Una mostra a Torino ricorda gli ideali dell'Europa unita

Una mostra a Torino ricorda gli ideali dell'Europa unita Una mostra a Torino ricorda gli ideali dell'Europa unita Ricca testimonianza della lotta combattuta contro fascismo e nazismo Tra gii uomini che combattevano per la libertà, fiorì vivo e appassionato l'ideale di una Europa concorde, nella quale, spente le rivalità nazionali e gli odi di razza, un sentime.ito di umana fratellanza cancellasse le divisioni e le frontiere. Lo documenta la mostra allestita in piazza Maria Teresa 3 a Torino dal Centro europeo di studi e di informazione, in occasione del ventennale della Liberazione. La inaugurerà oggi alle 10.30 il prof. Giuseppe Grosso, sindaco di una città medaglia d'oro della Resistenza che, per la sua posizione e per le sue tradizioni, è nutrita dello spirito e della civiltà europei. Nelle tre sale che ospitar,) la mostra, sono molti I docu menti e le ligure di coloro che combatterono il fascismo europeo da « europei ». C'è il ma¬ nifesto federalista compilato da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli durante il confino a Ventotene: è del 1911, già si prevede la disfatta degli eserciti dell'* Asse » e vibra la speranza che sulle rovine nascerà un'Europa unita e libera. Il manifesto venne diffuso a Roma, in piena occupazione tedesca, da un martire dell'ideale federalista, Eugenio Colorni, che poco dopo sarebbe caduto combattendo. C'è la minuta dell'accordo stipulato a Barcellonette tra Duccio Galimberti e i « ma quis » francesi: due popoli, lino al giorno prima nemici, si tendono fraternamente la mano. C'è un libro edito clandestinamente da Giulio Einaudi, sotto lo pseudonimo di Julius, a Locarno durante la guerra: vi si esaminano i problemi politici ed economici di un'Euro¬ pa che tende all'unità nella democrazia. E in quanti giornali dande stini della Resistenza il richiamo all'ideale di una federazione europea è vivo e costan te: da « Non Mollare », dei fra telli Rosselli e di Ernesto Ros si, che risale al 1925, all'* Avanti », al « Partigiano Alpino », alla « Liberté » francese, air* Het Parcol » olandese Nelle sale, dominano i ritratti dei grandi assertori del fe deralismo europeo: Thomas Mann. Carlo Sforza, Gaetano Salvemini, Luigi Einaudi, Leone Ginzburg, Eugenio Colorni E, accanto, il patetico contrasto dei passaporti, delle car te d'identità, dei lasciapassare falsi con cui i combattenti per la libertà violavano le maglie della rete dei confini eu ropei, che la guerra aveva reso di ferro. g, m.

Luoghi citati: Barcellonette, Europa, Locarno, Roma, Torino, Ventotene