La Casa Bianca rassicura l'opinione pubblica allarmata di Nicola Caracciolo

La Casa Bianca rassicura l'opinione pubblica allarmata La Casa Bianca rassicura l'opinione pubblica allarmata (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 ottobre. L'annuncio che il presidente Johnson sarà operato alle vie biliari venerdì è stato accolto in America con preoccupazione. Per dissiparla la Casa Bianca sta facendo di tutto per dimostrare all'opinione pubblica che l'operazione non ha nulla di grave (« Si tratta di un intervento di normale amministrazione con un margine di rischio straordinariamente basso per una persona dell'età del presidente > ha dichiarato ieri il suo medico curante dott. George Hallembeck) e che lo stato d'animo del presidente in attesa di entrare in ospedale è tranquillo e 'disteso. Questa mattina Johnson s'è fatto vedere nel giardino della Casa Bianca per una breve passeggiata. All'ora di colazione si è recato al National Press Club dove era in corso una riunione di caricaturisti. Neppure il programma previsto per la giornata odierna, straordinariamente carica di impegni, ha subito mutamenti iiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiD sostanziali. L'addetto stampa alla Casa Bianca, Bill Moyers, aveva dichiarato ieri di aver sentito uno dei medici parlare dì una sorta di riposo preventivo, ma Johnson ha firmato un progetto di legge, si è incontrato coi turisti che visitano ogni giorno la Casa Bianca, ha registrato un discorso, ha avuto un colloquio col segretario generale della Nato, Brosio. La giornata si è conclusa con la consegna al Presidente di un busto di Winston Churchill. Johnson si recherà domani sera nell'ospedale della Marina militare a Bethesda (Maryland), dove nel gennaio scorso fu ricoverato tre giorni e mezzo per un raffreddore da virus. Lo accompagnerà la signora Johnson che prenderà alloggio in una stanza attigua all'appartamento riservato al Presidente, al terzo piano dell'edificio. Moyers ha detto ai giornalisti che non è ancora fissata l'ora esatta in cui s'inizierà l'operazione., Nessuno fino a ieri pensava che la salute del Presidente non fosse perfetta. I suoi medici — così si diceva — avevano un solo motivo di scontento, marginale del resto: orari di lavoro troppo lunghi che lo sottoponevano a una eccessiva tensione nervosa. Dalle precedenti malattie (nel 1948 e nel 1955 gli erano stati tolti dei calcoli al rene e ancora nel 1955 aveva avuto un infarto) non aveva riportato conseguenze. Johnson ha disposto che i suoi poteri in caso d'emergenza durante l'operazione e nel periodo immediatamente successivo passino al vice presidente Hubert Humphrey. In realtà si tratta di una formalità che è però egualmente significativa. Rendersi conto della responsabilità che ricadrà su Humphrey, significa affermare un aspetto allucinante dell'equilibrio delle forze dal quale oggi dipende la pace nel mondo. E' quello che i militari chiamano «deterrente»: l'America sa che nessun paese s'azzarderà mai a lanciare un attacco atomico contro di essa perché nel breve spazio di tempo — 15 minuti — in cui i missili a testata nucleare saranno in volo, gli Stati Uniti hanno il tempo di avvistarli e di lanciare un contro-attacco altrettanto distruttivo. Ma il sistema americano prevede che solo il Presidente possa dare un ordine di questo genere. Ed è quindi necessario, nelle poche ore in cui sarà sotto anestesia, che Humphrey lo sostituisca. Humphrey ha dichiarato oggi d'aver discusso a lungo con Johnson tutti i problemi rela tivi a questa brevissima vacati za di potere e ha annullato tutti i suoi impegni fuori città a partire da venerdì. Durante le ore in cui Johnson sarà fuori conoscenza, 11 vice presidente si terrà in continuo contatto con la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento alla Difesa, pronto ad assumere i poteri qualora ce ne fosse bisogno. Successivamente, nell'ipotesi che i medici considerano estrein..mente remota ohe le cu* dizioni di Johnson si aggravino, è stata adottata una procedura per far si che ogni cosa si svolga senza scosse. Essa comprende tre punti essenziali: 1) il presidente, se potrà farlo, informerà lui stesso 11 vice presidente di non essere in grado di adempiere ai doveri del suo ufficio; 2) qualora ciò sia Impossibile, il vice presidente assumerà direttamente i poteri della presidenza; 3) toccherà in ogni caso soltanto al presidente decidere quando il suo periodo di invalidità deve terminare. Questo schema rappresenta :n America una novità relativa. E' stato escogitato da Eisenhower e dal suo vice presidente Nixon nel 1955, ma finora non è mai stato applicato. Ed è del resto improbabile che ci sia nei prossimi giorni bisogno di ricorrere ad esso. A quanto pare, l'operazione di Johnson è stata resa necessaria dalla presenza di calcoli nella cistifellea. Sembra che il 25 per cento delle donne sotto i sessant'anni in America e il dieci per cento degli uomini soffrano dello stesso male di Johnson. I medici ritengono che una operazione di questo genere normalmente non comporti rischi se non minimi per la vita cfel paziente. C'è tuttavia un pericolo relativamente più forte di complicazioni minori che possono prolungare il periodo nel quale Johnson resterà in ospedale, ohe si prevede non dovrebbe durare più di dieci o quindici giorni. Ad esso dovrebbero seguire, è stato detto ieri, alcune settimane di convalescenza. Nicola Caracciolo

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