Sei ragionieri arrestati in aula come testi falsi

Sei ragionieri arrestati in aula come testi falsi Sei ragionieri arrestati in aula come testi falsi A Milano - Si discuteva uno scandalo scoppiato nel 1963 in un istituto di Legnano: un professore era accusato di « vendere » le promozioni (Dal nostro corrispondente) Milano, 11 ottobre. Sei giovani ragionieri di Legnano, chiamati a deporre in un processo sono stati arrestati in aula sotto l'accusa di falsa testimonianza: si tratta di Ferruccio Rossetti, Gaspare Novo, Cesari! Rarlaelli. Giancarlo Bombclli, Guido Macchini, Mario Imperio Colombo, tutti abitanti a Legnano. L'episodio 6 avvenuto stamane alla VI sezione del Tribunale penalo di Milano. Si discuteva lo scandalo scoppiato nel 1963, a Legnano, durante l'esame di Stato per l'abilitazione a ragioniere quando un insegnante venne accusato di «vendere» le promozioni per 200.000 lire. Nel giugno di quell'anno il prof. Francesco Maggis di 44 anni da Cittaducale (Rieti) era stato designato a far parte della commissione di esami presso l'istituto tecnico «Carlo dell'Acqua» di Legnano. Secondo l'imputazione, durante la sessione erano incominciate a circolare nell'ambiente studentesco voci secondo le quali, dietro il versamento di duecentomila lire, si poteva ottenere la promozione nella materia del prof. Maggis. Tra allievi e insegnante avrebbe fatto da intermediario il rag. Mezzera, ex-allievo del professore e suo amico. Al termine dell'inchiesta il prof. Maggis e il Mezzera furono rinviati a giudizio soprattutto por le dichiarazioni di due candidati agli esami, Ernesto Caprioli e Fabio Tenconi. Il primo disse di aver consegnato al ragioniere duecentomila lire e che la somma sarebbe stata poi versata al professore. Il secondo sostenne che avrebbe dovuto « compensare» con 150 mila lire il prof. Maggis. A questo scopo era venuto a Milano insieme con il rag. Mezzera, ma non era riuscito a trovare l'insegnante. I due imputati si sono sempre proclamati innocenti. Francesco Maggis ha detto di essere rimasto all'oscuro di qualsiasi attività del suo ex-allievo. Il rag. Mezzera, a sua volta, ha scagionato completamente il professore ammettendo però di aver ricevuto dai genitori dello studente Caprioli la somma di 200 mila lire — poi restituita — a titolo di prestito. Nell'aprile scorso ì due comparvero davanti ai giudici. Il Tribunale, accogliendo una richiesta dei difensori, rinviò il processo disponendo la citazione come testimoni di un gruppo di giovani che nel 1961, presso il «Dell'Acqua», avevano ottenuto il diploma di ragioniere avendo come esaminatore il prof. Maggis. Stamane uno di questi giovani — il rag. Mario Savoini — ha detto di aver ottenuto, prima dell'esame, il testo delle domande che gli sarebbero state poi fatte dall'esaminatore. Subito dopo sono stati interrogati altri sei giovani professionisti che hanno però smentito quanto aveva appena dichiarato il precedente testimone. A questo punto, il Pubblico Ministero, dott. Vaccai-i, ha chiesto la loro incriminazione. Il presidente del Tribunale ha accolto la richiesta del P. M. e ha emesso una ordinanza con la quale ha ordinato l'immediato arresto dei sei per falsa testimonianza. Con la medesima ordinanza, è stato disposto l'invio degli atti processuali al giudice istruttore per un supplemento di indagini. Il processo è stato quindi rinviato a nuovo ruolo. g. m.

Luoghi citati: Cittaducale, Legnano, Milano, Rieti