I ladri chiedono un riscatto per restituire l'auto rubata

I ladri chiedono un riscatto per restituire l'auto rubata Una nuova tecnica della malavita I ladri chiedono un riscatto per restituire l'auto rubata «Per 50 mila lire garantiamo che la riconsegneremo intatta» - Caduti in una trappola della polizia, arrestati dopo furiosa lotta - Un altro episodio: manovale in prigione per minacce a un passante Prorogato il fermo per il belga, la sua amica sarà rilasciata n n a r a n e o a a l o ¬ Due ladri d'auto sono stati arrestati mentre trattavano la riconsegna di una macchina rubata in cambio di 50 mila lire. Gli agenti, appostati nel prato ridosso della ferrovia nei pressi di via Podgora, hanno aspettato che i due, Intascata la somma, si allontanassero e li hanno catturati dopo una furiosa, colluttazione. Sono Mario Mantello, 30 anni, via Pertinace 37, e Armando Colombera. 26 anni, via De Bernardi 2, entrambi disoccupati. La vicenda è incominciala sette giorni fa col furto della « 500 » dell'impiegata Elda Canuto ved. Masanti, 33 anni, corso Giambone 46. Un amico della derubata, Guido Nesta, 30 anni, via Pertinace 3", si è improvvisato poliziotto ed è riuscito ad entrare in contatto con un elemento della malavita, che sabato sera lo ha presentato a uno dei ladri, Mario Mantello. L'Incontro è avvenuto in via Dina, e Mi dia 50 mila lire — ha detto il ladro — e restituiremo l'auto senza portare via nulla ». Sono state fissate le modalità e il luogo del successivo incontro. « Non parli con nessuno — ha aggiunto il Mantello — o saranno guai ». Il Nesta, senza dar peso alle minacce, ha avvertito immediatamente la polizia ed è stato studiato un piano per prendere I ladri in trappola. Ieri sera, alle 19, il Nesta è andato solo all'appuntamento: un prato vicino alla ferrovia, lontano dalle case. Ma già da alcune ore II brig. Giovanni Rizzo e due agenti del commissariato Mirafiori aspettavano nascosti fra 1 cespugli. Poco dopo le 19 è arrivata una « 1100 », che si è fermata a una decina di metri dal Nesta. Due giovani, il Mantello e il Colombera, sono scesi e si sono avvicinati. « Ha 1 soldi? », ha chiesto il primo. II Nesta gli ha dato 11 denaro (in biglietti da 10 mila lire, contrassegnati) e il ladro, dopo averlo controllato, ha aggiunto: « L'auto la troverà In corso Giambone, dov'era quando l'abbiamo rubata. Adesso stia fermo sino a quando non ci saremo allontanati » A questo punto dal cespugli sono balzati gli agenti: i ladri hanno tentato di scappare, poi hanno ingaggiato una violenta lotta con i poliziotti. Immobilizzati e ammanettati, sono stati portati alle Nuove sotto l'accusa di furto aggravato e ricatto. Sulla « 1100 » del Colom¬ bera è stato trovato un ba stone animato di piombo. L'auto gli era stata regalata dal geni tori per invogliarlo a cercarsi un lavoro. La « 500 » è stata ritrovata nel posto indicato e conse gnata alla proprietaria. Non è questo 11 primo caso di un'auto rubata e restituita dietro com penso. SI tratta di una nuova tecnica della malavita. — Verso le 2 di Ieri notte, mentre rincasava in via Manzoni 2, l'impiegato Cesare Rey, 41 anni, è stato affrontato sul portone da un individuo che lo ha insultato, poi lo ha minacciato tenendo una mano sprofondata in tasca, come se impugnasse un'arma. Impressionato, 11 Rey è corso a cercare aiuto. Ha incontrato una guardia notturna con la quale è ritornato in via Manzoni. Appena 11 ha visti, lo sconosciuto è fuggito e si è fermato soltanto quando la guardia ha sparato due colpi di pistola in aria per intimidirlo. Consegnato al carabinieri del « pronto intervento », è stato arrestato per minacce gravi a mano armata. In tasca, infatti, aveva due coltelli da cucina, uno dei quali a sega. E' il manovale Giuseppe Fancello, 28 anni, da Dorgali (Nuoro), abitante In via Bava 48. Nega di aver minacciato il Rey, ammette dì averlo Insultato perché non gli piaceva il suo modo di fare. Continuano le indagini per rintracciare le altre due auto, una « 1100 » e una « Dauphine » che sarebbero entrate in Italia sabato insieme con la « Mercedes » fermata dalla polizia stradale sull'autostrada per Milano, nei pressi di Rho. Per tutta la giornata di ieri si sono susseguiti gli interrogatori di Michele De Witt e della sua bella compagna, Cesarina Vandervot. Il belga ripete di es sere venuto in Italia come tu rista e per acquistare pezzi di antiquariato. Ha indicato anche il nome del mediatore milanese che avrebbe dovuto aiutarlo nella ricerca di quadri e altri og getti artistici per i suoi locali. Si tratta di Giovanni Morisi, 36 anni, via Mose Bianchi 21, che ha confermato il suo racconto. Gli inquirenti hanno ottenuto ieri sera dalla Magistratura la proroga del fermo per 11 De Witt. Molte voct circolano sul suo conto: di certo si sa soltanto che è sposato e padre di quattro figli. A Bruxelles è pio prietario di un locale notturno e di un ristorante, frequentato anche dal principe Alessandro, fratello di re Baldovino. Cesarina Vandervot. 21 anni, ha det to di avere conosciuto il De Witt quando lavorava nel suo locale. Molto probabilmente sarà rilasciata oggi. o a a o 0 è n e a . a e a e n Armando Colombera, 26 anni,e Giuseppe Fancello di 28

Luoghi citati: Bruxelles, Dorgali, Italia, Milano, Nuoro, Rho