo le nozze, noi donne veniamo messe in un canto ». Ad un'altra aveva detto addirittura di essersi già sposata: «Matrimonio segreto, con dispensa dalle pubblicazioni. Lo ha celebrato l'arcivescovo mons. Tinivella in persona. Non abbiamo voluto pubblicità: data l'altissima posizione sociale di mio suocero, tutti i giornali ne avrebbero parlato. E poi, ci sono grosse questioni ereditarie che, per il fisco, 6 meglio rimangano in ombra ». La società per l'autostrada si costituirà parte civile contro Silvia Berga. con il patrocinio dell'avv. Giulio. « Le falsifica zlonl e lo correzioni dei regi stri — è stato detto ieri — non possono essere che opera sua. E' certamente l'unica, o quanto meno la maggior responsabile. Ma fino ad ora non vi è il minimo indizio che sia stata aiutata da qualcun altro. Secondo le prove emerse fino ad ora, ha agito da sola ». Silvia Berga: «Sotto giovane, voglio godere la vita»

Persone citate: Bonsignore, Silvia Berga, Tinivella

Luoghi citati: New York, Parigi