La crisi continua e si aggrava per gli autoveicoli industriali

La crisi continua e si aggrava per gli autoveicoli industriali Forfè flessione delle immatricolazioni La crisi continua e si aggrava per gli autoveicoli industriali Nei primi nove mesi del '65 le iscrizioni al Pubblico Registro sono scese del 21 % rispetto allo stesso periodo del '64 - Per i motoveicoli la diminuzione è del 30% (Nostro servizio particolare) Roma, 5 ottobre. La crisi degli autoveicoli industriali e dei motoveicoli prosegue. In settembre sono stati immatricolati 1,037 fra autocarri, autobus e rimorchi (con una flessione dell'8,6 per cento rispetto al settembre 1961,) e .22.878 TJlotoreico/i (—2.9,2;. La situazione appare ancora più difficile qualora il confronto con lo scorso anno venga esteso ai primi nove mesi: il numero degli autoveicoli industriali « nuovi di fabbrica » iscritti quest'anno al Pia (l,!,.661) segna infatti una diminuzione del 21,65'per cento; quello dei motoveicoli (135.857) una flessione del 30,1 per cento. Giovedì si terrà a Roma una « tavola rotonda > per discutere la crisi delle autolinee in concessione, che si aggrava di mese in mese per l'effetto di cause diversissime (aumento dei costi della manodopera, minore occupazione di certi settori, urbanesimo, diffondersi della motorizzazione privata, concorrenza sleale di operatori «abusivi», ecc.). Si attendono suggerimenti concreti che rendano possibile la ripresa del settore e, di riflesso, la sostituzione degli autobus troppo vecchi. ar. ba.

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